Pallamano Conversano 1973

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Pallamano Conversano 1973
Pallamano
Segni distintivi
Uniformi di gara
Manica sinistra
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Casa
Manica sinistra
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Trasferta
Colori sociali Bianco · verde
Dati societari
Città Conversano (BA)
Paese Bandiera dell'Italia Italia
Confederazione Bandiera dell'EuropaEHF
Federazione Bandiera dell'ItaliaFIGH
Campionato Serie A Gold
Fondazione 1973
Rifondazione 2014
Presidente Bandiera dell'Italia Giuseppe Roscino
Allenatore Bandiera dell'Italia Alessandro Tarafino
Impianto sportivo Pala San Giacomo
(4.000 posti)
Palmarès
ScudettoScudettoScudettoScudettoScudettoScudettoScudettoCoppa ItaliaCoppa ItaliaCoppa ItaliaCoppa ItaliaCoppa ItaliaCoppa Italia Supercoppa italianaSupercoppa italianaSupercoppa italianaSupercoppa italianaSupercoppa italianaSupercoppa italiana
Scudetti 7
Trofei nazionali 6 Coppe Italia
6 Supercoppe italiane
3 Handball Trophy
Altri titoli 7 Scudetti Giovanili
(Juniores 1983,Allievi 1995,Under18/20 1997,Under19 2002,Under21 2005,Under18 2007),
1994 Stella di Bronzo al Merito Sportivo

La Pallamano Conversano è una società italiana di pallamano di Conversano.

Partecipa al campionato di Serie A, massima divisione nazionale dei campionati maschili di pallamano. Con i suoi 7 scudetti, è la squadra italiana più titolata dopo la Pallamano Trieste.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La Fondazione e i primi campionati[modifica | modifica wikitesto]

L'“Handball Club Conversano” fu fondata nei primi anni settanta grazie all'opera di Gino Laruccia unita alla passione di Pino Fanelli e Mario Daniele. Conversano disputava il suo primo campionato ufficiale nel corso della stagione 1973-74 nella cosiddetta Promozione (serie C) alla quale partecipavano, per mancanza di squadre iscritte, anche alcune formazioni juniores delle squadre di serie A che allora andavano per la maggiore.
La squadra conversanese dopo soli tre anni riusciva a salire in B.

La Serie A[modifica | modifica wikitesto]

Durante la stagione 1978/79 disputava il suo primo campionato di serie A; di quella squadra facevano parte tra gli altri Luigi Zito (presidente del Conversano negli anni 1999-2002, Francesco Minunni, Pasquale Corcione, Gianni Di Maggio, il capitano Pino Fanelli (allenatore in seconda durante l'era "Papillon"), Gianni D'Accolti, Mario Daniele, Lino Fanelli (il capocannoniere della squadra con oltre 105 gol alla sua prima stagione in A), Antonio Lorusso. Presidente del sodalizio era Raffaele Corcione, fino alla fusione della squadra, quando subentrerà Lovecchio.
Primo straniero (ma solo per qualche gara) il tunisino Omar Nefzi che non fu sufficiente a far salvare la squadra, che retrocedeva in B con soli 6 punti in carniere.

La fusione con l'ACR Conversano e la spola tra A e B[modifica | modifica wikitesto]

Dopo un anno di calvario la squadra riusciva a centrare nuovamente la promozione al termine di uno spareggio a Roma. Nell'anno successivo altra delusione e di nuovo retrocessione in B (con 9 punti in classifica) nonostante l'acquisto del centrale jugoslavo Željko Kerum, camionista di professione, atleta per passione, un eclettico fromboliere proveniente dalla Jugoslavia. Nel frattempo, anche la seconda squadra di Conversano, l'ACR, conquistava la sua prima serie A. Anche in questo caso retrocessione inevitabile con la squadra allenata da Peppino Roscino, capace di racimolare solo 7 punti. A quel punto si decideva di voltare pagina: fra HC e ACR Conversano è fusione (troppo lo spreco di risorse economiche e di uomini per una cittadina come Conversano) e la società assume la denominazione di Pallamano Conversano con Mario Lovecchio presidente. Nel 1983 la squadra juniores vince il titolo italiano di categoria, primo in assoluto per una squadra pugliese. Nel campionato 1983-84 la Pallamano Conversano, tornata in serie A, conquistava addirittura il primo posto del girone sud classificandosi al sesto posto finale. Nella stagione 1987-88 la dolorosa retrocessione in A2, evitata per un soffio l'anno prima, in un drammatico spareggio col Fondi. Nella stagione 1989-90 ancora una caduta in serie B. Dopo solo un anno di purgatorio tra i cadetti e con la società presieduta dal giornalista Vito Scisci, la risalita in A2 e dopo una stagione interlocutoria. il pronto ritorno in A1 da allora mai più abbandonata.

