Il Trono di Spade (serie televisiva)

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Il Trono di Spade
Immagine tratta dalla sigla italiana della serie televisiva
Titolo originaleGame of Thrones
PaeseStati Uniti d'America
Anno2011-2019
Formatoserie TV
Generefantastico, drammatico, azione
Stagioni8
Episodi73
Durata49-81 min (episodio)
Lingua originaleinglese
Rapporto16:9
Crediti
IdeatoreDavid Benioff, D. B. Weiss
Regiavedi Regia
Soggettodai romanzi Cronache del ghiaccio e del fuoco di George R. R. Martin
Sceneggiaturavedi Sceneggiatura
Interpreti e personaggi
vedi Personaggi e interpreti
Doppiatori e personaggi
vedi Personaggi e interpreti
MusicheRamin Djawadi
ScenografiaGemma Jackson (st. 1-3), Deborah Riley (st. 4-8)
CostumiMichele Clapton, April Ferry (st. 6)
Produttore esecutivoDavid Benioff, D. B. Weiss, Carolyn Strauss (st. 2-8), Frank Doelger (st. 2-8), Bernadette Caulfield (st. 3-8), David Nutter (st. 8), Miguel Sapochnik (st. 8)
Casa di produzioneTelevision 360, Grok! Television, Generator Entertainment, Startling Television, Bighead Littlehead
Prima visione
Prima TV originale
Dal17 aprile 2011
Al19 maggio 2019
Rete televisivaHBO
Prima TV in italiano
Dall'11 novembre 2011
Al27 maggio 2019
Rete televisivaSky Cinema 1 (st. 1-3)
Sky Atlantic (st. 4-8)
Opere audiovisive correlate
Spin-offHouse of the Dragon

Il Trono di Spade (Game of Thrones) è una serie televisiva statunitense di genere fantastico ideata da David Benioff e D. B. Weiss, trasmessa dal 18 ottobre 2011 al 19 maggio 2019 sul canale via cavo HBO per 73 episodi in otto stagioni. È nata come adattamento televisivo del ciclo di romanzi Cronache del ghiaccio e del fuoco (A Song of Ice and Fire) di George R. R. Martin. Le scene sono state girate nel Regno Unito, Canada, Croazia, Islanda, Malta, Marocco e Spagna.

La serie racconta le avventure di molti personaggi ed è ambientata in un grande mondo immaginario costituito principalmente dal continente Occidentale (Westeros) e da quello Orientale (Essos). Il centro più grande e civilizzato del continente Occidentale è la città capitale Approdo del Re, dove si trova il Trono di Spade dei Sette Regni. La lotta per la conquista del trono porta le più potenti e nobili famiglie del continente a scontrarsi o allearsi tra loro in un contorto gioco di potere, che coinvolge anche l'ultima discendente della dinastia regnante deposta. Gli intrighi politici, economici e religiosi dei nobili lasciano la popolazione nella povertà e nel degrado, mentre il mondo viene minacciato dall'arrivo di un inverno diverso dai precedenti, che risveglia creature leggendarie dimenticate e fa emergere forze oscure e magiche.

Il Trono di Spade ha attirato un numero record di telespettatori su HBO[1] e ha generato un fandom internazionale eccezionalmente ampio e attivo. La serie ha ottenuto vasti consensi da parte della critica, in particolare per la recitazione, i personaggi complessi, la trama, la portata e la qualità della produzione. Tuttavia, la serie ha attirato anche alcune critiche negative per l'uso frequente di nudo e di violenza fisica e sessuale, nonché per alcune scelte narrative dell'ultima stagione. Il Trono di Spade detiene nove record del mondo (tra i quali figurano programma televisivo più piratato e simulcast di un programma televisivo drammatico più ampio)[2][3] e ha vinto 59 Premi Emmy su 160 nomination totali,[4] diventando la serie televisiva di prima serata più riconosciuta dall'Academy of Television Arts & Sciences.

(EN)

«When you play the game of thrones, you win or you die.»

(IT)

«Al gioco del trono o si vince o si muore.»

Prima stagione

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Lo stesso argomento in dettaglio: Episodi de Il Trono di Spade (prima stagione).

Eddard Stark, lord di Grande Inverno, viene incaricato dal suo re e amico, Robert Baratheon, di recarsi ad Approdo del Re per ricoprire la carica di Primo Cavaliere del Re. La guerra fra i Sette Regni è però alle porte a causa degli intrighi e delle mire al Trono di Spade dei membri della nobile Casa Lannister. Jon Snow, figlio illegittimo di Eddard Stark, si arruola invece nei Guardiani della notte e si reca alla Barriera, enorme muro di ghiaccio che separa il mondo degli uomini dalle ostili Terre dell'Eterno Inverno, da cui sta arrivando una minaccia terribile. Nel frattempo, Daenerys Targaryen e il suo crudele fratello maggiore, Viserys, ultimi superstiti della nobile Casa Targaryen regnante prima della rivolta dei Baratheon, cercano di ricostruire il loro antico potere nelle selvagge terre al di là del mare.

Seconda stagione

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Lo stesso argomento in dettaglio: Episodi de Il Trono di Spade (seconda stagione).

La guerra tra le famiglie dei Sette Regni è ormai giunta. Mentre Tyrion Lannister esercita le funzioni di Primo Cavaliere e regge a stento il Trono di Spade, su cui è seduto il folle giovane re Joffrey, succeduto al padre dopo che quest'ultimo ha perso la vita durante una battuta di caccia, altri uomini pretendono di essere regnanti: Robb Stark, che ha radunato i vessilli del Nord; Stannis Baratheon, la cui rigida lucidità è in parte annebbiata da un nuovo culto monoteista; Renly Baratheon, con il supporto delle armate dell'Altopiano; Balon Greyjoy, con le sue navi lunghe. Daenerys Targaryen, la giovane principessa esiliata, sopravvissuta alle fiamme e madre dei draghi, cerca intanto un esercito al di là del mare. Nel frattempo, oltre la Barriera, Jon Snow e i Guardiani della notte si preparano all'impatto con forze oscure e dimenticate.

Terza stagione

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Lo stesso argomento in dettaglio: Episodi de Il Trono di Spade (terza stagione).

Mentre Jon Snow è tra i Bruti e Daenerys Targaryen cerca di ottenere un esercito nelle terre di Astapor, la situazione ad Approdo del Re cambia: i Tyrell acquistano più potere e cercano di entrare nelle grazie dei potenti Lannister. In viaggio verso nord, Bran Stark vive sogni sempre più realistici e incontra un nuovo amico che lo accompagnerà nel suo viaggio verso la Barriera. Jaime Lannister e Brienne di Tarth continuano la loro marcia verso sud con non poche difficoltà, mentre Tyrion e Cersei Lannister non sono più padroni di loro stessi dall'arrivo del loro padre nella capitale. Arya Stark incontra il sacerdote Thoros di Myr e si unisce alla Fratellanza Senza Vessilli. Rifugiato alla Roccia del Drago, Stannis Baratheon attende un segnale dal Signore della Luce, mentre la Sacerdotessa Rossa è in viaggio alla ricerca del figlio bastardo nelle cui vene scorre il sangue di un Re. Theon Greyjoy è stato rapito da Ramsay Snow, il bastardo di Roose Bolton, un individuo di raro sadismo che lo tormenterà alternando torture, mutilazioni e false speranze. Robb Stark sente il peso della guerra e cerca di dare uno scopo ai suoi uomini, ma intrighi e tradimenti lo aspettano presso coloro che credeva suoi alleati.

Quarta stagione

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Lo stesso argomento in dettaglio: Episodi de Il Trono di Spade (quarta stagione).

La guerra dei cinque Re sembra giungere a un epilogo e i Lannister figurano come vincitori indiscussi. Ad Approdo del Re, il giovane re Joffrey è pronto per sposare Margaery Tyrell, ma viene presto avvelenato; Tyrion si ritrova invischiato in un complotto che rischia di condurlo alla condanna a morte per regicidio, mentre nuove personalità importanti arrivano in città. Sansa Stark lascia finalmente Approdo del Re grazie a Baelish, che la condurrà nella valle di Arryn. Alla Roccia del Drago, Stannis Baratheon cerca di riorganizzare le sue truppe e cerca sostegno nelle Città Libere al di là del mare. Alla Barriera, Jon Snow e i Guardiani della notte si preparano ad affrontare l'esercito di Mance Rayder, sempre più vicino ai confini dei Sette Regni. Bran Stark continua il suo viaggio nelle Terre dell'Eterno Inverno, mentre sua sorella Arya prosegue la sua avventura da ostaggio del Mastino. Brienne di Tarth e Podrick Payne si imbarcano in una missione per conto di Jaime: trovare Sansa. Nel Nord, Theon Greyjoy è sempre più succube del sadico Ramsay Snow, impegnato in una missione per provare il suo valore al padre e venire riconosciuto come un Bolton. A Meereen, Daenerys Targaryen si insedia come regina e governa la Baia degli Schiavisti.

Quinta stagione

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Lo stesso argomento in dettaglio: Episodi de Il Trono di Spade (quinta stagione).

Dopo la morte di Tywin, capofamiglia Lannister, per mano di Tyrion che sfugge alla condanna e salpa per Essos, ad Approdo del Re la Regina Madre Cersei Lannister tenta di mantenere solido il potere della Corona, ora guidata dal giovane Tommen Baratheon, che vede minacciato dall'ingerenza dei Tyrell. Cersei conferisce dunque potere alla figura enigmatica e austera dell'Alto Passero e dal suo ordine di fedeli ai Sette Dei, ma il piano le si ritorcerà contro. Jaime Lannister parte per una pericolosa missione a Dorne, mentre suo fratello Tyrion vaga per il Continente Orientale in cerca di uno scopo, fino a quando non incontrerà Daenerys. Petyr Baelish fa sposare Sansa Stark a Ramsay Bolton per permetterle di tornare a Grande Inverno. Conscio dell'imminente arrivo della Lunga Notte, Jon Snow tenta di fondare un'alleanza con i Bruti, ma le sue decisioni sono poco amate tra i Guardiani della notte. Nel frattempo, Re Stannis Baratheon si prepara alla conquista dei Sette Regni, anche se la sua marcia verso Grande Inverno si rivela piena di ostacoli. Ad aspettarlo nel cuore del Nord vi sono Roose e Ramsay Bolton, decisi a difendere il potere ottenuto con sangue e tradimento. A Meereen, Daenerys Targaryen affronta le conseguenze della sua politica senza il consiglio di ser Jorah Mormont, il quale cerca in tutti i modi di riguadagnare la fiducia della Madre dei Draghi. Arrivata a Braavos, Arya Stark aspira ad acquisire i poteri degli Uomini Senza Volto e diventare un'assassina.

