Quali armi forniscono all'Ucraina i Paesi alleati? | NONSOLOFOLE

Quali armi forniscono all’Ucraina i Paesi alleati?

di Samuele Finetti, Luigi Ippolito, Andrea Marinelli, Viviana Mazza, Stefano Montefiori, Alessandra Muglia, Guido Olimpio, Paolo Valentino, Francesco Verderami

Aiuti all’Ucraina, le armi fornite da ciascun Paese. L’obiettivo europeo è di formare due battaglioni di Leopard per l’Ucraina, circa 80 tank che dovrebbero arrivare da Spagna, Portogallo, Norvegia, Finlandia, Danimarca e Paesi Bassi

Quali armi forniscono all’Ucraina i Paesi alleati?

Ciò che sembrava difficile, all’improvviso è diventato realtà: tutti — o quasi — promettono carri armati per Kiev. La Germania ha messo fine alle titubanze annunciando l’invio di una compagnia» di Leopard 2, 14 mezzi che saranno consegnati entro tre mesi e che si aggiungono ai 14 promessi dalla Polonia e ai 14 Challenger 2 della Gran Bretagna. L’obiettivo europeo è di formare due battaglioni di Leopard da destinare a Kiev, circa 80 tank che dovrebbero arrivare da Spagna, Portogallo, Norvegia, Finlandia, Danimarca e Paesi Bassi.

Il via libera di Berlino — necessario per i Paesi intenzionati a cedere i carri di produzione tedesca — è arrivato solo dopo che gli Stati Uniti hanno promesso la fornitura di 31 tank Abrams: questa era la condizione posta dal cancelliere Olaf Scholz, che non voleva essere il primo né l’unico a fare il passo.

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Per vedere sul campo i carri americani, però, ci vorranno parecchi mesi, forse un anno: Washington non invierà gli Abrams a disposizione — ne ha 4.400, molti già in Europa — perché non vuole condividere la tecnologia, ma ne ordinerà una versione meno performante a General Dynamics.

Questo dettaglio confermerebbe che quella presa da Joe Biden è una decisione di «facciata», necessaria per convincere la Germania a inviare i tank che la Nato considerava più adatti alla guerra in Ucraina: i Leopard 2 sono relativamente semplici, richiedono un addestramento di 4-6 settimane, sono in dotazione a 13 Paesi europei e hanno scorte di munizioni. Seppur riluttante, spiega il New York Times, Biden si è deciso a offrire a Scholz la copertura politica perché è diminuito il timore che Mosca usi armi nucleari, ma anche perché voleva mostrare solidarietà all’Europa.

I tank non sono ancora arrivati, ma Zelensky già pensa ai caccia. Il presidente ucraino ha inoltrato la richiesta in pubblico, i Paesi Bassi hanno offerto i propri F16 ma non sono state prese decisioni: Washington è contraria, Londra restia. L’invio di velivoli è considerato una linea rossa, ma spesso i «confini» sono scritti sulla sabbia.

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