Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto è un film del 1970 diretto da Elio Petri.
Il capo della Squadra Omicidi di Roma, soprannominato il "dottore" (Gian Maria Volonté), viene promosso per i suoi meriti a dirigente dell'Ufficio Politico della Questura. Proprio lo stesso giorno l'efficientissimo funzionario - che dietro una facciata solida ed irreprensibile, nasconde in realtà una personalità profondamente disturbata - uccide a sangue freddo, tagliandole la gola con una lametta, la sua amante Augusta Terzi (Florinda Bolkan) con la quale aveva un rapporto sadomasochista. A far scattare la furia omicida è l'atteggiamento della donna che lo derideva costantemente, lo invitava a narrarle particolari scabrosi riguardo le sue indagini e gli parlava di una sua relazione con un giovane rivoluzionario, lo studente anarchico Antonio, che vive nel suo stesso palazzo.
Così un infantile gioco erotico si trasforma in tragedia. Dopo essersi fatto la doccia, l'assassino decide di fare tutto quanto sia possibile per ricondurre a sé l'omicidio lasciando impronte ovunque e, come se non bastasse, uscendo dall'appartamento, si fa notare proprio da Antonio: vuole dimostrare a se stesso, ai propri colleghi e ai suoi superiori che, in quanto rappresentante del potere, egli è al di sopra di ogni sospetto e di ogni possibile incriminazione.
Le indagini intraprese dai suoi collaboratori, come egli aveva previsto, non lo sfiorano neppure. In seguito allo scoppio di una bomba nella centrale della polizia, vengono fermati alcuni contestatori: tra questi c'è Antonio, che rivela al "dottore" di riconoscere in lui l'autore del delitto di Augusta...
"Attraverso un caso patologico, il film, dotato di una robusta struttura narrativa e realizzato con un linguaggio asciutto e un ritmo quasi sempre teso, cerca di dimostrare a quali aberrazioni personali e rischi collettivi conduca l'esercizio del potere sottratto a ogni controllo. Buona l'interpretazione, soprattutto quella del personaggio centrale." ('Segnalazioni cinematografiche', vol. 69, 1970)
Il nome del protagonista non viene mai nominato.
Il film ha vinto vari premi: nel 1970 il Premio Speciale della Giuria al festival di Cannes, il David di Donatello per Miglior film a Daniele Senatore e Miglior attore a Volonté, inoltre la Grolla d'oro per Miglior attore a Volonté. Nel 1971 si è aggiudicato il Premio Oscar per Miglior film straniero e il Nastro d'argento per miglior regia e migliore attore.
Attore | Ruolo |
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Gian Maria Volonté | L'ispettore |
Florinda Bolkan | Augusta Terzi |
Gianni Santuccio | Il Questore |
Orazio Orlando | Ispettore Biglia |
Sergio Tramonti | Antonio Pace |
Filippo De Gara | Agente all'interrogatorio |
Arturo Dominici | Mangani, capo della omicidi |
Vittorio Duse | Canes |
Vincenzo Falanga | Pallottella |
Aldo Rendine | Nicola Panunzio |
Massimo Foschi | Signor Terzi |
Aleka Paizi | Cameriera dell'ispettore |
Salvo Randone | L'idraulico |
Ugo Adinolfi | Uno dei due fermati |
Gino Usai | Uno dei due fermati |
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