Gli anni '90[modifica | modifica wikitesto]

Dopo una stagione esaltante, falliva l'accesso alla finale scudetto (1992-93) piazzandosi al terzo posto. In quello stesso anno la squadra conversanese perdeva la finale di Coppa Italia con il Trieste, ma conquistava lo stesso un posto Europa, perché la compagine giuliana si aggiudicava lo scudetto e quindi optava per la Coppa Campioni. Al primo turno però, il sorteggio non sorrideva alla compagine pugliese: i danesi del GOG Gudme ponevano fine ai sogni europei di Conversano. Poi per l'intero movimento sopraggiungeva una fase di rivoluzione, il presidente Scisci lasciava e veniva sostituito nella stagione 1994-95 da Francesco Murro. La squadra raggiungeva sempre la salvezza senza particolari affanni, ma non andava oltre l'ottava posizione. Nel 1996, Paolo Martino subentrava a Murro mantenendo la squadra in A1 e reggendo la società per poco più di un biennio, sino al 1999 per poi cedere il posto a Luigi Zito. Con l'arrivo di campioni come il danese Kim Keller e del tedesco Karsten Kohlhaas la Pallamano Conversano, che nel frattempo cambia denominazione in H.C. Conversano 2001, conquista un secondo posto, miglior piazzamento di sempre e la partecipazione alla edizione 2001-2002 della Coppa EHF. L'anno successivo, 2001-2002, la Società non va oltre il 3º posto.

I trionfi[modifica | modifica wikitesto]

Il 2002-2003 è l'anno dei successi: il Conversano, grazie alla sponsorizzazione della Papillon, si rilanciava prontamente costruendo una fortissima formazione composta da Lino Červar (allenatore campione del mondo con la Croazia), il portiere islandese Hrafnkelsson (soprannominato Gummi), i croati Bilić e Vori, lo svedese Thorsson, il montenegrino Blažo Lisičić e una schiera di giocatori italiani quasi tutti in nazionale. L'ultima grande rappresentante del ricco movimento del Sud puntava decisa alla conquista in un solo anno prima della Coppa Italia e poi il titolo di campioni d'Italia, accedendo, naturalmente, per il successivo anno 2003-2004, alla Champions League. Il successo dell'anno appena trascorso si ripeteva in quello successivo: l'A.S. Conversano 2003 - che nel frattempo aveva perduto la sponsorizzazione di Papillon - diventava nuovamente campione d'Italia. Il nuovo sodalizio aveva come presidente Mario Pascale. La Pallamano Conversano ci riprovava nel 2004/2005, ma in una semifinale al cardiopalma contro il Trieste la formazione pugliese veniva esclusa dalla finale Scudetto. In compenso, però poteva sfoggiare il tricolore sulla maglia della formazione giovanile Under 21. Nella stagione 2005-2006, la Pallamano Conversano con la nuova presidenza di Vito Scisci (già Presidente dieci anni prima) conquistava non solo la Coppa Italia 2006, giocata a Bologna, ma anche il suo terzo tricolore e la prima "Supercoppa Italiana", entrando nella storia dello sport italiano. Nella stagione 2006-2007, la Pallamano Conversano si ferma alle Semifinali Scudetto, perdendo in Gara 3 contro il Bologna United e finisce al quarto posto. Un'altra delusione deriva inoltre dalla Coppa Italia, in cui la squadra si ferma ai quarti di finale con i "cugini" della Polisportiva Junior Fasano. La squadra della stagione 2008-2009 ha chiuso la regolar season al primo posto, raggiunge la finale dei play off scudetto con tutti i favori del pronostico, ma perde contro l'Italgest Casarano e sfuma il quarto scudetto. Si aggiudica la terza Coppa Italia della storia sul nuovo campo di Teramo battendo per 33-24 l'Italgest Casarano. La stagione 2009/10 si apre con la vittoria della Supercoppa Italiana, conquistata battendo i rivali dell'Italgest Casarano per 25-24 in una sfida con finale da cardiopalma deciso da un errore dai 7 metri dell'ex conversanese Kokuca. Battendo per 30-26 l'Albatro Siracusa si è aggiudicato la sua quarta Coppa Italia. Successivamente l'11/05/2010 conquista con un netto 3 a 0 il suo quarto scudetto battendo in casa l'Italgest Casarano per 41-29. Nel campionato 2010/11 chiude la fase regolare al primo posto, si aggiudica la sua quinta Coppa Italia a Bressanone in una combattutissima finale con la Pallamano Noci, e battendo il Bologna si aggiudica il suo quinto tricolore. Sempre contro il Noci, a fine agosto 2011, conquista la Supercoppa italiana.
La vittoria in Supercoppa rappresenta il primo trofeo vinto con la nuova denominazione di PlanetWin365 Conversano. La società, nell'estate 2011, ha infatti deciso di legare il proprio nome a quello del noto operatore austriaco di proprietà di SKS365 Group.