Sesta stagione

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Lo stesso argomento in dettaglio: Episodi de Il Trono di Spade (sesta stagione).

Ad Approdo del Re, la Regina Madre Cersei Lannister e suo fratello Jaime tentano di riunire la famiglia reale, ancora minacciata dal Credo Militante dell'Alto Passero. A Grande Inverno, Ramsay Bolton cerca di convincere le grandi famiglie del Nord ad allearsi con lui, mentre a Braavos Arya Stark prosegue il suo percorso per diventare "nessuno". A Dorne, Ellaria Sand è pronta a prendere le redini del principato con l'aiuto delle Serpi delle Sabbie. Petyr Baelish, ottenuto il completo controllo sul giovane Robin Arryn e l'esercito della Valle, deve riconquistare la fiducia di Sansa Stark. Nelle Terre dei Fiumi, mentre la Fratellanza Senza Vessilli si imbatte in un personaggio dimenticato, continua la guerra fra la Casa Frey e la Casa Tully. Al Castello Nero, Ser Davos Seaworth e Lady Melisandre affrontano le insidie sorte dopo la morte di Jon Snow, mentre oltre la Barriera Bran Stark prosegue il suo allenamento con il Corvo con tre occhi. Theon Greyjoy lascia Sansa nelle mani di Brienne di Tarth per tornare dalla sua famiglia. Ignari del suo stato, i Greyjoy di Pyke continuano ad aspirare alla grandezza. Mentre Daenerys Targaryen è prigioniera di Khal Moro e attende che la fortuna torni dalla sua parte, Tyrion Lannister collabora con Varys per tentare di controllare la città di Meereen.

Settima stagione

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Lo stesso argomento in dettaglio: Episodi de Il Trono di Spade (settima stagione).

Ad Approdo del Re, dopo essersi liberata da tutti i suoi nemici nella capitale e aver perso anche l'ultimo dei suoi figli, la nuova Regina dei Sette Regni Cersei Lannister – affiancata da suo fratello gemello Jaime, Qyburn e Ser Gregor Clegane – valuta un'alleanza con il nuovo Re delle Isole di Ferro Euron Greyjoy e Casa Tarly. A Grande Inverno, il Re del Nord Jon Snow – consigliato da Sansa Stark e Davos Seaworth – si prepara allo scontro con il Re della Notte e la sua armata di Estranei e non-morti, mentre gli giunge notizia dell'arrivo a Roccia del Drago di Daenerys Targaryen, supportata dagli Immacolati, i Dothraki, Tyrion Lannister, Ellaria Sand, Yara e Theon Greyjoy, Olenna Tyrell, Varys e Melisandre di Asshai. Nel frattempo, Arya Stark – dopo aver sterminato la famiglia Frey – cerca di tornare dalla sua famiglia, mentre Sandor Clegane si dirige al Nord con la Fratellanza Senza Vessilli. Bran Stark – ora diventato il Corvo con tre occhi – giunge finalmente al Castello Nero e viene accolto da Edd Tollett e i Guardiani della notte. A Vecchia Città, Samwell Tarly aiuta Jon Snow inviandogli informazioni preziose sugli Estranei trovate alla Cittadella, dove risiede anche Jorah Mormont, in cerca di una cura per il morbo grigio.

Ottava stagione

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Lo stesso argomento in dettaglio: Episodi de Il Trono di Spade (ottava stagione).

A Grande Inverno, Daenerys Targaryen, Jon Snow, Sansa Stark e i loro alleati si preparano allo scontro con i non-morti. Anche Jaime Lannister e Melisandre di Asshai si uniscono all'esercito dei vivi. Ad Approdo del Re, Cersei Lannister arricchisce il suo esercito con le forze della Compagnia Dorata di Braavos, trasportata dalla flotta di Euron Greyjoy. Terminata la battaglia contro l'esercito del Re della Notte, sconfitto da Arya Stark, Daenerys attacca Approdo del Re e conquista il Trono di Spade con fuoco e sangue, provocando la morte di Jaime e Cersei e della popolazione civile, nonostante la resa. In seguito, Jon Snow uccide la Madre dei Draghi e Drogon distrugge il Trono di Spade. Sansa diventa regina del Nord e il governo dei restanti sei regni viene ceduto a Brandon Stark, eletto re dai lord di Westeros. Arya salpa verso ovest, territorio ancora inesplorato. Jon, prigioniero degli Immacolati, viene spedito al Castello Nero, dove si ricongiunge con Tormund, Spettro e il Popolo Libero per ritornare oltre la Barriera.

La serie è stata trasmessa negli Stati Uniti dal 17 aprile 2011 al 19 maggio 2019 sul canale HBO.

In Italia, la serie è andata in onda in prima visione dall'11 novembre 2011 al 27 maggio 2019 sui canali Sky Cinema 1 (stagioni 1-3) e Sky Atlantic (stagioni 4-8). In chiaro, la serie è stata trasmessa dal 2 maggio 2013 al 30 novembre 2020 su Rai 4.

Stagione Episodi Prima TV USA Prima TV Italia
Prima stagione 10 2011 2011
Seconda stagione 10 2012 2012
Terza stagione 10 2013 2013
Quarta stagione 10 2014 2014
Quinta stagione 10 2015 2015
Sesta stagione 10 2016 2016
Settima stagione 7 2017 2017
Ottava stagione 6 2019 2019

Personaggi e interpreti

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Lo stesso argomento in dettaglio: Personaggi delle Cronache del ghiaccio e del fuoco.

La serie, così come i romanzi, è interpretata da un cast corale: non v'è dunque un unico protagonista, ma diversi personaggi che interagiscono tra loro allo stesso livello.

I personaggi principali sono per la maggior parte membri di alcune casate nobiliari dei Sette Regni (Seven Kingdoms). La nobile Casa Stark comprende gli uomini del Nord, che proteggono i Sette Regni dalle minacce celate oltre la Barriera, ovvero i Bruti (Wildlings), un pericoloso popolo nordico senza legge, e gli Estranei (Others), leggendari guerrieri non-umani. Della nobile Casa Baratheon fa parte il re sul Trono di Spade, ovvero il sovrano di tutti i Sette Regni. La nobile Casa Lannister è formata da uomini ricchissimi e influenti, imparentati con i Baratheon tramite un matrimonio dinastico. La nobile Casa Targaryen, un tempo regnante, è caduta in rovina dopo che il suo ultimo re sul Trono di Spade è stato spodestato dai Baratheon.

Queste e molte altre casate prestano alternativamente giuramento di fedeltà fra loro tramite matrimoni e compromessi, spesso ricorrendo a tradimenti e omicidi, in una continua lotta per il potere detta "gioco del trono" (Game of Thrones, appunto). Sebbene la serie sia concentrata sui personaggi di famiglia nobile, tra i personaggi principali vi sono anche uomini e donne comuni, come Davos Seaworth, Bronn, Varys, Shae o Missandei, ed esponenti religiosi, come Melisandre di Asshai o l'Alto Passero.

Personaggi principali

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Personaggi secondari

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Personaggi del passato

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Segue una lista dei personaggi apparsi nei flashback o nelle visioni del passato.

I meta-lupi dei figli di Eddard Stark vengono interpretati nella prima stagione da cani di aspetto lupino (vista l'impossibilità di utilizzare lupi sul set). Per i cuccioli sono stati utilizzati alcuni Siberian husky, dati in adozione alla fine delle riprese;[7] per gli adulti sono stati usati dei Northern Inuit, addestrati per dodici settimane.[8] A partire dalla seconda stagione i meta-lupi (ormai cresciuti e giganteschi) sono realizzati in CGI; si usano inoltre lupi veri per alcune scene.[9]

  • Spettro (stagioni 1-6, 8), il meta-lupo di Jon Snow, dalla pelliccia bianca e letali occhi rossi. Il suo nome si deve al fatto che non emette mai alcun suono e alla particolare colorazione del suo pelo.
  • Vento Grigio (stagioni 1-3), il meta-lupo di Robb Stark, dalla pelliccia grigia e occhi gialli. Viene ucciso da alcuni soldati dei Frey durante le Nozze Rosse.
  • Lady (stagione 1), la meta-lupa di Sansa Stark, dalla pelliccia bianca e grigia e occhi dorati. Viene uccisa da Eddard Stark per ordine di Robert Baratheon.
  • Nymeria (stagioni 1, 7), la meta-lupa di Arya Stark, dalla pelliccia bianca e grigia e occhi marroni. Dispersa dopo aver morso il Principe Joffrey Baratheon e poi riapparsa durante il viaggio di Arya verso Grande Inverno.
  • Estate (stagioni 1-4, 6), il meta-lupo di Bran Stark, dalla pelliccia bianca e arancione e occhi marroni chiari. Viene ucciso da alcuni Estranei durante l'attacco nella grotta del Corvo con Tre Occhi.
  • Cagnaccio (stagioni 1-3, 6), il meta-lupo di Rickon Stark, dalla pelliccia nera e occhi ambrati. Viene ucciso da Lord Smalljon Umber come giuramento di fedeltà a Ramsay Bolton.

