La run dei Fantastici Quattro di John Byrne è libidine allo stato puro: arriva finalmente il primo omnibus dedicato a uno dei cicli più belli della storia Marvel

Fantastici Quattro di John Byrne vol. 1 - Marvel OmnibusTitolo: Fantastici Quattro Vol. 1 – Marvel Omnibus
Autore: John Byrne
Editore: Panini Comics
PP: 768
Prezzo: 59 euro

I Fantastici Quattro non sono una serie a fumetti qualsiasi. I Fantastici Quattro sono stati, insieme all’Uomo Ragno, il simbolo stesso della Marvel. Hanno consacrato il connubio tra Stan Lee e Jack Kirby che, con i primi 102 numeri dei Fantastici 4, hanno letteralmente plasmato un universo, un immaginario creativo dalla potenza devastante (facciamo un 85% Jack e un 15% Stan).

Questa premessa è doverosa per capire l’importanza della run dei Fantastici Quattro scritta e disegnata da John Byrne, uno dei cicli di storie più bello tra quelli pubblicati dalla Casa delle Idee.

Correva l’anno 1981 e Byrne aveva appena finito di rivoluzionare il mondo dei comics USA con quello che a tutt’oggi resta il periodo d’oro degli X-Men, e cioè quello scritto da Chris Claremont (e anche un po’ da Byrne) e disegnato in modo sublime dal nostro barbuto canadese.

Byrne inizia a scrivere i Fantastici Quattro con un timore reverenziale enorme nei confronti di Stan Lee e Jack Kirby, ma anche con l’obiettivo dichiarato di superare i 102 numeri firmati dalla coppia per eccellenza del Marvel Universe.

Un insolito mix di arroganza e timore reverenziale: Byrne vuole ridisegnare un immaginario, costruire un Universo che sia allo stesso tempo innovativo ma rispettoso del mito che l’ha preceduto. Vuole diventare il numero uno del fumetto americano e sa che ha tra le mani le carte vincenti per portare a casa la partita.

L’artista canadese infatti per la prima ha mano libera e inaugura il percorso che lo porterà qualche anno dopo a ridefinire l’icona per eccellenza dei comics USA, e cioè Superman. Lavorando sui Fantastici Quattro infatti Byrne getta le basi per quello che diventerà il suo marchio di fabbrica: partire dalle origini degli eroi pescando a piene mani negli anni d’oro dei comics americani (sia la Golden Age che la Silver Age), plasmare delle icone che sappiano essere attuali pur mantenendo inalterata la loro classicità. Scrivere fumetti senza tempo, dei classici contemporanei.

Fantastici Quattro di John Byrne vol. 1 - Marvel Omnibus

Questo ciclo di storie è qualcosa di spaziale: disegnate benissimo, scritte ancora meglio, con un impatto estetico perfetto, un vero piacere per gli occhi. Per quanto mi riguarda poi non c’è storia: sono praticamente cresciuto con i Fantastici Quattro di Byrne, pubblicati all’epoca dalla gloriosa Star Comics, e quindi per me si tratta di una doppia libidine, una madeleine acida, un viaggio nel tempo pagina dopo pagina.

Rileggere oggi queste storie ti fa capire quanto grande sia stato Byrne nel creare un’epica assolutamente moderna. Quello della scrittura  poi è uno degli elementi distintivi di questo volumazzo di quasi 800 pagine: il livello è tale che gli sceneggiatori di oggi con la quantità di spunti che Byrne mette in 22 pagine scriverebbero un mega crossover di 40 numeri comprendente 20 testate, sciagura da cui ormai non ci libereremo più (sto parlando dei “grandi eventi” Marvel che ormai si rivelano di un’inconsistenza e di una pochezza di contenuti disarmanti, a fronte però di una qualità di disegno eccelsa, almeno quello…).

Fantastici Quattro di John Byrne vol. 1 - Marvel Omnibus

Perché il fatto che Byrne sia un disegnatore supremo non si discute (e in questo ciclo di storie raggiunge vette sublimi), ma va detto anche il Byrne sceneggiatore dimostra di essere un vero numero uno, sfoderando un storie a dir poco affascinanti: mondi paralleli, ucronia, pura avventura, fantascienza vecchio stile, citazioni, colpi di scena… ma anche tratti umanissimi che danno una profondità pazzesca a tutta la saga. Basti pensare a come viene presentata la Donna Invisibile, che finalmente diventa un personaggio a tutto tondo e non soltanto la zavorra del gruppo. Ma anche il rilievo e lo spessore dato a  personaggi come il Dottor Destino o Galactus, la creazione di Nova, il ripescaggio di tanti splendidi coprimari e tanto, tantissimo altro ancora.

Tutti i personaggi non sono semplicemente disegnati ma vengono raccontati, approfonditi, vissuti. Impossibile citare una singola storia, vanno lette e rilette tutte, anche perché in questo volume troverete anche le storie dei F4 scritte o disegnate da Byrne e pubblicate su altre collane.

Ad ogni modo Byrne in questa indimenticabile run è andato al di là del genere: non ha più senso parlare di supereroi, di fantascienza, di avventura, o di quello che volete. Qui si deve soltanto parlare di un fottuto classico e basta. Il mio consiglio quindi è quello di racimolare i vostri sudati risparmi (sudatissimi di questi tempi) e di andare nella fumetteria più vicina per comprare questo volume imperdibile. Lo so che di questi tempi 59 euro sono tanti, ma per voi ho pronto il piano bis: prendete carta e penna e scrivete una bella letterina a Babbo Natale (vanno bene anche le mail), sono certo che lui capirà l’importanza di un fumetto del genere e sarà generoso con voi anche se non avete fatto proprio i bravissimi quest’anno.

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