La rinascita[modifica | modifica wikitesto]

La Supercoppa del 2012 rimane l'ultimo trofeo vinto dalla società biancoverde, che nel 2014 decide di ricominciare, cambiando il nome in Accademia Conversano 2014 e cambiando anche diverse cose. Innanzitutto il nuovo presidente, Giuseppe Roscino, decide di affidare la panchina ad un allenatore giovane e vincente, Alessandro Tarafino. Viene promossa la scommessa sui giovani conversanesi per ripartire e in pochi anni il Conversano torna ad essere protagonista. Dalla stagione 2015-2016 il Conversano diventa una delle potenze del girone C della Serie A, qualificandosi per tre anni di fila ai playoff scudetto e centrando nel 2017-2018 la finale scudetto, poi persa nel derby contro la Junior Fasano. Nella stagione 2018-2019 termina la stagione regolare al terzo posto e manca l'accesso alla finale scudetto per opera della Pallamano Pressano. Durante la stagione 2019-2020 si conferma sempre nelle prime posizioni, concludendo il girone d'andata in prima posizione in coabitazione con Siena. A causa della Pandemia di COVID-19 del 2020 in Italia il campionato viene chiuso alla ventesima giornata, con il Conversano in prima posizione e senza la disputa dei playoff per l'assegnazione dello scudetto.

Questa posizione in classifica permette al club pugliese di disputare la Supercoppa 2020 contro il Bolzano: il 19 dicembre 2020 dopo otto anni, il Conversano torna a vincere un trofeo, e lo fa ai rigori, con il portiere Di Giandomenico che para i decisivi sette metri a Martin Sonnerer e Dean Turković. La stagione 2020-2021 si rivelerà poi trionfale, con la vittoria della Coppa Italia in finale contro Cassano Magnago a febbraio e il ritorno alla vittoria del campionato dopo dieci stagioni, concludendo con un distacco di tredici punti dalle seconde classificate.

Nella stagione 2021-2022 Conversano si conferma ad alti livelli: a settembre conquista la quinta Supercoppa italiana ai danni del Cassano Magnago. Dopo nove anni inoltre, torna a disputare una coppa europea, la European Cup: al secondo turno vince entrambi gli incontri contro i bosniaci dello Sloga Doboj e si qualifica al terzo turno, dove l'urna di Vienna mette i pugliesi contro futuri campioni della competizione, i norvegesi del Nærbø. L'andata a Conversano premia i padroni di casa per 27-25; al ritorno tuttavia, la miglior tradizione si fa sentire e il Nærbø ribalta il risultato dell'andata vincendo 31-27. La prima parte di campionato si conclude con il quarto posto, che in ottica Coppa Italia complica il cammino dei pugliesi. Agli ottavi di finale è infatti il Brixen a dar filo da torcere, portando la sfida ai rigori: Di Giandomenico para il rigore decisivo su Čutura e permette a Conversano di giocarsi la semifinale contro i cugini del Fasano. Semifinale senza storia con Conversano che si regala la finale con un comodo +10 (28-18 in favore dei baresi). In finale c'è il Sassari, alla prima finale di Coppa della sua storia. Forte del nuovo acquisto, il gabonese Tabanguet, la squadra sarda prende il comando della partita, chiudendo il primo tempo sul +4. Al termine dei 60' il punteggio sarà di 28-28 e ulteriori due tempi supplementari non basteranno per decidere la vincente. Alla lotteria dei rigori sbagliano in tanti, ma l'errore decisivo è quello di Nelson, che consegna la coppa al Sassari. La seconda parte di campionato vedrà un Conversano più sciolto raggiungere la prima posizione a pari merito con Fasano: alla fine sarà secondo posto in quanto negli scontri diretti ha la differenza reti migliore Fasano (35-33 e 25-28). In semifinale scudetto si rinnova il duello con Sassari: questa volta Conversano chiude i giochi subito, vincendo 32-27 in Sardegna e 24-23 al Pala San Giacomo. In finale Scudetto è di nuovo derby contro Fasano: Gara-1 non ha storia, in quanto Fasano priva di due uomini importanti come Vito Fovio e Riccardo Stabellini fatica a contenere le iniziative biancoverdi, e soccombe 31-24. In Gara-2 alla Zizzi di Fasano, Conversano è più volte in svantaggio, ma riesce sempre a recuperare e a pareggiare sul 28-28; all'ultimo attacco di Fasano, il tiro di Notarangelo viene murato dalla difesa, che può così festeggiare il secondo scudetto consecutivo, il settimo della storia del Conversano.

