A Star Is Born: storia, curiosità e successi del film con Bradley Cooper e Lady Gaga
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A Star Is Born: storia, curiosità e successi del film con Bradley Cooper e Lady Gaga

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A Star Is Born è stato un film importante per Bradley Cooper e Lady Gaga: vi raccontiamo qualche curiosità e ci concentriamo sulla sua storia produttiva.

A Star Is Born: storia, curiosità e successi del film con Bradley Cooper e Lady Gaga

A Star Is Born, assai amato dal pubblico e onorato con premi prestigiosi, è un film che ha significato molto nella carriera dei suoi interpreti Bradley Cooper e Lady Gaga, col primo al suo debutto dietro alla macchina da presa. Addentriamoci nella storia del film, nel suo percorso produttivo, non dimenticando qualche curiosità e un occhio al suo successo, numeri alla mano.

A Star Is Born, il remake di una storia antica

C'è qualcosa di atavico nella storia di questo artista in debacle, che garantisce il trionfo di una donna di talento di cui s'innamora, per poi lasciare questa valle di lacrime di fronte a un amore reso impossibile dalle proprie ossessioni. A Star Is Born è infatti il terzo remake, confezionato per il nuovo millennio, di una pellicola originariamente distribuita nel 1937 (ma già a colori), E' nata una stella con Janet Gaynor e Fredric March, diretta da William Wellman: per la cronaca, era il film preferito di Humphrey Bogart, che pare si sciogliesse in lacrime a ogni visione. Nella prima versione il contesto non è però quello musicale, bensì attoriale, tuttavia i rapporti tra i personaggi e la dinamica del racconto sono identici. Il film vince un Oscar per il miglior soggetto.
Il primo remake del 1954, E' nata una stella con Judy Garland e James Mason, è già un musical, fondendo recitazione ed esibizione musicale in ossequio al genere che andava per la maggiore a Hollywood in quel periodo. Lo dirige George Cukor, ottiene sei nomination all'Oscar, ma Garland e Mason vincono soltanto i Golden Globe. Da notare che Lady Gaga, per una coincidenza del destino, ha girato il film alla stessa età in cui Judy girò la sua versione. Ironia amara della sorte, i problemi del protagonista maschile ricordano peraltro sin troppo bene il declino della stessa Garland più avanti, ben raccontato nel recente Judy.
Il secondo remake, quindi la terza versione di A Star Is Born, è invece E' nata una stella del 1976, con Barbra Streisand e Kris Kristofferson, diretti da Frank Pierson: il mondo del cinema scompare del tutto, ci si concentra solo sull'universo della musica, con una storia più vicina a quella del film di Cooper. L'unico Oscar va alla canzone "Evergreen" di Williams/Streisand.
La dinamica del suicidio del protagonista non è sempre uguale: nel 1937 e nel 1954 si annega nell'oceano, nel 1976 muore in un incidente stradale. Cooper in un primo momento ha pensato di recuperare il finale dell'annegamento, poi ha creato estemporaneamente l'ormai celebre sequenza del garage.


A Star Is Born, successo e premi

Bradley Cooper non avrebbe potuto immaginare un esito migliore per il suo debutto da regista: con un budget piuttosto accorto sui 36 milioni di dollari, A Star Is Born ne ha incassati in tutto il mondo quasi 440. Per capirci, è un rapporto tra costi e ricavi persino migliore di quello di Avengers Endgame! E' andata altrettanto bene su altri numeri, quelli dei premi: sono state ben otto le nomination all'Oscar, anche se si è trasformata in statuetta solo quella per la migliore canzone, "Shallow", con Lady Gaga onorata quindi come fu Barbra Streisand quarant'anni addietro. Lady Gaga inoltre è stata nominata come migliore attrice protagonista sia agli Oscar sia ai Golden Globe. A Star Is Born ha ottenuto tre Grammy Awards: nel 2019 e nel 2020 per le "migliori canzoni scritte per un mezzo visivo", cioè "Shallow" e ""I'll Never Love Again", nonché per la migliore colonna sonora.
Il lungometraggio è stato inoltre presentato fuori concorso al Festival di Venezia.