I draghi di Daenerys Targaryen sono realizzati interamente in CGI. Per la realizzazione delle scene che includono un'interazione con essi, vengono usati degli oggetti in chroma key.[10]

  • Drogon (stagioni 1-8), ha scaglie color nero e rosso e ali rosso-nere. Il suo nome è un omaggio a Khal Drogo, marito di Daenerys. È il drago più possente, cavalcato dalla Madre dei Draghi.
  • Rhaegal (stagioni 1-8), ha scaglie color verde e bronzo e ali giallo-arancio. Il suo nome è un omaggio al principe Rhaegar Targaryen, fratello maggiore di Daenerys. Viene ucciso da Euron Greyjoy.
  • Viserion (stagioni 1-8), ha scaglie color crema e oro e ali rosso-arancio. Il suo nome è un omaggio al principe Viserys Targaryen, fratello maggiore di Daenerys. Viene ucciso dal Re della Notte con una lancia di ghiaccio e poi riportato in vita come non-morto, rendendolo parte del suo esercito. Da non-morto i suoi occhi e il suo fuoco sono blu.

Gli Estranei che appaiono nella serie sono interpretati da attori truccati con un dettagliato make-up prostetico che viene integrato ad alcuni effetti digitali. Essi vengono interpretati da Ian Whyte (episodi 1x01 e 2x02), Spencer Wilding (episodio 1x01), Ross Mullan (episodi 2x10, 3x08 e 4x04) e Tim Loane (episodio 5x08). Gli Estranei che compaiono nella sesta, nella settima e nell'ottava stagione sono interpretati da vari stuntmen.

  • Re della Notte (stagioni 4-8), interpretato da Richard Brake (stagioni 4-5) e Vladimir Furdik (stagioni 6-8). È il primo e il più potente Estraneo creato dai Figli della Foresta. Oltre all'abilità condivisa da tutti gli Estranei di risvegliare i cadaveri in non-morti, è capace di trasformare gli infanti in nuovi Estranei.

I Giganti che appaiono nella serie sono interpretati da attori truccati con un dettagliato make-up prostetico che viene integrato ad alcuni effetti digitali. Le loro dimensioni richiedono che le sequenze in cui appaiono vengano girate in studio su sfondo verde per poi essere integrate digitalmente con le sequenze madre.

  • Dongo (stagioni 3-4), interpretato da Ian Whyte. Un gigante nell'esercito di Mance Rayder, caduto durante la battaglia alla Barriera.
  • Mag Mar Tun Doh Weg (stagione 4), interpretato da Neil Fingleton. Un gigante nell'esercito di Mance Rayder, considerato da quest'ultimo il re della loro razza, caduto durante la battaglia alla Barriera.
  • Wun Weg Wun Dar Wun (stagioni 5-6), interpretato da Ian Whyte. Un gigante di Aspra Dimora, accolto insieme ai bruti nelle terre a sud della Barriera da Jon Snow, caduto nella Battaglia dei Bastardi di Grande Inverno.

Whyte e Fingleton interpretano anche i giganti non-morti che appaiono negli episodi Roccia del Drago e Il drago e il lupo. Whyte interpreta il gigante non-morto nell'episodio La Lunga Notte.

Figli della Foresta

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I Figli della Foresta sono anch'essi interpretati da attori truccati con un dettagliato make-up prostetico.

  • Foglia (stagioni 4, 6), interpretata da Octavia Selena Alexandru (stagione 4) e Kae Alexander (stagione 6), una degli ultimi Figli della Foresta rimasti dopo la creazione degli estranei. Viene uccisa dai non-morti insieme agli ultimi Figli della Foresta nella grotta del Corvo con Tre Occhi.

Durante la produzione della prima stagione, lo scrittore George R. R. Martin ha girato in alcune scene in Marocco, ma esse non sono state presentate. Martin intendeva comparire nella seconda stagione, ma il cameo non è stato girato.[11] Il batterista Will Champion, membro dei Coldplay, appare nella terza stagione nel ruolo di un suonatore di tamburo.[12] Il gruppo musicale islandese Sigur Rós appare nella quarta stagione.[13] La band islandese Of Monsters and Men appare nella sesta stagione.[14] Il cantautore inglese Ed Sheeran e il giocatore di baseball statunitense Noah Syndergaard compaiono nella settima stagione.[15][16] Rob McElhenney, Martin Starr, Dave Hill, Chris Stapleton, David Benioff e D. B. Weiss appaiono nell'ottava stagione.

George R. R. Martin, autore delle Cronache del ghiaccio e del fuoco e co-produttore esecutivo della serie.

Concezione e sviluppo

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Lo scrittore George R. R. Martin, autore della serie di romanzi Cronache del ghiaccio e del fuoco, aveva ricevuto diverse proposte di adattamenti cinematografici della sua opera, ma aveva sempre rifiutato, dal momento che un film non sarebbe bastato per contenere la trama; un altro problema sarebbero state le numerose scene di sesso e violenza, difficilmente ammesse sul mercato cinematografico. Inoltre Martin fece ben capire di non essere soddisfatto dei lavori cinematografici basati su fantasy e prodotti in quegli anni, tanto che ebbe a dire che avrebbe preferito "girare le scene con una Nilox piuttosto che vedere i miei personaggi parlare come damerini".[17]

Gli showrunner David Benioff e D. B. Weiss si avvicinarono all'idea di adattare i romanzi di Martin nel 2006, dopo che Benioff lesse il primo romanzo della saga, Il gioco del trono. Benioff chiamò dunque Weiss, condividendo il suo entusiasmo e portando il collega a leggere quel libro lungo un migliaio di pagine in "quasi 36 ore".[18] I due sceneggiatori presentarono il progetto alla rete televisiva via cavo HBO e convinsero Martin nel corso di un incontro in un ristorante sulla Santa Monica Boulevard durato cinque ore. Benioff affermò che guadagnarono la fiducia dell'autore con la loro risposta alla domanda: "Chi è la madre di Jon Snow?".

Il 16 gennaio 2007 il settimanale Variety segnalò l'acquisto da parte dell'emittente televisiva statunitense HBO dei diritti per un adattamento della saga sul piccolo schermo. Scritta e prodotta da Benioff e Weiss, la serie venne concepita in modo da coprire un romanzo per stagione; George R. R. Martin venne coinvolto come co-produttore esecutivo e sceneggiatore di un episodio per ciascuna stagione (eccetto per la quinta e la sesta).[19] Nel giugno 2008 Martin affermò sul suo blog che la seconda stesura del copione era terminata, ma che HBO non aveva ancora deciso quale sarebbe stato il destino della serie.[20] Nel novembre 2008 il blog di Martin riportò che HBO aveva commissionato la realizzazione di un episodio pilota e nel luglio 2009 l'emittente annunciò i primi nomi del cast.[21] Nel marzo 2010 HBO ordinò altri nove episodi della serie TV, poiché l'episodio pilota convinse la rete a produrre l'intera prima stagione.[22] Nel dicembre 2010 terminarono le riprese della prima stagione e iniziò la post-produzione, per il montaggio e l'aggiunta del sonoro e degli effetti speciali. Il debutto venne fissato per il 17 aprile 2011.[23]

Da un'intervista del 2011 a Michael Lombardo, presidente della divisione entertainment di HBO, emerse che il piano iniziale dell'emittente era di continuare a produrre la serie televisiva finché George R. R. Martin avesse continuato a scrivere i romanzi, producendo una stagione di dieci episodi per ogni volume della saga.[24] Tuttavia, a partire dalla terza stagione, la trasposizione dei romanzi iniziò a risultare meno schematica: il terzo volume della saga venne adattato in due intere stagioni e integrato con parti del quarto e del quinto, i quali vennero adattati nella quinta stagione. A partire dalla sesta stagione, a causa della mancata pubblicazione per tempo dei romanzi successivi al quinto, la serie iniziò a introdurre sempre più elementi inediti e originali, mantenendo però alcuni dettagli della trama dei romanzi comunicati ai creatori da Martin stesso.

L'episodio pilota costò alla produzione tra i 5 e 10 milioni di dollari,[25] mentre il budget totale della prima stagione venne stimato intorno ai 60 milioni.[26] La Northen Ireland Screen inviò dei finanziamenti per la produzione, confermandoli anche per la seconda stagione.[27] Per la produzione di quest'ultima, la serie ottenne un aumento del budget del 15% per permettere una realizzazione curata della più importante battaglia della "Guerra dei Cinque Re".[28] Il budget dell'episodio L'assedio venne incrementato a 8 milioni di dollari, mentre il budget medio per episodio si aggira attorno ai 6 milioni. Ogni episodio della serie costa dalle due alle tre volte di più di un episodio generico di un'altra serie broadcast o via cavo (si consideri il costo di 3 milioni di dollari a episodio per la serie televisiva Breaking Bad o quello di 2 milioni a episodio per The Big Bang Theory).[29] La produzione della sesta stagione ebbe un costo totale stimato di 100 milioni di dollari. Con una media di 10 milioni di dollari a episodio, la stagione ha raggiunto i costi della serie televisiva Roma (Rome), ritenuta una delle serie televisive più costose di sempre.[30]

Gli ideatori, sceneggiatori e produttori esecutivi della serie D. B. Weiss e David Benioff.

Sceneggiatura

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La sceneggiatura venne curata principalmente dagli ideatori della serie, David Benioff e D. B. Weiss. Altri sceneggiatori furono: Bryan Cogman (episodi 1x04, 2x03, 3x05, 4x04, 4x06, 5x05, 5x06, 6x06, 6x07, 7x02 e 8x02), Jane Espenson (episodio 1x06), George R. R. Martin (episodi 1x08, 2x09, 3x07 e 4x02), Vanessa Taylor (episodi 2x04, 2x06 e 3x02) e Dave Hill (episodi 5x04, 6x02, 7x05 e 8x01).