Cronologia[modifica | modifica wikitesto]

Cronistoria della Pallamano Conversano
  • 1973 • Nascita del'Handball Club Conversano
  • 1973-74 • Serie C
  • 1974-75 • Serie C
  • 1975-76 • Serie C Promossa in Serie B
  • 1976-77 • Serie B
  • 1977-78 • Serie B Promossa in Serie A
  • 1978-79 • 13º posto in Serie A Retrocessa in Serie B
  • 1979-80 • Serie B Promossa in Serie A

  • 1980-81 • 14º posto in Serie A Retrocessa in Serie B
  • 1981-82 • 3º posto in Serie B Girone C
  • 1982-83 • 1º posto in Serie B Girone C Promossa in Serie A
  • 1983-84 • 1º posto in Serie A Girone Sud - Quarti di finale dei play off scudetto
  • 1984-85 • 5º posto in Serie A Girone Sud
  • 1985-86 • 12º posto in Serie A
  • 1986-87 • 9º posto in Serie A1
  • 1987-88 • 11º posto in Serie A1 Retrocessa in Serie A2
  • 1988-89 • 7º posto in Serie A2 Retrocessa in Serie B
  • 1989-90 • 1º posto in Serie B Girone B Promossa in Serie A2

  • 1990-91 • 5º posto in Serie A2
  • 1991-92 • 1º posto in Serie A2 Promossa in Serie A1 - Quarti di finale dei play off scudetto
  • 1992-93 • 4º posto in Serie A1 - Semifinale dei play off scudetto
  • 1993-94 • 10º posto in Serie A1
  • 1994-95 • 7º posto in Serie A1
  • 1995-96 • 7º posto in Serie A1
  • 1996-97 • 9º posto in Serie A1
  • 1997-98 • 9º posto in Serie A1
Semifinali di Coppa Italia
Quarti di finale di Coppa Italia
Quarti di finale di Coppa Italia

  • 2000-01 • 3º posto in Serie A1 - Finale dei play off scudetto
Primo turno di Coppa Italia
  • 2001-02 • 4º posto in Serie A1 - Semifinale dei play off scudetto
Finale di Coppa Italia
Terzo turno di EHF Cup
  • 2002-03 Campione d'Italia (1º titolo)
Vince la  Coppa Italia (1º titolo)
Terzo turno in Coppa delle Coppe
  • 2003-04 Campione d'Italia (2º titolo)
Finale di Coppa Italia
Fase a gironi di Champions League
  • 2004-05 • 2º posto in Serie A1 Girone A
4º posto nella Poule Scudetto - Semifinale dei play off scudetto
Semifinale di Coppa Italia
Fase a gironi di Champions League
  • 2005-06 Campione d'Italia (3º titolo)
Vince la  Coppa Italia (2º titolo)
Ottavi di finale di Challenge Cup
  • 2006-07 • 3º posto in Serie A Élite - Semifinale dei play off scudetto
Quarti di finale di Coppa Italia
Vince l'Handball Trophy (1º titolo)
Vince la Supercoppa (1º titolo)
Primo turno in Champions League
Secondo turno di EHF Cup
  • 2007-08 • 2º posto in Serie A Élite
Quarti di finale di Coppa Italia
Secondo turno di EHF Cup
  • 2008-09 • 1º posto in Serie A Élite - Finale dei play off scudetto
Vince la  Coppa Italia (3º titolo)
Vince l'Handball Trophy (2º titolo)
Terzo turno di EHF Cup
  • 2009-10 Campione d'Italia (4º titolo)
Vince la  Coppa Italia (4º titolo)
Vince l'Handball Trophy (3º titolo)
Vince la Supercoppa (2º titolo)
Terzo turno in Coppa delle Coppe
Rinuncia a partecipare alla EHF Champions League 2010-2011

