Acqua e igiene
L’acqua è vita. Sembra una frase fatta ma non lo è: senza acqua, i bambini semplicemente non possono sopravvivere. Eppure, ancora oggi, troppi bambini nel mondo non hanno accesso ad acqua sicura da bere, gabinetti e fognature funzionanti, acqua per curare la propria igiene personale. Ciò significa fare i conti con la sete ma anche con le malattie che derivano dal contatto con acqua contaminata come il colera, l’epatite A, il tifo, la poliomielite e la diarrea acuta che, da sola, uccide ogni giorno 700 bambini sotto i 5 anni.
Nel mondo, 2,2 miliardi di persone non hanno accesso a servizi idrici sicuri, 2 miliardi a servizi igienici e 3 miliardi al necessario per lavare le mani con sapone. Secondo i dati del rapporto UNICEF-OMS sull’accesso delle famiglie ad acqua e igiene, nel 2020 una persona su 4 non disponeva di acqua potabile nella propria casa, la metà della popolazione mondiale di servizi igienici e 3 persone su 10 del necessario per lavare le mani. Le ultime analisi di monitoraggio UNICEF-OMS riportano quasi 1/3 delle scuole prive di acqua e igiene e la metà delle strutture sanitarie del mondo sprovviste di servizi idrici per lavare le mani.
L’ultimo rapporto UNICEF-OMS sui risultati degli ultimi 20 anni ricorda che benché 2 miliardi di persone abbiano guadagnato accesso all’acqua potabile ben 1/4 della popolazione mondiale soffre di iniquità e fragilità fondamentali per l’accesso all’acqua da bere.
Per la storica Conferenza ONU sull'acqua, l’UNICEF ha rilasciato un nuovo studio sulla triplice minaccia delle crisi legate all’acqua per oltre 190 milioni di bambini, in particolare in Africa, che affronta una vera e propria catastrofe idrica. Dati che ricordano il drammatico impatto sull’infanzia della mancanza di acqua e igiene, malattie correlate e rischi climatici, in occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua.
Nei paesi colpiti da violenze infatti, gli attacchi a strutture idriche, igienico-sanitarie e al loro personale mettono a rischio la vita di milioni di bambini, con una probabilità 20 volte maggiore di morire di diarrea acuta per quelli sotto i 5 anni. Secondo i dati rilevati in 9 paesi fragili - Repubblica Centrafricana, Iraq, Libia, Stato di Palestina, Pakistan, Sudan, Siria, Ucraina e Yemen - quasi 48 milioni di persone, fra cui molti bambini, sono in disperato bisogno di acqua sicura e servizi igienico-sanitari di base, come evidenzia l’ultimo studio UNICEF Water Under Fire.
Scarica il rapporto "Triple Threat" (in inglese)pdf / 5.68 Mb
DownloadCambiamenti climatici e disastri naturali
Gli effetti dei cambiamenti climatici, come i disastri naturali o la competizione per l'acqua durante i periodi di siccità, possono aumentare il rischio di spostamenti di popolazione, migrazioni e conflitti, incidendo pesantemente su acqua disponibile e servizi per l’igiene: 450 milioni di bambini vivono oggi in aree ad alta o estrema penuria idrica, secondo l’analisi globale operata dall’UNICEF.
Tra le principali conseguenze dell’aumento delle temperature vi è la diffusione di agenti patogeni letali nelle fonti, l'innalzamento del livello dei mari e l’abbassamento delle falde acquifere che può a sua volta portare al prosciugamento delle sorgenti e dei pozzi.
Almeno 1 miliardo di bambini affrontano una combinazione mortale determinata dall’esposizione a molteplici shock climatici e ambientali, secondo il rapporto UNICEF che introduce il primo Indice di Rischio Climatico per l'Infanzia.
In occasione della Conferenza ONU sull’Acqua, l’UNICEF Italia lancia “Le 10 cose da sapere su acqua e cambiamento climatico”: quando i bambini non hanno accesso all’acqua pulita, la loro salute, nutrizione, istruzione e ogni altro aspetto della loro vita sono a rischio.
La sola disponibilità non è sufficiente. Se l’acqua non è pulita e potabile, o è troppo distante, e se l’accesso ai bagni non è sicuro o è limitato, non stiamo raggiungendo risultati utili per l’infanzia
Kelly A. Naylor, Direttore Associato UNICEF per l’acqua e i servizi igienici
Progressi e obiettivi per l'accesso ad acqua sicura
Negli ultimi decenni grandi progressi sono stati compiuti nell’assicurare l’accesso ad acqua potabile e servizi igienico-sanitari di base: dal 2000, oltre 2 miliardi di persone hanno ottenuto accesso ad acqua sicura, attraverso servizi accessibili sul posto, immediatamente disponibili e privi di contaminazioni. Nel 2020, 5,8 miliardi di persone hanno utilizzato servizi in tal senso accessibili in sicurezza, e altre 2 miliardi servizi protetti e raggiungibili in 30 minuti per la raccolta dell'acqua, tra andata e ritorno. Ciò nonostante, oltre 771 milioni le persone prive dei basilari servizi per l’accesso ad acqua sicura.