Ad agosto 2013, in un'intervista al programma televisivo The Writers' Room, Benioff e Weiss raccontarono la loro esperienza da sceneggiatori. I due produttori dichiararono che all'inizio fu difficile per loro lavorare ad una produzione televisiva così estesa come quella de Il Trono di Spade e che furono molti i problemi da affrontare nelle prime stagioni. Benioff dichiarò che dopo aver provato invano a scrivere il copione di un episodio insieme, i due decisero di dividersi il lavoro, scrivendo ognuno metà episodio. L'episodio pilota venne girato più volte a causa degli innumerevoli problemi della versione originale e la versione definitiva venne approvata da HBO dopo anni di lavoro. Durante la produzione della prima stagione, inoltre, la durata degli episodi risultò in un primo momento troppo corta, e i due sceneggiatori dovettero scrivere alcune scene aggiuntive. Affrontando la questione delle critiche sulla violenza e sul sesso, Dan Weiss affermò che la durata delle scene esplicite dovrebbe sempre essere giusta, affinché esse non risultino né troppo corte né ridicolmente lunghe. Gli autori concordarono sul fatto di aver imparato molto sulle problematiche legate alla creazione della serie durante la produzione di ogni singola stagione ed entrambi furono soddisfatti dei metodi adottati a partire dalla terza stagione, girata in cinque paesi diversi secondo le possibilità dei numerosi attori e non in ordine di episodio.[31]

Solito scrivere un episodio a stagione, lo scrittore George R. R. Martin annunciò a luglio 2014 che non avrebbe firmato la sceneggiatura di nessun episodio della quinta stagione, giustificando la scelta con la frase: "ho un libro da finire". Martin si riferiva al sesto volume della saga The Winds of Winter.[32] In data 29 maggio 2015, Entertainment Weekly annunciò che Martin non avrebbe scritto alcun episodio nemmeno per la sesta stagione per gli stessi motivi espressi a luglio dell'anno precedente.[33] Martin non collaborò neppure alla stesura delle sceneggiature della settima e dell'ottava stagione.

Per dirigere gli episodi, la produzione si è affidata a vari registi: Tim Van Patten (episodi 1x01 e 1x02), Brian Kirk (episodi 1x03, 1x04 e 1x05), Daniel Minahan (episodi 1x06, 1x07, 1x08, 3x01 e 3x02), Alan Taylor (episodi 1x09, 1x10, 2x01, 2x02, 2x08, 2x10 e 7x06), Alik Sakharov (episodi 2x03, 3x06, 4x06 e 4x07), David Petrarca (episodi 2x04 e 2x05), David Nutter (episodi 2x06, 2x07, 3x09, 3x10, 5x09, 5x10, 8x01, 8x02 e 8x04), Neil Marshall (episodi 2x09 e 4x09), David Benioff (episodio 3x03, 4x01 e 8x06), D. B. Weiss (episodio 3x03, 4x01 e 8x06), Alex Graves (episodi 3x04, 3x05, 4x02, 4x03, 4x08 e 4x10), Michelle MacLaren (episodi 3x07, 3x08, 4x04 e 4x05), Michael Slovis (episodi 5x01 e 5x02), Mark Mylod (episodi 5x03, 5x04, 6x07, 6x08, 7x02 e 7x03), Jeremy Podeswa (episodi 5x05, 5x06, 6x01, 6x02, 7x01 e 7x07), Miguel Sapochnik (episodi 5x07, 5x08, 6x09, 6x10, 8x03 e 8x05), Daniel Sackheim (episodi 6x03 e 6x04), Jack Bender (episodi 6x05 e 6x06) e Matt Shakman (episodi 7x04 e 7x05).

Il 19 aprile 2011, la serie venne rinnovata per una seconda stagione, trasmessa a partire dal 1º aprile 2012.[34] Il 10 aprile dello stesso anno HBO rinnovò la serie per una terza stagione.[35] Visto il successo della première della terza stagione, in data 2 aprile 2013 il network rinnovò la serie per una quarta stagione.[36] L'8 aprile 2014, in seguito al record di ascolti ottenuto dalla première della quarta stagione, la serie venne rinnovata per una quinta e una sesta stagione.[37] In data 21 aprile 2016, HBO rinnovò la serie per una settima stagione.[38] Il 30 luglio 2016, il presidente della programmazione HBO Casey Bloys annunciò la produzione di un'ottava e ultima stagione.[39]

Trasposizione dei romanzi

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Fin dall'inizio, gli showrunner Benioff e Weiss vollero adattare tutta la saga di Martin, sebbene ancora incompleta. In una prima intervista avvenuta a marzo 2013, i due produttori affermarono di aver previsto insieme a HBO un totale di 80 ore, che corrispondono a circa otto stagioni.[40] A maggio dello stesso anno, il produttore esecutivo Frank Doelger dichiarò che probabilmente sarebbero state prodotte sette stagioni,[41] notizia poi ribadita dagli stessi creatori nel 2014.[42] Tuttavia, il 30 luglio 2015 il presidente della programmazione HBO Michael Lombardo dichiarò che la serie sarebbe durata per almeno otto stagioni.[43] Il 30 luglio 2016, il nuovo presidente della programmazione HBO Casey Bloys annunciò che l'ottava stagione sarebbe stata l'ultima della serie.[39]

Stagione Episodi Ordinata Riprese principali Trasmissione Romanzi corrispondenti
Inizio Fine Première Finale
Prima 10 2 marzo 2010 23 luglio 2010 18 dicembre 2010 17 aprile 2011 19 giugno 2011 Il gioco del trono (A Game of Thrones)
Seconda 10 19 aprile 2011 25 luglio 2011 12 dicembre 2011 1º aprile 2012 3 giugno 2012 Lo scontro dei re (A Clash of Kings) e alcune parti da Tempesta di spade (A Storm of Swords)
Terza 10 10 aprile 2012 10 luglio 2012 24 novembre 2012 31 marzo 2013 9 giugno 2013 I primi due terzi circa di Tempesta di spade (A Storm of Swords)
Quarta 10 2 aprile 2013 8 luglio 2013 21 novembre 2013 6 aprile 2014 15 giugno 2014 L'ultimo terzo circa di Tempesta di spade (A Storm of Swords) e alcune parti da Il banchetto dei corvi (A Feast for Crows) e da A Dance with Dragons
Quinta 10 8 aprile 2014 18 luglio 2014 12 dicembre 2014 12 aprile 2015 14 giugno 2015 Il banchetto dei corvi (A Feast for Crows), A Dance with Dragons, elementi originali e alcune parti da Tempesta di spade (A Storm of Swords) e da The Winds of Winter
Sesta 10 27 luglio 2015 18 dicembre 2015 24 aprile 2016 26 giugno 2016 Perlopiù elementi originali e alcune parti da Il banchetto dei corvi (A Feast for Crows), da A Dance with Dragons e da The Winds of Winter
Settima 7 21 aprile 2016 29 agosto 2016 3 febbraio 2017 16 luglio 2017 27 agosto 2017 Perlopiù elementi originali e alcune parti da The Winds of Winter e A Dream of Spring
Ottava 6 30 luglio 2016 23 ottobre 2017[44] 6 luglio 2018[45] 14 aprile 2019 19 maggio 2019 Perlopiù elementi originali e alcune parti da The Winds of Winter e A Dream of Spring

La sigla della serie è stata creata per HBO dallo studio di produzione Elastic. Nel 2011, il direttore creativo Angus Wall e i suoi collaboratori hanno ricevuto il Premio Emmy per il miglior design di una sigla.[46] La sequenza mostra una mappa tridimensionale del mondo immaginario della serie, proiettato sulla parte interna di una sfera. Quest'ultima viene illuminata da un piccolo sole centrale, contenuto a sua volta in una sfera armillare. Mentre la telecamera si avvicina alla mappa, focalizzandosi sui luoghi nei quali si svolgono gli eventi dell'episodio, complicati meccanismi a orologeria permettono agli edifici e ad altre strutture di emergere verticalmente. Nel frattempo, accompagnati dal tema principale di Ramin Djawadi, i nomi degli attori del cast principale e del cast creativo compaiono in sequenza. La sigla si conclude dopo un minuto e quarantasette secondi circa con la title card Game of Thrones (Il Trono di Spade nella versione italiana) e i brevi crediti che citano sceneggiatore/i e regista dell'episodio.

Il casting della serie venne curato da Nina Gold e Robert Sterne, con la consulenza di David Benioff, D. B. Weiss e George R. R. Martin.[47] Parecchi attori tra quelli citati di seguito appaiono anche nelle stagioni successive al loro debutto, ottenendo in alcuni casi una promozione a membri del cast principale.

Episodio pilota e prima stagione

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Peter Dinklage (Tyrion Lannister)
Nikolaj Coster-Waldau
(Jaime Lannister)
Lena Headey (Cersei Lannister)
Emilia Clarke (Daenerys Targaryen)
Sophie Turner (Sansa Stark), Maisie Williams (Arya Stark), Alfie Allen (Theon Greyjoy), Richard Madden (Robb Stark) e Kit Harington (Jon Snow) al GRRM Easons Book Signing nel 2009.

Il 5 maggio 2009 venne annunciato che Peter Dinklage avrebbe interpretato Tyrion Lannister nell'episodio pilota e che Tom McCarthy era stato scelto come regista (sostituito in seguito da Tim Van Patten).[48] Il 19 luglio vennero annunciati nuovi nomi del cast, tra cui Sean Bean nel ruolo di Eddard Stark,[49][50] e nell'agosto dello stesso anno venne rivelato che Catelyn Stark sarebbe stata interpretata da Jennifer Ehle.[51] Altri attori scelti per l'episodio pilota furono Kit Harington per il ruolo di Jon Snow, Jack Gleeson per il ruolo di Joffrey Baratheon, Harry Lloyd per il ruolo di Viserys Targaryen e Mark Addy per il ruolo di Robert Baratheon.[49][52] Il 20 agosto vennero svelati altri nomi del cast, tra cui Nikolaj Coster-Waldau per il ruolo di Jaime Lannister, Tamzin Merchant per il ruolo di Daenerys Targaryen, Richard Madden per il ruolo di Robb Stark, Iain Glen per il ruolo di Jorah Mormont, Alfie Allen per il ruolo di Theon Greyjoy e le giovani Sophie Turner e Maisie Williams per i ruoli di Sansa ed Arya Stark rispettivamente.[53] A settembre venne annunciato che Lena Headey era stata scelta per interpretare Cersei Lannister,[54] e George R. R. Martin confermò che Rory McCann era stato scelto per interpretare Sandor Clegane.[55] Durante il mese di ottobre, Isaac Hempstead-Wright venne confermato per il ruolo di Bran Stark e Jason Momoa per quello di khal Drogo.[56]