  • 2010-11 Campione d'Italia (5º titolo)
Vince la  Coppa Italia (5º titolo)
Secondo turno di EHF Cup
Rinuncia a partecipare alla EHF Champions League 2011-2012
  • 2011-12 • 2º posto in Serie A Élite
Primo turno di Coppa Italia
Vince la Supercoppa (3º titolo)
  • 2012-13 • 2º posto in Serie A-1ª D.N. Girone C - Ottavi playoff scudetto
Semifinale in Coppa Italia
Primo turno di EHF Cup
  • 2013-14 • 5º posto in Serie A-1ª D.N. Girone C
  • 2014-15 • 5º posto in Serie A-1ª D.N. Girone C
  • 2015-16 • 2º posto in Serie A-1ª D.N. Girone C
Eliminata nella Poule d'Ammissione alle semifinali scudetto
Quarti di finale di Coppa Italia
  • 2016-17 • 2º posto in Serie A-1ª D.N. Girone C
Eliminata nella Poule d'Ammissione alle semifinali scudetto
Semifinale in Coppa Italia
  • 2017-18 • 1º posto in Serie A-1ª D.N. Girone C - Finale dei playoff scudetto
Semifinale in Coppa Italia
  • 2018-19 • 3º posto in Serie A1 - Semifinali scudetto
Semifinale in Coppa Italia
Quarti di finale in Coppa Italia

  • 2020-21 Campione d'Italia (6º titolo)
Vince la  Coppa Italia (6º titolo)
Vince la Supercoppa (4º titolo)
  • 2021-22 Campione d'Italia (7º titolo)
Finale di Coppa Italia
Terzo turno di European Cup
Vince la Supercoppa (5º titolo)
  • 2022-23 • 2º posto in Serie A Gold
Semifinale di Coppa Italia
Secondo turno di European Cup
Vince la Supercoppa (6º titolo)

Palasport[modifica | modifica wikitesto]

Il Pala San Giacomo è il palazzo dello sport della città di Conversano. Adatto a tutte le discipline che si praticano al chiuso, è utilizzato prevalentemente per il gioco della pallamano.
Ha una capienza di poco inferiore ai 4.000 posti a sedere ed è stato costruito in vista dei Giochi del Mediterraneo del 1997 tenutisi a Bari.
La gestione dell'impianto è a carico del comune di Conversano. Il palasport si trova in via San Giacomo. Fino al campionato 1996-97, prima dell'inaugurazione del Pala San Giacomo, le gare interne si svolgevano nel palazzetto "A. Castellaneta" conosciuto come Campo pineta.

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Competizioni nazionali[modifica | modifica wikitesto]

Rosa 2023-2024[modifica | modifica wikitesto]

Giocatori[modifica | modifica wikitesto]

Naz. Ruolo Sportivo Anno Alt. Peso
1 Bandiera dell'Italia P Pasquale Di Caro 2000 185 92
12 Bandiera dell'Italia P Pasqualino Di Giandomenico 1994 192 105
16 Bandiera dell'Italia P Francesco Pierpaolo Scarcelli 2005 193 85
22 Bandiera dell'Italia P Emiliano Alfarano 2005 180 66
4 Bandiera del Cile A Luciano Hugo Scaramelli Escalona 2002 182 80
8 Bandiera della Serbia PV David Gligić 1999 190 100
9 Bandiera della Polonia T Jakub Mikolaj Ćwęika 1997 196 95
10 Bandiera dell'Italia C Ignazio Degiorgio 1999 182 76
11 Bandiera della Turchia T Durmuş Ali Tınkır 1994 190 85
14 Bandiera dell'Italia A Carlo Sperti 1995 174 74
15 Bandiera dell'Italia A Edoardo Francelli 2004 193 80
17 Bandiera della Svezia T Jacob Leif Nelson 1988 188 85
18 Bandiera della Tunisia PV Ryadh Souid 1987 194 110
19 Bandiera dell'Italia C Massimiliano Possamai 2001 190 94
23 Bandiera dell'Italia A Francesco Realmonte 2006 184 78
25 Bandiera dell'Italia C Pablo Marrochi 1986 192 98
27 Bandiera dell'Italia A Gabriele Iachemet 2002 176 72
33 Bandiera dell'Italia T Jacopo Lupo 1995 188 100

