Aimé Jacquet

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Aimé Jacquet
Jacquet nel 2005
Nazionalità Bandiera della Francia Francia
Altezza 182 cm
Calcio
Ruolo Allenatore (ex centrocampista)
Termine carriera 1976 - giocatore
1998 - allenatore
Carriera
Squadre di club1
1961-1973Saint-Étienne
1973-1976Olympique Lione
Nazionale
1968Bandiera della Francia Francia2 (0)
Carriera da allenatore
1976-1980Olympique Lione
1980-1989Bordeaux
1989-1990Montpellier
1990-1991Nancy
1992-1993Bandiera della Francia FranciaVice
1993-1998Bandiera della Francia Francia
Palmarès
 Mondiali di calcio
Oro Francia 1998
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Aimé Étienne Jacquet (Sail-sous-Couzan, 27 novembre 1941) è un ex calciatore e allenatore di calcio francese, campione del mondo 1998 alla guida della Nazionale francese.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Calciatore[modifica | modifica wikitesto]

Allenatore[modifica | modifica wikitesto]

Jacquet, all'esordio sulla panchina della Francia, sfida l'Italia in amichevole al San Paolo di Napoli il 16 febbraio 1994.

È stato commissario tecnico della nazionale francese negli anni novanta. Dopo aver ricoperto prima il ruolo di direttore tecnico delle rappresentative nazionali (1991-1992) e poi quello di vice CT (1992-1993), il 17 dicembre 1993 fu nominato CT in seguito al fallimento di Gérard Houllier nelle qualificazioni al campionato del mondo 1994. Guidò positivamente la selezione transalpina durante la fase finale del campionato d'Europa 1996, disputato in Inghilterra, arrivando fino alla semifinale persa contro la Rep. Ceca ai rigori.

Dopo aver attraversato, proprio alla vigilia del campionato del mondo 1998, un periodo di frequenti polemiche con la stampa sportiva nazionale (in particolare con il quotidiano sportivo L'Équipe)[1], Jacquet portò la selezione transalpina alla conquista del titolo mondiale, dopo aver battuto per 3-0 nella finale del 12 luglio 1998 il Brasile campione uscente, diventando così il primo tecnico francese a vincere il campionato del mondo. A seguito delle polemiche precedenti al torneo mondiale[2][3][4] si dimise dopo la storica vittoria e fu nominato direttore tecnico nazionale della FFF;[5] alla conduzione della Nazionale francese gli succedette il suo allenatore in seconda Roger Lemerre.[6]

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

Cronologia presenze e reti in nazionale[modifica | modifica wikitesto]

Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Francia
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
25-9-1968 Marsiglia Francia Bandiera della Francia 1 – 1 Bandiera della Germania Ovest Germania Ovest Amichevole -
17-10-1968 Lione Francia Bandiera della Francia 1 – 3 Bandiera della Spagna Spagna Amichevole -
Totale Presenze 2 Reti 0

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Calciatore[modifica | modifica wikitesto]

Saint-Étienne: 1963-1964, 1966-1967, 1967-1968, 1968-1969, 1969-1970
Saint-Étienne: 1961-1962, 1967-1968, 1969-1970
Saint-Étienne: 1967, 1968, 1969

Allenatore[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

Bordeaux: 1983-1984, 1984-1985, 1986-1987
Bordeaux: 1985-1986, 1986-1987
Montpellier: 1989-1990
Bordeaux: 1986

Nazionale[modifica | modifica wikitesto]

Francia: Francia 1998

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (FR) Double jeu à «l'Equipe». Le quotidien sportif cogne sur Jacquet et les Bleus. Par amour du foot ou pour faire monter les ventes?, Libération, 30 maggio 1998. URL consultato il 19 ottobre 2014.
  2. ^ Jacquet intasca la ricompensa, La Gazzetta dello Sport, 13 luglio 1998. URL consultato il 19 ottobre 2014.
  3. ^ Jacquet non firma la pace, La Gazzetta dello Sport, 14 luglio 1998. URL consultato il 19 ottobre 2014.
  4. ^ Fino a dove è giusto scusarsi con Jacquet, La Gazzetta dello Sport, 17 luglio 1998. URL consultato il 19 ottobre 2014.
  5. ^ (EN) Jacquet to become France technical director, CBS SportsLine, 17 luglio 1998. URL consultato il 19 ottobre 2014 (archiviato dall'url originale il 17 aprile 1999).
  6. ^ Francia, vince la continuità - È Lemerre l'erede di Jacquet, La Gazzetta dello Sport, 27 luglio 1998. URL consultato il 19 ottobre 2014.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN171684 · ISNI (EN0000 0000 7837 1187 · GND (DE121367452 · BNF (FRcb13531157j (data) · WorldCat Identities (ENviaf-171684