Dopo aver girato l'episodio pilota originale, e dopo che venne confermata l'intera prima stagione, venne annunciato che il ruolo di Catelyn era stato riassegnato a Michelle Fairley.[57] In seguito venne confermato che Emilia Clarke avrebbe sostituito Tamzin Merchant nel ruolo di Daenerys.[58][59] Altri interpreti ingaggiati per la prima stagione furono: Aidan Gillen (Petyr Baelish), Charles Dance (Tywin Lannister), John Bradley (Samwell Tarly), Esmé Bianco (Ros), Natalia Tena (Osha), Donald Sumpter (Maestro Luwin), Julian Glover (Gran Maestro Pycelle), James Cosmo (Jeor Mormont), Jerome Flynn (Bronn), Conleth Hill (Varys), Sibel Kekilli (Shae), Joe Dempsie (Gendry), Gethin Anthony (Renly Baratheon), Peter Vaughan (Maestro Aemon), Ron Donachie (Rodrik Cassel), Jamie Sives (Jory Cassel), Ian McElhinney (Barristan Selmy), Finn Jones (Loras Tyrell), Kate Dickie (Lysa Tully), David Bradley (Walder Frey), Roger Allam (Illyrio Mopatis), Dominic Carter (Janos Slynt), Susan Brown (Septa Mordane), Joseph Mawle (Benjen Stark), Francis Magee (Yoren), Miltos Yerolemou (Syrio Forel), Ian Gelder (Kevan Lannister), Eugene Simon (Lancel Lannister), Art Parkinson (Rickon Stark), Lino Facioli (Robin Arryn), Owen Teale (Alliser Thorne), Mark Stanley (Grenn), Josef Altin (Pypar), Luke Barnes (Rast), Clive Mantle (Jon Umber), Wilko Johnson (Ilyn Payne), Roxanne McKee (Doreah), Elyes Gabel (Rakharo), Amrita Acharia (Irri), Mia Soteriou (Mirri Maz Duur), Ian Beattie (Meryn Trant), Jefferson Hall (Hugh della Valle), Emun Elliott (Marillion), Mark Lewis Jones (Shagga), Ben Hawkey (Frittella), Eros Vlahos (Lommy Maniverdi), Aimee Richardson (Myrcella Baratheon), Callum Wharry (Tommen Baratheon) e Kristian Nairn (Hodor). L'attrice Margaret John (Vecchia Nan) morì poco dopo le riprese della prima stagione e venne deciso che anche il suo personaggio fosse deceduto.[60]

Seconda stagione

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Liam Cunningham
(Davos Seaworth)
Carice van Houten
(Melisandre)
Natalie Dormer (Margaery Tyrell)
Stephen Dillane (Stannis Baratheon)

I casting per la seconda stagione iniziarono a maggio 2011:[61] il 23 giugno 2011 venne annunciato che Natalie Dormer avrebbe interpretato Margaery Tyrell;[62] a luglio Martin annunciò che Brienne di Tarth sarebbe stata interpretata dall'attrice britannica Gwendoline Christie (alta 1,91 m), della cui scelta lo scrittore è particolarmente soddisfatto,[63] mentre Carice van Houten e Stephen Dillane avrebbero interpretato rispettivamente Melisandre e Stannis Baratheon.[64] Gli attori Liam Cunningham e Oliver Ford Davies vennero confermati per i ruoli di Davos Seaworth e del maestro Cressen.[65] Ad agosto venne annunciato che il personaggio di Asha Greyjoy sarebbe stato interpretato dall'attrice Gemma Whelan e che sarebbe stato però chiamato col nome di Yara,[66] per evitare l'assonanza con Osha (un altro dei personaggi).[67] Venne annunciata l'entrata nel cast di Nonso Anozie (nel ruolo di Xaro Xhoan Daxos), Tom Wlaschiha (in quello di Jaqen H'ghar) e Karl Davies nei panni di Alton Lannister (personaggio non presente nei libri).[68] Martin confermò che Ben Crompton avrebbe interpretato Eddison Tollet, detto Edd l'addolorato,[69] mentre l'attore Roy Dotrice entrò nel cast nel ruolo del piromante Hallyne. La giovane Hannah Murray venne scelta per interpretare Gilly, una ragazza oppressa dal Bruto Craster;[70][71] Robert Pugh venne annunciato come interprete di Craster, mentre Michael McElhatton ottenne il ruolo di Roose Bolton.[72] Vennero confermati gli attori Patrick Malahide (Balon Greyjoy), Daniel Portman (Podrick Payne) e Ian Hanmore (Pyat Pree)[73][74] e l'attrice Oona Chaplin (Talisa Maegyr).[75] In seguito Fintan McKeown venne scelto per interpretare Amory Lorch.[76] Per la seconda stagione il personaggio di Gregor Clegane subì un recasting: Conan Stevens venne sostituito da Ian Whyte, già interprete di uno degli Estranei nella prima stagione.[76] Nel mese di ottobre furono rivelati altri due nuovi importanti ingaggi, Rose Leslie nel ruolo di Ygritte e Simon Armstrong nel ruolo di Qhorin il Monco.[77] Andy Beckwith e Gerard Jordan ottennero i ruoli dei prigionieri compagni di Jaqen H'ghar, Rorge e Mordente. Nel cast anche Tony Way (Dontos Hollard), Kerr Logan (Matthos Seaworth), Andy Kellegher (Polliver), Nicholas Blane (Re delle Spezie), Ralph Ineson (Dagmer), Forbes KB (Lorren), Laura Pradelska (Quaithe), Sara Dylan (Bernadette), John Stahl (Rickard Karstark) e Edward Dogliani (Lord delle Ossa). L'attrice Lisa Nolan rinunciò all'ingaggio per non girare scene di nudo.[78]

Terza stagione

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Iwan Rheon
(Ramsay Bolton)
Michiel Huisman (Daario Naharis)

Da giugno 2012 vennero già annunciati alcuni degli attori per i nuovi personaggi della terza stagione: Clive Russell come interprete di Brynden Tully[79], Nathalie Emmanuel per il ruolo di Missandei[79] e l'attore Mackenzie Crook nella parte di Orell.[79] La giovane Kerry Ingram venne scelta per il ruolo della figlia di Stannis Baratheon, Shireen[79], mentre i ruoli di Jojen e Meera Reed vennero assegnati agli attori Thomas Sangster e Ellie Kendrick.[79] Il personaggio di Beric Dondarrion subì un recasting e David Michael Scott venne sostituito da Richard Dormer.[79] Paul Kaye venne scelto per interpretare Thoros di Myr e Diana Rigg per il ruolo della regina di spine Olenna Redwyne, nonna paterna di Loras e Margaery Tyrell.[79] Vennero scelti anche Tara Fitzgerald per il ruolo della moglie di Stannis, Selyse Florent[79], Iwan Rheon nella parte del figlio bastardo di Roose Bolton, Ramsay Snow[80] e Tobias Menzies come interprete dell'erede di Delta delle Acque Edmure Tully.[79] Tre dei molteplici figli di Walder Frey vennero interpretati da Tom Brooke (Lothar Frey), Tim Plester (Walder Rivers) e Alexandra Dowling (Roslin Frey). L'attore Ciarán Hinds venne ingaggiato per il ruolo del re oltre la Barriera Mance Rayder[81], mentre il ruolo del bruto Tormund venne affidato a Kristofer Hivju.[79] Per i ruoli di Anguy e Qyburn vennero scelti rispettivamente gli attori Philip McGinley e Anton Lesser.[79] Nel cast anche Dan Hildebrand (Kraznys mo Nakloz), Jacob Anderson (Verme Grigio), Noah Taylor (Locke), Burn Gorman (Karl Tanner), Ed Skrein (Daario Naharis), Mark Killeen (Mero), Ramon Tikaram (Prendahl na Ghezn), Charlotte Hope (Myranda) e Will Tudor (Olyvar).

Quarta stagione

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Il primo nuovo interprete della quarta stagione ad essere stato rivelato fu Pedro Pascal, che ottenne il ruolo del Principe Oberyn Martell, detto vipera rossa di Dorne.[82] L'attore Mark Gatiss venne assunto nel cast della serie per interpretare Tycho Nestoris.[83] Il 25 luglio 2013 Entertainment Weekly annunciò che l'attrice Indira Varma (Roma) avrebbe interpretato Ellaria Sand, una delle amanti della Vipera Rossa.[84] Il ruolo di Mace Tyrell venne affidato all'attore Roger Ashton-Griffiths.[85] Callum Wharry, l'interprete del Principe Tommen Baratheon nelle prime due stagioni, venne sostituito a partire dalla quarta da Dean-Charles Chapman.[86] Quest'ultimo apparve in due episodi della terza stagione nel ruolo di Martyn Lannister. Il ruolo del leader Styr, appartenente ad uno dei clan dei Bruti chiamato Thenn, venne assegnato a Yuri Kolokolnikov.[87] L'attore Michiel Huisman venne ingaggiato per sostituire Ed Skrein nel ruolo di Daario Naharis.[88] Per la quarta stagione il personaggio di Gregor Clegane subì un secondo recasting: Ian Whyte venne sostituito da Hafþór Júlíus Björnsson.[89] Il 27 settembre Entertainment Weekly annunciò che l'attore Joel Fry avrebbe interpretato Hizdahr zo Loraq.[90] Nel cast anche Richard Brake (Re della Notte), Struan Rodger (Corvo con tre occhi), Octavia Selena Alexandru (Foglia), Elizabeth Webster (Walda Bolton), Brenock O'Connor (Olly), Alisdair Simpson (Donnel Waynwood), Paola Dionisotti (Anya Waynwood), Rupert Vansittart (Yohn Royce), Reece Noi (Mossador) e Gary Oliver (Ternesio Terys).