Nel 2020, 3 persone su 4 hanno avuto accesso a servizi idrici “migliorati” – ossia costruiti in modo da essere protetti da rischi di contaminazione fecale o chimica – e “utilizzati in sicurezza”, cioè che risultassero accessibili in loco, subito disponibili e privi di contaminazioni.
Gli OSS dell’Agenda 2030 hanno introdotto il parametro dell’ “Utilizzo in sicurezza” delle fonti idriche, secondo i criteri di accessibilità sul posto - nella propria casa, scuola, centro sanitario o luogo di dimora - della disponibilità immediata quando richiesto e della qualità dell’acqua utilizzata, potabile ed effettivamente priva di contaminazioni.
Attraverso l'iniziativa Water Security for All l'UNICEF mira a garantire ad ogni bambino servizi idrici sicuri, accessibili, sostenibili e resilienti ai cambiamenti climatici. L’obiettivo è quello di raggiungere, entro il 2025, oltre 450 milioni di bambini e le loro famiglie, 1,42 miliardi di persone, che vivono in zone ad alta o altissima vulnerabilità, con soluzioni volte a migliorare la sicurezza idrica.
L’obiettivo è non solo quello di diminuire il numero di persone senza accesso ad acqua e servizi igienici sicuri, ma anche conseguire l'“accesso universale” a tutti gli esseri umani, in ogni ambiente della vita quotidiana, eliminando ogni diseguaglianza tra le popolazioni.
L’UNICEF ha operato in 156 paesi con programmi per l’acqua e l’igiene, il clima e l’ambiente
30,6milioni
Persone raggiunte con acqua sicura
26milioni
Persone supportate con servizi igienico-sanitari
L’azione dell’UNICEF
Il programma Acqua e Igiene è uno dei settori fondamentali dell’UNICEF, che opera in oltre 100 paesi per accrescere accesso a fonti idriche e servizi igienici sicuri, e per promuovere migliori condizioni igieniche, tanto personali che ambientali.
L’adozione di pratiche igieniche corrette è fondamentale, prima tra tutte il lavaggio delle mani con sapone, che è stata una componente cruciale nella risposta globale al COVID-19: attraverso campagne dirette a garantire un accesso diffuso ai servizi di acqua e igiene, incluso nelle strutture sanitarie e nelle scuole.
Tra i risultati raggiunti dall’UNICEF in termini di sviluppo, abbiamo operato per l’accesso a fonti idriche e servizi igienici “migliorati” e adatti ad un “utilizzo in sicurezza”, ossia costruiti in modo da essere protetti da rischi di contaminazione ed immediatamente accessibili: nel corso del 2022, abbiamo assistito 30,6 milioni di persone con accesso ad acqua sicura, 26 milioni con servizi igienico-sanitari appropriati e 23,6 milioni per l’igiene di base. In un’ottica di sostenibilità e sviluppo, almeno 1.855 sistemi idrici a energia solare sono stati costruiti per fornire acqua in centri sanitari, scuole e comunità locali.
Ghana, una ragazza si disseta da una pompa per acqua a mano nel suo villaggio
Nel 2022, l'iniziativa supportata dall’UNICEF More Water More Life ha utilizzato strumenti e sistemi di analisi dati innovativi per la mappatura delle falde acquifere sotterranee, per approntare soluzioni sostenibili alla grave penuria idrica dell'Africa orientale e meridionale.
I progetti pilota sostenuti con successo in Etiopia e Madagascar hanno mappato le falde sotterranee per consentire forniture idriche economicamente sostenibili per oltre 1,1 milioni di bambini, aprendo la strada all’estensione di tali soluzioni innovative in più paesi della regione.
Nelle emergenze
Nelle crisi umanitarie, l'UNICEF è l'agenzia leader per la fornitura di acqua e servizi igienici, guidando e coordinando i partner di settore per la risposta sul campo.
Nelle emergenze, distribuiamo acqua potabile tramite autobotti, forniamo compresse e sostanze per la potabilizzazione delle scorte idriche, installiamo cisterne per la raccolta dell’acqua, portiamo sul campo kit familiari per l’acqua e l’igiene, allestiamo latrine d’emergenza e provvediamo allo smaltimento dei rifiuti solidi e fognari da campi profughi e sfollati, provvediamo al risanamento o creazione di fonti idriche e al ripristino dei sistemi fognari.
Nel corso del 2022, oltre 39 milioni di persone sono state sostenute con acqua sicura, servizi igienico-sanitari e per l’igiene di base in contesti di crisi umanitarie: famiglie e bambini che abbiamo raggiunto con interventi d’emergenza operati in situazioni di guerre, conflitti o disastri naturali aggravati dai cambiamenti climatici.
Pagina aggiornata al 26 maggio 2023
L’Azione Globale dell’UNICEF- Quadro dei Risultati_22/7/2022pdf / 1.16 Mb
DownloadL’Azione Globale dell’UNCEF- Quadro dei Risultati_30/7/2021pdf / 1.25 Mb
DownloadOgni bambino vive in un ambiente sicuro e pulito - Programmi e Risultati UNICEF_30/7/2021pdf / 520 kb
DownloadAcqua sicura per tutti - Quadro Tematico_22/3/2021pdf / 2.79 Mb
Download