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Che fine ha fatto Sophie di Wessex, la royal più amata dalla Regina Elisabetta?

Moglie di Edoardo e futura Duchessa di Edimburgo, sembrava oscurata da Kate e Camilla. E invece re Carlo III l'ha “promossa” a rappresentare la Corona negli eventi di Stato più importanti
Sophie di Wessex royal
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Sophie di Wessex, il suo ruolo nella royal family confermato anche dal futuro re

Sophie di Wessex, in occasione del primo banchetto di Stato di Re Carlo III, brillava di una nuova luce. E non solo grazie alla bellissima tiara Wessex Aquamarine Necklace incastonata in una cornice di diamanti: il suo ruolo nella royal family, come il nuovo monarca ha già stabilito, sarà infatti sempre più centrale. 

Una “promozione” che riconosce il suo costante impegno negli anni, nonché la sua eleganza e la sua grande capacità diplomatica per rappresentare al meglio la Corona. Legatissima a sua madre Elisabetta II, Re Carlo III ha così deciso di porla, insieme alla Principessa Anna, in prima linea per assumere le posizioni vacanti lasciate dal Principe Andrea e dal Principe Harry. 

Sophie di Wessex con il marito Edward

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La collana in omaggio a Elisabetta II

Sophie di Wessex, che a seguito della morte della Regina riceverà il titolo di Duchessa di Edimburgo (mentre suo marito Edward, quarto figlio di Elisabetta II, diventerà duca di Edimburgo, il titolo che era stato del principe Filippo), al banchetto d'onore offerto al presidente sudafricano Cyril Ramaphosa ha illuminato Buckingham Palace vestendo un elegante abito in pura seta color smeraldo della stilista Suzannah London, che ha accompagnato a décolleté glietterate in color argento firmate LK Bennett, e a una pochette scintillante di Jimmy Choo. La Contessa del Wessex ha risaltato la tiara indossando degli orecchini a goccia e soprattutto una luminosa collana con frange a raggi di sole appartenuta alla sua amata suocera, la Regina Elisabetta II. 

La scelta della collana omaggia la defunta sovrana celebrando il loro legame. Sophie per Elisabetta era come una figlia, e la Contessa del Wessex le era talmente devota e affezionata da meritarsi la concessione di chiamarla “mama”. Dopo la morte di Filippo, la sovrana trovò nella nuora la sua nuova “roccia”. Per Sophie il rispetto per la Regina è costante: non a caso in occasione del recente Remembrance Day la contessa di Wessex ha preso le distanze dal balcone di Kate e Camilla per non “sostituire” il vuoto lasciato dalla compianta sovrana.

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L'ingresso nella famiglia reale in punta di piedi

Sophie di Wessex, 57 anni, moglie di Edoardo, non sembrava destinata agli onori né a un ruolo strategico all'interno della royal family. Nata a Oxford, classe 1965, senza una goccia di sangue blu - suo padre lavorava in un'azienda come direttore vendite e sua madre era una segretaria - Sophie Rhys-Jones è entrata a palazzo in punta di piedi, dopo un fidanzamento senza scandali e clamori, durato cinque anni. 

Il primo incontrò con il principe Edoardo d’Inghilterra, ultimogenito della Regina, era avvenuto nel 1987 a Radio Capital, dove lei lavorava nell’ufficio stampa, ma i due hanno iniziato a frequentarsi solo nel 1993 per annunciare il fidanzamento nel 1999 a cui seguì, il 19 giugno dello stesso anno, quel matrimonio un po' sottotono, celebrato a Windsor, che dura ancora oggi (uno dei pochi all'interno della royal family). Il tocco di stile della prima sposa moderna della monarchia? Un abito dalle linee essenziali disegnato da Samantha Shaw con una tiara personalizzata, la Anthemion, realizzata da David Thomas di Asprey, gioielliere reale, e Garrard.

Del fatto che Lady Diana (a cui un po' somigliava) non amasse affatto quella ragazza piuttosto semplice, si sono consumati fiumi d'inchiostro. E la ragione non è così difficile da individuare: Sophie piano piano era riuscita a farsi spazio nel cuore della regina Elisabetta, laddove invece lei e anche Sarah Ferguson non erano mai riuscite a "entrare". Forse anche perché i Conti di Wessex vivono a Bagshot Park poco distante da Windsor, la dimora preferiti dei reali, e fin dall'inizio,  hanno frequentato Queen Elizabeth e il suo consorte, durante i fine settimana quando incombenze e tensioni di Buckingham Palace erano lontane qualche miglio. Anche i figli di Sophie e Edoardo - Louise, 18 anni, e James, 15 -  sono sempre stati più legati degli altri nipoti alla Regina e forse ancora di più al Principe Filippo con il quale condividevano la loro grande passione per i cavalli (proprio a Louise di Windsor il nonno ha lasciato il suo amato pony e il suo carro)

Un ruolo sempre più importante

Dopo le nozze la vita di Edoardo e Sophie è rimasta per un po' lontana dai riflettori. Non fu subito idillio con i Windsor: un giornalista del defunto News of the World l’aveva beccata mentre divulgava indiscrezioni su politici e membri della royal family. Colta in fallo, ha chiuso l’agenzia, abbandonato la sua professione e si è dedicata solamente alla monarchia. Così i suoi impegni di rappresentanza all'interno della royal casa della giovane di Oxford, sono via via diventati più frequenti. Soprattutto, in questi ultimi anni, hanno avuto una notevole accelerazione dopo la partenza per gli Stati Uniti di Harry e Meghan (pur un tempo molto amata dalla regina), lo scandalo sessuale che ha coinvolto il principe Andrea e la conseguente esclusione dagli incarichi ufficiali, e la recente morte di Queen Elizabeth. In ogni occasione nella quale è stata chiamata in causa, Sophie si è sempre dimostrata più che all'altezza.

La battaglia per le donne Afghane

Nel corso di quest'anno la Contessa di Wessex ha partecipato come Global Ambassador di @100DonneFinanza, una rete di professioniste che promuovono la diversità nel settore e combattono la spirale dei pregiudizi sul posto di lavoro. In occasione dell'evento di @UN_Women, prese apertamente posizione nel difendere i diritti umani per le donne e le ragazze in Afghanistan. Non è la prima volta che Sophie prende posizione su questo tema. 

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Da diversi anni, “The Countess - recita Instagram - sostiene l'agenda delle Nazioni Unite per le donne, la pace e la sicurezza (WPS), che riconosce l'impatto sproporzionato del conflitto su donne e ragazze e promuove la partecipazione paritaria delle donne ai processi di costruzione della pace". E già nel 2021 aveva dichiarato 

A inizio anno Sophie condivise tutta la sua preoccupazione sulla causa femminile a seguito della presa di potere dei talebani nell'agosto 2021: è innegabile - ha detto - che la vita abbia subito una regressione. E se ora tutta l'attenzione mediatica è focalizzata sul conflitto in Ucraina «la crisi in Afghanistan non è scomparsa e gli effetti si vedono ogni giorno... I talebani vorrebbero farci credere che stanno permettendo ai cittadini di svolgere le loro normali attività, ma sappiamo che non è vero. Mentre accogliamo con favore l'annuncio che si sono impegnati a riaprire le scuole alle ragazze, sappiamo che i loro diritti sono peggiorati».