Quinta stagione

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Jonathan Pryce (Alto Passero)
Faye Marsay
(L'Orfana)
Max von Sydow
(Corvo con tre occhi)
Pilou Asbæk (Euron Greyjoy)

Il 25 luglio 2014 vennero annunciati i primi nuovi membri del cast della quinta stagione: Jonathan Pryce nel ruolo dell'Alto Passero, Alexander Siddig come interprete del Principe Doran Martell, Keisha Castle-Hughes nella parte di Obara Sand, Jessica Henwick in quella di Nymeria "Nym" Sand, Rosabell Laurenti Sellers nel ruolo di Tyene Sand, Toby Sebastian come interprete del Principe Trystane Martell, DeObia Oparei nella parte di Aero Hotah e Enzo Cilenti in quella di Yezzan zo Qaggaz. Per la quinta stagione il personaggio della Principessa Myrcella Baratheon subì un recasting: Aimee Richardson venne sostituita da Nell Tiger Free.[91] In data 11 agosto 2014 Watchers on the Wall annunciò che J.J. Murphy era stato scelto come interprete di Denys Mallister e che, sebbene l'attore fosse morto pochi giorni dopo le riprese, il personaggio non avrebbe subito alcun recasting. Il 22 agosto 2014 venne annunciato che Michael Condron avrebbe interpretato Bowen Marsh.[92] Il 9 ottobre 2014 venne annunciato il casting dell'attrice Hannah Waddingham nel ruolo di Septa Unella.[93] Il 17 ottobre 2014 venne annunciato che l'attore Adewale Akinnuoye-Agbaje avrebbe interpretato Malko, personaggio ideato per la serie che non compare nei libri.[94] In data 5 gennaio 2015 venne annunciato che l'attrice Nell Williams avrebbe interpretato Cersei Lannister da giovane nei flashback narranti alcuni momenti cruciali dell'infanzia della Regina Reggente.[95] Il 7 e il 21 gennaio 2015 vennero annunciati altri due membri del cast della quinta stagione: Isabella Steinbarth nel ruolo di Melara Hetherspoon e Jodhi May in quello di Maggy la Rana.[96] Per la quinta stagione il personaggio del Lord delle Ossa subì un recasting: Edward Dogliani venne sostituito da Ross O'Hennessy.[97] Nel cast anche Elizabeth Cadwallader (Lollys Stokeworth), Faye Marsay (L'Orfana), Gwyneth Keyworth (Clea), Meena Rayann (Vala), Birgitte Hjort Sørensen (Karsi), Zachary Baharov (Loboda), Murray McArthur (Dim Dalba).

Sesta stagione

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Per la sesta stagione, la HBO mostrò sin da subito un maggiore riserbo nel rivelare nuovi membri del cast e, contrariamente agli anni precedenti, nessun annuncio ufficiale venne fatto in occasione del San Diego Comic-Con 2015.[98] Il 23 luglio 2015 venne annunciato il casting di Ricky Champ nel ruolo di Gatins, un membro della Fratellanza Senza Vessilli.[99] In data 1º agosto 2015, venne rivelato che Ian McShane avrebbe interpretato un personaggio inizialmente non specificato e poi introdotto come Fratello Ray.[100] Per la sesta stagione il personaggio del Corvo con tre occhi subì un recasting: Struan Rodger venne sostituito dal noto attore svedese Max von Sydow.[101] I giovani attori Sebastian Croft[102] e Robert Aramayo[103] vennero scelti per interpretare il ruolo di Eddard Stark rispettivamente da bambino e da ragazzo. In data 1º settembre 2015 Watchers on the Wall rivelò che Pilou Asbæk era stato scelto come interprete di Euron Greyjoy,[104] mentre il 4 settembre fu annunciato ufficialmente l'ingaggio di Freddie Stroma nel ruolo di Dickon Tarly.[105] Il 7 settembre 2015 venne annunciata l'entrata nel cast della sesta stagione dell'attore Richard E. Grant nel ruolo di Izembaro.[106] In data 11 settembre 2015 venne rivelato che Essie Davis avrebbe interpretato Lady Crane.[107] Il 16 settembre 2015 vennero annunciati James Faulkner, Samantha Spiro e Rebecca Benson nei ruoli di Lord Randyll Tarly, di sua moglie Melessa e della loro figlia Talla rispettivamente.[108] Il 1º ottobre 2015 venne rivelato come interprete di Khal Moro l'attore neozelandese Joe Naufahu.[109][110] Il 3 ottobre 2015 venne annunciato l'ingaggio di Melanie Liburd nel ruolo di una sacerdotessa rossa,[111] mentre nel dicembre dello stesso anno fu rivelato l'ingresso nel cast dell'attrice israeliana Ania Bukstein,[112] nel ruolo della sacerdotessa Kinvara.[113] Per la sesta stagione, i personaggi di Foglia, Re della Notte e Lothar Frey subirono un recasting: Octavia Selena Alexandru, Richard Brake e Tom Brooke vennero sostituiti da Kae Alexander, Vladimir Furdik e Daniel Tuite rispettivamente. Nel cast anche Chuku Modu (Aggo), Staz Nair (Qhono), Gerald Lepkowski (Zanrush), Richard Rycroft (Maestro Wolkan), Michael Feast (Aeron Greyjoy), Paul Rattray (Lord Harald Karstark), Annette Tierney (Vecchia Nan da giovane), Sam Coleman (Wylis/Hodor da ragazzo), Fergus Leathem (Rodrik Cassel da giovane), Cordelia Hill (Lady Lyanna Stark da bambina), Matteo Elezi (Benjen Stark da bambino), Dean Jagger (Lord Smalljon Umber), Souad Faress (Alta Sacerdotessa del Dosh Khaleen), Hannah John-Kamen (Ornela), Luke Roberts (Ser Arthur Dayne), Eddie Eyre (Ser Gerold Hightower), Eddie Jackson (Belicho Paenymion), Yousef Sweid (Ash), Michael Heath (Kesh), Tamer Hassan (Khal Forzo), Deon Lee-Williams (Iggo), Elie Haddad (Khal Brozho), Andrei Claude (Khal Rhalko), Darius Dar Khan (Khal Quorro), Kevin Eldon (Camello), Leigh Gill (Bobono), Eline Powell (Bianca), Rob Callender (Clarenzo), Wayne Foskett (Lord Rickard Stark), David Rintoul (Re Aerys II Targaryen), Lucy Hayes (Kitty Frey), William Nevan e James Robert Wilson (Sam), Jóhannes Haukur Jóhannesson (Lem), Tim McInnerny (Lord Robett Glover), Ian Davies (Morgan), Bella Ramsey (Lady Lyanna Mormont), Ross McKinney (Riddell), Steve Love (Steve).

Settima stagione

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Jim Broadbent (Ebrose)

Il 31 agosto 2016 venne annunciato l'ingaggio nel cast della settima stagione dell'attore Jim Broadbent[114], il cui ruolo – un Arcimaestro della Cittadella di nome Ebrose – venne annunciato il 7 marzo 2017.[115] Per questa stagione, il personaggio di Dickon Tarly subì un recasting, con Freddie Stroma sostituito da Tom Hopper.[116] In data 17 febbraio 2017, Watchers on the Wall annunciò che l'attrice Megan Parkinson avrebbe interpretato Alys Karstark.[117] Nel cast anche Harry Grasby (Lord Ned Umber), Brendan Cowell (Harrag), Danny Kirrane (Henk), Joseph Quinn (Koner), Wilf Scolding (Rhaegar Targaryen).

Ottava stagione

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Per l'ottava stagione, Marc Rissmann venne ingaggiato nel ruolo di Harry Strickland, il comandante della Compagnia Dorata.[118] Per questa stagione, il piccolo Sam subì un recasting: William Nevan e James Robert Wilson vennero sostituiti da Logan e Finn Watson. Nel cast anche: Lucy Aarden (Craya), Marina Lawrence-Mahrra (Dirah), Seamus O'Hara (Fergus), Bea Glancy (Teela), Bronte Carmichael (Martha), Alice Nokes (Willa), Danielle Galligan (Sarra), Laura Elphinstone (Nora), Michael Benbaruk (Lord Une).

Episodio pilota e prima stagione

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La città di Medina venne utilizzata per riprodurre Approdo del Re nella prima stagione

Le riprese dell'episodio pilota cominciarono nell'ottobre 2009 a Belfast, nell'Irlanda del Nord.[119][120] Le riprese della prima stagione si svolsero inoltre in varie location in Irlanda del Nord, in Scozia, in Marocco (riprese poi non utilizzate) e a Malta, terminando nel dicembre 2010.[23]

Molte riprese si svolsero nel Paint Hall Studio di Belfast e nelle contee di Down e Antrim. Nella contea di Down, le riprese si svolsero anche nell'immenso parco forestale di Tollymore. Il Castello Nero e la Barriera vennero realizzati in una vecchia cava di Magheramorne (Antrim). Per realizzare Grande Inverno venne utilizzato Castle Ward; le riprese esterne si svolsero anche a Cairncastle, gli interni al Paint Hall di Belfast. Vicino a Slemish vennero realizzati alcuni accampamenti dothraki, altre riprese si svolsero a Audleys Tower e Strangford.[121] La Fortezza Rossa di Approdo del Re venne realizzata in parte nel Paint Hall, in parte digitalmente. Per alcune parti, invece, venne utilizzato, a Malta, il Forte Ricasoli (già visto in film come Il gladiatore, Troy e Agora). A Medina, vennero girate delle scene ambientate nelle strade di Approdo del Re. Malta è stata utilizzata fondamentalmente per la storia di Daenerys Targaryen: tra le altre, a Dwejra si è utilizzato il paesaggio della Finestra Azzurra, mentre il paese di Manikata è stato utilizzato per raffigurare un villaggio di Lhazareen distrutto dal khalasar di Khal Drogo.[122]

La città di Ragusa venne utilizzata per riprodurre Approdo del Re a partire dalla seconda stagione.

Seconda stagione

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Le riprese della seconda stagione, che cominciarono il 25 luglio 2011 e terminarono l'11 dicembre[123], si svolsero ancora in Irlanda del Nord, rinnovando il contratto con il Paint Hall Studio.[27] Le riprese ambientate a sud si spostarono da Malta in Croazia, in particolare a Ragusa di Dalmazia, location usata per le scene ambientate ad Approdo del Re. L'isola di Lacroma, il monastero di San Domenico sull'isola di Traù, il Palazzo dei Rettori di Ragusa e la cava di Dubac vennero usate per girare le scene ambientate a Qarth. Le scene ambientate oltre la Barriera vennero girate in Islanda nel novembre del 2011 sul ghiacciaio Svínafellsjökull e vicino a Smyrlabjörg e Vík.[124][125]

Terza stagione

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La città marocchina di Essaouira venne utilizzata per rappresentare Astapor.