Staff Tecnico & Medico[modifica | modifica wikitesto]

  • Allenatore: Bandiera dell'Italia Alessandro Tarafino
  • Vice Allenatore: Bandiera dell'Italia Giuseppe Fanelli
  • Allenatore Portieri: Bandiera dell'Italia Leonardo Lopasso
  • Preparatore Atletico: Bandiera dell'Italia Patrizio Pacifico
  • Direttore Sportivo: Bandiera dell'Italia Giorgio Fantasia
  • Massaggiatore: Bandiera dell'Italia Michele Angelo Renna

Allenatori e presidenti[modifica | modifica wikitesto]

Allenatori[modifica | modifica wikitesto]

Cronologia degli allenatori
  • 1973-1997 ???
  • 1997-1998 Bandiera dell'Italia Giuseppe Fanelli
  • 1998-1999 Bandiera dell'Italia Giuseppe Fanelli (1ª-15ª giornata)
Bandiera dell'Italia Pasquale Realmonte (16ª-26ª)
  • 1999-2000 Bandiera della Slovenia Bojan Levstik
  • 2000-2001 Bandiera della Croazia Dragan Ivanišević
  • 2001-2002 Bandiera della Jugoslavia Milomir Mijatović
  • 2002-2003 Bandiera della Croazia Lino Červar
  • 2003-2005 Bandiera della Serbia e Montenegro Branko Dumnić (1ª-13ª giornata)
Bandiera dell'Italia Pasquale Corcione (13ª-19ª)
  • 2005-2006 Bandiera dell'Italia Pasquale Corcione (1ª-6ª)
Bandiera dell'Italia Domenico Iaia (7ª-8ª)
Bandiera della Slovenia Borut Maček (8ª-21ª)
  • 2006-2007 Bandiera della Spagna Fernando Bolea (1ª-20ª)
Bandiera dell'Italia Alessandro Fusina (21ª-27ª)
  • 2007-2008 Bandiera della Serbia Jovan Kovačević (1ª-5ª)
Bandiera della Danimarca Lars Walther (6ª-27ª)
  • 2008-2009 Bandiera della Svezia Jesper Svensson (1ª-Finale andata dei playoff)
Bandiera dell'Italia Pasquale Corcione (Finale ritorno dei playoff)
  • 2011-2012 Bandiera dell'Italia Giuseppe Fanelli (1ª-6ª)
Bandiera dell'Italia Riccardo Trillini (7ª-22ª)

Presidenti[modifica | modifica wikitesto]

Cronologia dei presidenti
  • 1973-1978 Bandiera dell'Italia Gino Laruccia
  • 1978-1982 Bandiera dell'Italia Raffaele Corcione
  • 1982-1990 Bandiera dell'Italia Mario Lovecchio
  • 1990-1994 Bandiera dell'Italia Vito Scisci
  • 1994-1996 Bandiera dell'Italia Francesco Murro
  • 1996-1999 Bandiera dell'Italia Paolo Martino
  • 1999-2002 Bandiera dell'Italia Luigi Zito
  • 2002-2003 Bandiera dell'Italia Raffaele Lorusso
  • 2003-2005 Bandiera dell'Italia Mario Pascale
  • 2005-2009 Bandiera dell'Italia Vito Scisci
  • 2009-2014 Bandiera dell'Italia Vito Stefano Latela
  • 2014- Bandiera dell'Italia Giuseppe Roscino

Giocatori Stranieri[modifica | modifica wikitesto]