A Star Is Born, curiosità sulla genesi del film

Il terzo remake di E' nata una stella era nell'aria da anni, in particolare si erano interessati all'operazione sia Steven Spielberg sia Clint Eastwood: è stato proprio il legame di quest'ultimo con Bradley Cooper sul set di American Sniper a far avvicinare Cooper al progetto. L'attore meditava da tempo un passaggio alla regia, sua passione ancora prima di abbracciare definitivamente la recitazione, e sono state le sue insistenze a fargli ottenere l'ingaggio, mettendosi in gioco in prima persona come attore e anche in qualità di cosceneggiatore. Per la star era una questione di principio, avendo lui stesso combattuto contro l'alcolismo fino al 2004 e rivedendosi nel personaggio.
Più complesso è stato per Cooper convincere lo studio a coinvolgere Lady Gaga, perché la Warner Bros meditava di avviare il remake già nel 2011 con la regia appunto di Eastwood e l'interpretazione di Beyoncé. La rinuncia di quest'ultima alla recitazione e il fallimento successivo delle trattative con Jennifer Lopez hanno facilitato le cose, ma in più Cooper per convincere gli executive ha ripreso una scena semi-improvvisata con lui stesso e Lady Gaga a casa di quest'ultima, vendendo la sua scommessa. La coppia era nata, e nel frattempo Bradley aveva defenestrato i concorrenti per il suo ruolo: Christian Bale, Tom Cruise, Johnny Depp, Russel Crowe, Leonardo DiCaprio e Will Smith.
Coinvolgere Lady Gaga ha dato per giunta un forte carattere al film intero: è stata Stefani Germanotta a imporre la ripresa delle esibizioni live (costringendo Cooper a migliorare come cantante), portando anche i suoi stessi fan come comparse in alcune sequenze. La cantante ha arricchito il personaggio con alcuni tocchi personali, come i ricordi della sua vera infanzia nella scena col babbo, e il rituale di preghiera prima dell'esibizione, usanza che Lady Gaga segue sul serio durante i suoi concerti. Stefani ha dichiarato tuttavia che le sue somiglianze con Ally terminano qui: non condividerebbe mai la sua timidezza nel seguire la propria vocazione.


A Star Is Born, galeotto fu il film?

Un film così romantico come A Star Is Born non poteva che suscitare inevitabili voci su un'intesa non solo professionale tra i due interpreti: questo sarebbe successo forse comunque, ma non aiutò a sviare le suggestioni l'evidente passione che Bradley Cooper e Lady Gaga sprigionarono alla cerimonia degli Oscar, cantando insieme "Shallow" alla premiazione. Il video fu dissezionato e analizzato in ogni scambio d'intese e sguardi dalla scientifica del gossip, costruendo certezze granitiche sulla nascosta tresca. Perché di tresca si sarebbe trattato, visto che Cooper all'epoca era ancora sposato con la modella Irina Shayk, che secondo i maligini avrebbe condiviso la sensazione dei fan. Lady Gaga, dal canto suo, sminuì pragmaticamente ogni speculazione su quella performance, attribuendo l'efficacia del sentimento trasmesso alla necessità professionale di rendere quel momento il migliore possibile. Altrove ha però sottolineato come il legame lavorativo avuto con Cooper sia stato uno dei più significativi della sua carriera. Aveva lasciato il suo fidanzato Christian Carino pochi mesi prima dell'esibizione. Il "caso", se siete tra quelli che si realizzano in questo tipo d'indagine, è ancora aperto, però attenti: l'ultima volta che qualcuno ha chiesto a Lady Gaga della questione è stato spedito dove non batte il sole.

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