Per la terza stagione la produzione tornò in Irlanda del Nord e a Ragusa in Croazia. Le mura della città, il Forte Lovrijenac (San Lorenzo) e altre location vicine vennero usate per le scene di Approdo del Re e della Fortezza Rossa. La nuova location nella frazione Trsteno (Cannosa) venne usata per rappresentare i giardini di Approdo del Re, spesso frequentati dai Tyrell. Per la terza stagione la produzione tornò in Marocco (location usata per il pilot originale), nella città di Essaouira, per girare le scene di Daenerys nel Continente Orientale.[126] Le case di produzione assunsero tre unità ("Dragon", "Wolf" e "Raven") che girarono contemporaneamente, sei team di regia, 257 membri del cast e 703 membri dello staff di produzione. Una scena dell'episodio L'orso e la fanciulla bionda, contenente la performance dell'orso Bart, venne girata in parte a Los Angeles.[127] Altre scene vennero girate ancora in Islanda.

Quarta stagione

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La quarta stagione venne girata ancora a Ragusa di Dalmazia e in Irlanda del Nord. Altre location della Croazia comprendono il Palazzo di Diocleziano di Spalato, la Fortezza Clissa a nord di Spalato, la cava di Perun, il monte Mosor (Massaro) e Bascavoda.[128] Le riprese terminarono il 21 novembre 2013 dopo 136 giorni.[129]

Quinta stagione

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L'Alcázar di Siviglia venne utilizzato per ricreare la corte dei Martell.

Per ricreare gli ambienti del Principato di Dorne, si aggiunse alle location abituali in Croazia e in Irlanda del Nord, la regione Andalusia in Spagna.[130] Alcune scene contenenti le performance di lupi vennero girate in Canada.

Sesta stagione

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Le riprese della sesta stagione iniziarono regolarmente nel luglio 2015 a Belfast, mentre in Spagna vennero confermate come location le città di Peñíscola e Gerona.[131][132] Altri luoghi di ripresa furono il castello di Zafra nella provincia di Guadalajara, le Bardenas Reales della Navarra, l'Alcazaba di Almería, e il castello di Santa Florentina nella provincia di Barcellona.[133][134] Alcune scene vennero girate ancora a Ragusa in Croazia e in Canada.

Settima stagione

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I paesaggi islandesi vennero utilizzati nella seconda, nella terza e nella settima stagione per ricreare le Terre dell'Eterno Inverno.

In un'intervista con i creatori venne annunciato che le riprese di questa stagione sarebbero state posticipate a causa delle condizioni meteorologiche.[135] Le riprese della settima stagione cominciarono il 31 agosto 2016 ai Titanic Studios di Belfast[136] e terminarono il 3 febbraio 2017.[137] Gerona in Spagna non fu nuovamente scelta per la settima stagione.[138] La città venne usata per rappresentare Braavos e parti di Approdo del Re.[138] In seguito venne annunciato che la stagione avrebbe girato in Irlanda del Nord e Spagna, con l'aggiunta dell'Islanda, assente dalla terza stagione.[139] La produzione effettuò delle riprese nelle città spagnole di Siviglia, Cáceres, Almodóvar del Río, Santiponce, Zumaia e Bermeo.[140] La serie tornò a girare a Stranocum in Irlanda del Nord, usata precedentemente nella première della seconda stagione per rappresentare la Strada del Re.[141] Alcune scene vennero filmate anche a Ragusa in Croazia, storica location di Approdo del Re.[142]

Ottava stagione

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Le riprese dell'ottava e ultima stagione si sono svolte nuovamente ai Paint Hall Studios di Belfast, nell’Irlanda del Nord. In Irlanda sono state impiegate 55 notti di riprese per la battaglia di Grande Inverno, per la cui realizzazione è stata presa ispirazione dalla battaglia al Fosso di Helm de Le due Torri.[143][144][145] Un'enorme sezione di Approdo del Re è stata costruita all'esterno degli studi per le riprese del quinto episodio della stagione. Molte altre riprese ad Approdo del Re sono state girate a Ragusa. Altre riprese sono state svolte a Larne e nei dintorni del villaggio di Moneyglass, sede del set di Grande Inverno. In Islanda e in Croazia sono state girate scene aggiuntive.[146]

George Lucas, creatore dell'universo di Guerre stellari, ha visitato il set per il primo episodio della stagione, in occasione delle riprese di una sequenza che riguarda Jon e Daenerys mentre discutono della sorella Sansa Stark.[147]

Costumi e acconciature

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I costumi di Ygritte, Jon Snow e Tormund riflettono il clima difficile nel quale vengono indossati.

I costumi della serie, disegnati dalla costume designer Michele Clapton (eccetto per i primi otto episodi della sesta stagione, ai quali ha lavorato April Ferry), sono ispirati da molte culture internazionali, come quella giapponese e persiana. Gli abiti Dothraki assomigliano a quelli dei beduini, mentre i Bruti vestono pelli animali come gli inuit.[148] L'armatura d'ossa dei Bruti è costituita da stampi di ossa vere, assemblati con corda e lattice per ricreare l'effetto budella.[149] Mentre le comparse che interpretano Bruti e Guardiani della notte indossano copricapi come è normale che sia in un clima freddo, i personaggi principali non lo fanno per facilitare gli spettatori che devono identificarli. I vestiti dalla scollatura alta creati da Björk hanno ispirato un abito indossato da Margaery Tyrell nella seconda stagione, mentre i vestiti delle prostitute vengono disegnati per essere rimossi facilmente.[148] Tutti gli abiti, che siano per i Bruti o per le donne della corte reale, vengono "invecchiati" per due settimane affinché si migliori il più possibile il realismo della serie.[148]

Circa due dozzine di parrucche vengono usate dalle attrici. Fatte di capelli umani lunghi fino a 61 centimetri, esse costano fino a 7000 dollari l'una e vengono lavate e trattate come se appartenessero ad una persona viva. L'applicazione delle parrucche è un processo lungo; Emilia Clarke, per esempio, necessita di circa due ore affinché venga applicata la sua parrucca dai capelli biondi platino. Ad altri attori, come Jack Gleeson e Sophie Turner, vengono colorati frequentemente i capelli. Per personaggi quali Daenerys (nelle prime stagioni), Arya e i Dothraki, le parrucche, i capelli e i costumi vengono trattati affinché sembri che non si lavino da settimane.[148]

Effetti sonori

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A differenza della maggior parte dei prodotti televisivi, il team sonoro della serie riceve una versione poco ordinata della stagione sulla quale deve lavorare e i curatori del suono si approcciano ad essa come se fosse un film di 10 ore. La prima e la seconda stagione ebbero un team differente, ma a partire dalla terza stagione, lo stesso team ha creato gli effetti sonori.[150] Per gli effetti del sangue e delle ferite venne utilizzato un daino, mentre per i lamenti dei draghi il team usò registrazioni di tartarughe in accoppiamento, delfini, foche, leoni e versi di uccelli.[151]

Effetti visivi

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Per creare la grande varietà di effetti speciali digitali, HBO si affidò per la prima stagione alla compagnia britannica BlueBolt, azienda specializzata in CGI che ha lavorato alla realizzazione di film come Pirati dei Caraibi - Oltre i confini del mare, Fast & Furious 5, Sherlock Holmes e Prince of Persia - Le sabbie del tempo.[152] Il finale della prima stagione Fuoco e sangue venne nominato nel 2011 per il Premio Emmy per i migliori effetti visivi. A causa della crescente complessità degli effetti visivi a partire dalla seconda stagione, che aggiunse parecchie animazioni di creature, fuoco, esplosioni, navi e acque in CG, la casa di produzione BlueBolt passò il lavoro alla compagnia tedesca Pixomondo. Quest'ultima partecipò anche come produttrice principale per gli effetti visivi della seconda e della terza stagione. Nove delle dodici sedi dell'azienda contribuirono al progetto, con la sede di Stoccarda in qualità di direttrice. Gli episodi Chiunque può essere ucciso e Valar Dohaeris vinsero un Premio Emmy per i migliori effetti visivi rispettivamente nel 2012 e del 2013. Per la quarta stagione, HBO cambiò nuovamente compagnia di effetti speciali, affidandosi, tra le altre, alla tedesca Mackevision. Il finale della quarta stagione I Figli della Foresta vinse il Premio Emmy per i migliori effetti visivi nel 2014.[153]

Colonna sonora

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Il compositore Ramin Djawadi.

La colonna sonora de Il Trono di Spade è stata composta da Ramin Djawadi.

Game of Thrones (Music from the HBO Series)

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Il 28 giugno 2011 venne pubblicata digitalmente la colonna sonora della prima stagione della serie televisiva.[154]

Edizioni musicali Varèse Sarabande.

  1. Main Title – 1:46
  2. North of the Wall – 3:48
  3. Goodbye Brother – 3:07
  4. The Kingsroad – 2:06
  5. The King's Arrival – 3:33
  6. Love In the Eyes – 4:00
  7. A Raven from King's Landing – 1:16
  8. The Wall – 2:00
  9. Things I Do for Love – 1:52
  10. A Golden Crown – 1:38
  11. Winter Is Coming – 2:41
  12. A Bird Without Feathers – 2:01
  13. Await the King's Justice – 2:00
  14. You'll Be Queen One Day – 1:35
  15. The Assassin's Dagger – 1:19
  16. To Vaes Dothrak – 1:28
  17. Jon's Honor – 2:35
  18. Black of Hair – 1:40
  19. You Win or You Die – 1:57
  20. Small Pack of Wolves – 1:57
  21. Game of Thrones – 1:18
  22. Kill Them All – 3:35
  23. The Pointy End – 3:17
  24. Victory Does Not Make Us Conquerors – 1:36
  25. When the Sun Rises In the West – 2:40
  26. King of the North – 1:28
  27. The Night's Watch – 1:44
  28. Fire and Blood – 4:30
  29. Finale – 2:31
Durata totale: 66:58

Game of Thrones – Season 2 (Music from the HBO Series)

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Il 19 giugno 2012 venne pubblicata digitalmente la colonna sonora della seconda stagione della serie televisiva.[155]

Edizioni musicali Varèse Sarabande.