  • Bandiera dell'Argentina Martín Arakaki, A
  • Bandiera dell'Argentina Mariano Bertolez, T
  • Bandiera dell'Argentina Bruno Civelli, T
  • Bandiera dell'Argentina Juan Ignacio Filipuzzi, T
  • Bandiera dell'Argentina Alejandro Marinè, T
  • Bandiera dell'Argentina Germán Alejandro Pardales, PT
  • Bandiera dell'Argentina Juan Agustín Pauloni, A
  • Bandiera dell'Argentina Leonardo Querín, T
  • Bandiera dell'Argentina Gian Valentino Rossetto, A
  • Bandiera dell'Argentina Federico Josè Segura, T
  • Bandiera dell'Argentina Pablo Vainstein, A
  • Bandiera della Bielorussia Mikhail Niazhura , PV
  • Bandiera della Bielorussia Dzianis Rutenka , A
  • Bandiera della Bosnia ed Erzegovina Sedžad Abdurahmanović, C
  • Bandiera della Bosnia ed Erzegovina Dinko Dedović, C
  • Bandiera della Bosnia ed Erzegovina Arnad Hamzić, T
  • Bandiera della Bosnia ed Erzegovina Emir Šahinović, C
  • Bandiera della Bosnia ed Erzegovina Dejan Unčanin, T
  • Bandiera del Brasile Andrè Alves Leal, T
  • Bandiera del Brasile Pedro Henrique Hermones Silva, PT
  • Bandiera del Brasile Uelington da Silva Ferreira, T
  • Bandiera del Cile Luciano Scaramelli, A
  • Bandiera della Croazia Zvonimir Bilić, T
  • Bandiera della Croazia Jan Jurina, PT
  • Bandiera della Croazia Mario Maretić, T
  • Bandiera della Croazia Goran Nimš, T
  • Bandiera della Croazia Igor Vori, PV
  • Bandiera della Croazia Zdravko Medić, T
  • Bandiera di Cuba Rafael Capote, T
  • Bandiera di Cuba Guillermo Corzo, C
  • Bandiera di Cuba Jorge Pavan, T
  • Bandiera della Danimarca Kim Keller Christensen, C
  • Bandiera della Danimarca Michael Hoffmann, A
  • Bandiera della Danimarca Jan Paulsen, C
  • Bandiera della Germania Karsten Kohlhaas, T
  • Bandiera della Grecia Kostantinos Tsilimparis, PT
  • Bandiera dell'Islanda Guðmundur Hrafnkelsson, PT
  • Bandiera della Jugoslavia Zoran Gaćina, T
  • Bandiera della Jugoslavia Željko Kerum, T
  • Bandiera della Lituania Paulius Orlovskis, T
  • Bandiera del Montenegro Željko Beharević, T
  • Bandiera del Montenegro Marko Bobičić, T
  • Bandiera del Montenegro Golub Doknić, PT
  • Bandiera del Montenegro Blažo Lisičić, T
  • Bandiera della Polonia Jakub Ćwęika, T
  • Bandiera della Polonia Mateusz Wróbel, T
  • Bandiera della Rep. Ceca Luděk Drobek, T
  • Bandiera della Rep. Ceca Roman Farár, T
  • Bandiera della Rep. Ceca Jan Filip, A
  • Bandiera della Rep. Ceca Kamil Heinz, T
  • Bandiera della Rep. Ceca Petr Kust, T
  • Bandiera della Rep. Ceca Alexandr Radčenko, C
  • Bandiera della Rep. Ceca Tomáš Řezníček, T
  • Bandiera della Rep. Ceca Jiri Tancoš, T
  • Bandiera della Romania Mircea Muraru, T
  • Bandiera della Romania Petru Pop, T
  • Bandiera della Slovenia Boštjan Ficko, C
  • Bandiera della Serbia Jovica Cvetković, T
  • Bandiera della Serbia David Gligić, PV
  • Bandiera della Serbia Ognjen Kajganić, T
  • Bandiera della Serbia Saša Perčević, PT
  • Bandiera della Serbia Igor Rađenović, T
  • Bandiera della Serbia Mihailo Stošljević, T
  • Bandiera della Serbia Vukasin Vojvodić, A
  • Bandiera della Svezia Jacob Nelson, T
  • Bandiera della Svezia Pierre Thorsson, A
  • Bandiera della Tunisia Mohamed Betaieb, T
  • Bandiera della Tunisia Omar Nefzi, T
  • Bandiera della Tunisia Ryadh Souid, PV

Rose e stagioni passate[modifica | modifica wikitesto]

Rose Campioni d'Italia[modifica | modifica wikitesto]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

  • Stella di bronzo al merito sportivo, 1994

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Posizione in classifica al momento dell'interruzione del campionato causa pandemia di COVID-19

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • Sito ufficiale, su pallamanoconversano.com. URL consultato il 7 novembre 2017 (archiviato dall'url originale il 7 novembre 2017).