  1. Main Title – 1:47
  2. The Throne Is Mine – 3:16
  3. What Is Dead May Never Die – 2:07
  4. Warrior of Light – 3:04
  5. Valar Morghulis – 3:00
  6. Winterfell – 2:43
  7. Qarth – 2:12
  8. Wildfire – 3:40
  9. I Am Hers, She Is Mine – 2:18
  10. Pyat Pree – 2:13
  11. Don't Die With a Clean Sword – 3:23
  12. We Are the Watchers On the Wall – 2:38
  13. Pay the Iron Price – 2:33
  14. One More Drink Before the War – 2:06
  15. House of the Undying – 5:03
  16. Stand and Fight – 2:05
  17. The Old Gods and the New – 2:39
  18. Mother of Dragons – 2:35
  19. I Will Keep You Safe – 2:18
  20. The NationalThe Rains of Castamere – 2:24 (testo: George R. R. Martin – musica: Ramin Djawadi)
  21. Three Blasts – 2:40
Durata totale: 56:44

Game of Thrones – Season 3 (Music from the HBO Series)

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Il 4 giugno 2013 venne pubblicata digitalmente la colonna sonora della terza stagione della serie televisiva.[156]

Edizioni musicali WaterTower Music.

  1. Main Title – 1:44
  2. A Lannister Always Pays His Debts – 2:50
  3. Dracarys – 2:53
  4. I Paid the Iron Price – 3:15
  5. Chaos Is a Ladder – 2:58
  6. Dark Wings, Dark Words – 2:47
  7. You Know Nothing – 3:19
  8. Wall of Ice – 3:19
  9. Kingslayer – 2:11
  10. I Have To Go North – 1:23
  11. White Walkers – 3:20
  12. Kerry IngramIt's Always Summer Under the Sea (Shireen's Song) – 1:17 (testo: Bryan Cogman – musica: Ramin Djawadi)
  13. Reek – 2:41
  14. The Hold SteadyThe Bear and the Maiden Fair – 2:56 (testo: George R. R. Martin – musica: Ramin Djawadi)
  15. The Night Is Dark – 2:56
  16. The Lannisters Send Their Regards – 5:44
  17. Heir To Winterfell – 2:14
  18. Mhysa – 3:54
  19. For the Realm – 1:31
Durata totale: 53:12

Game of Thrones – Season 4 (Music from the HBO Series)

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Il 10 giugno 2014 venne pubblicata digitalmente la colonna sonora della quarta stagione della serie televisiva.[157] Il 14 aprile 2014 venne distribuito digitalmente in anteprima il singolo The Rains of Castamere del gruppo islandese Sigur Rós, incluso nell'episodio Il leone e la rosa.[158]

Edizioni musicali WaterTower Music.

  1. Main Title – 1:43
  2. Sigur RósThe Rains of Castamere – 2:42 (testo: George R. R. Martin – musica: Ramin Djawadi)
  3. Breaker of Chains – 4:05
  4. Watchers On the Wall – 2:11
  5. I’m Sorry for Today – 2:09
  6. Thenns – 1:43
  7. Meereen – 2:53
  8. First of His Name – 3:52
  9. The Biggest Fire the North Has Ever Seen – 1:56
  10. Three Eyed Raven – 3:58
  11. Two Swords – 1:49
  12. Oathkeeper – 4:31
  13. You Are No Son of Mine – 4:29
  14. The North Remembers – 2:33
  15. Let’s Kill Some Crows – 3:36
  16. Craster’s Keep – 2:06
  17. The Real North – 2:03
  18. Forgive Me – 2:31
  19. He Is Lost – 3:37
  20. I Only See What Matters – 1:25
  21. Take Charge of Your Life – 2:05
  22. The Children – 2:41
Durata totale: 60:38

Game of Thrones – Season 5 (Music from the HBO Series)

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Il 9 giugno 2015 venne pubblicata digitalmente la colonna sonora della quinta stagione della serie televisiva.[159]

Edizioni musicali WaterTower Music.

  1. Main Title – 1:45
  2. Blood of the Dragon – 1:33
  3. House of Black and White – 5:08
  4. Jaws of the Viper – 2:31
  5. Hardhome, Pt. 1 – 5:06
  6. Hardhome, Pt. 2 – 4:31
  7. Mother's Mercy – 2:14
  8. Kill the Boy – 2:07
  9. Dance of Dragons – 3:08
  10. Kneel for No Man – 4:45
  11. High Sparrow – 3:23
  12. Before the Old Gods – 2:37
  13. Atonement – 2:54
  14. I Dreamt I Was Old – 2:16
  15. The Wars to Come – 4:48
  16. Forgive Me – 3:17
  17. Son of the Harpy – 5:17
  18. Throne for the Game (feat. Bradley Hanan Carter) – 1:20
Durata totale: 58:40

Game of Thrones – Season 6 (Music from the HBO Series)

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Il 24 giugno 2016 venne pubblicata digitalmente la colonna sonora della sesta stagione della serie televisiva.[160]

Edizioni musicali WaterTower Music.

  1. Main Title – 1:51
  2. Blood of My Blood – 3:35
  3. Light of the Seven – 9:49
  4. Needle – 2:56
  5. Coronation – 1:46
  6. Feed the Hounds – 3:08
  7. My Watch Has Ended – 2:53
  8. The Red Woman – 3:17
  9. Hold the Door – 7:21
  10. Khaleesi – 3:05
  11. Maester – 2:52
  12. A Painless Death – 3:22
  13. Reign – 3:16
  14. Let's Play a Game – 5:51
  15. Bastard – 5:05
  16. Trust Each Other – 3:09
  17. Winter Has Come – 3:14
  18. Hear Me Roar – 2:16
  19. The Winds of Winter – 3:29
  20. Lord of Light (Bonus track) – 4:16
  21. Service of the Gods (Bonus track) – 2:48
  22. I Need You by My Side (Bonus track) – 2:36
  23. The Tower (Bonus track) – 2:33
  24. Unbowed, Unbent, Unbroken (Bonus track) – 1:44
  25. I Choose Violence (Bonus track) – 1:48
  26. Hodor (Bonus track) – 2:24
Durata totale: 90:24

Game of Thrones – Season 7 (Music from the HBO Series)

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Il 25 agosto 2017 venne pubblicata digitalmente la colonna sonora della settima stagione della serie televisiva.[161]

Edizioni musicali WaterTower Music.

  1. Main Title – 1:53
  2. Dragonstone – 5:06
  3. Shall We Begin? – 1:24
  4. The Queen's Justice – 1:21
  5. A Game I Like to Play – 1:45
  6. I Am the Storm – 6:25
  7. The Gift – 2:02
  8. Dragonglass – 4:19
  9. Spoils of War, Pt. 1 – 3:53
  10. Spoils of War, Pt. 2 – 4:03
  11. The Dagger – 2:33
  12. Home – 2:30
  13. Gorgeous Beasts – 2:11
  14. The Long Farewell – 2:46
  15. Against All Odds – 7:48
  16. See You for What You Are – 2:09
  17. Casterly Rock – 2:23
  18. A Lion's Legacy – 1:34
  19. Message for Cersei – 1:43
  20. Ironborn – 2:19
  21. No One Walks Away from Me – 2:11
  22. Truth – 3:31
  23. The Army of the Dead – 5:26
  24. Winter Is Here – 2:54
Durata totale: 74:09

Game of Thrones – Season 8 (Music from the HBO Series)

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Il 19 maggio 2019 è stata pubblicata digitalmente la colonna sonora dell'ottava e ultima stagione della serie televisiva.[162] Il 28 aprile 2019 è stato distribuito digitalmente in anteprima il singolo The Night King, incluso nell'episodio La lunga notte.[163]

Edizioni musicali WaterTower Music.

  1. Main Title – 1:51
  2. Ramin Djawadi e Serj TankianThe Rains of Castamere – 3:44 (testo: George R. R. Martin – musica: Ramin Djawadi)
  3. Arrival at Winterfell – 3:43
  4. Flight of Dragons – 2:51
  5. Heir to the Throne – 2:26
  6. Jenny of Oldstones – 2:30
  7. A Knight of the Seven Kingdoms – 1:59
  8. The Battle of Winterfell – 4:03
  9. The Dead are Already Here – 4:55
  10. Battle for the Skies – 4:13
  11. The Long Night, Pt. 1 – 3:42
  12. The Long Night, Pt. 2 – 3:47
  13. The Night King – 8:50
  14. Dead Before the Dawn – 4:14
  15. Not Today – 2:21
  16. Farewell – 5:31
  17. Outside the Gates – 4:09
  18. The Bells – 3:44
  19. The Last War – 7:37
  20. Into the Fire – 1:43
  21. For Cersei – 4:23
  22. Believe – 4:24
  23. Stay a Thousand Years – 2:29
  24. Nothing Else Matters – 2:06
  25. Master of War – 4:49
  26. Be with Me – 1:45
  27. The Iron Throne – 5:39
  28. Break the Wheel – 4:29
  29. You Have a Choice – 2:22
  30. The White Book – 2:09
  31. The Last of the Starks – 4:52
  32. A Song of Ice and Fire – 2:11
Durata totale: 119:31

Prodotti della serie esposti in un HBO Shop.

La serie è stata pubblicizzata con la frase «I Soprano nella Terra di Mezzo»[164], mentre la tagline ufficiale è «Winter is coming» («L'inverno sta arrivando», motto della nobile Casa Stark). Nel poster ufficiale pubblicato a marzo 2011 venne mostrata una nuova tagline: «You win or you die» («[Quando partecipi al gioco del trono, o] vinci o muori»).[165]

Nel corso del 2010 e all'inizio del 2011 vennero distribuiti dalla HBO diversi trailer e molti speciali sulla realizzazione di Game of Thrones, con scene della serie, making of e interviste.[166] Per pubblicizzare la serie, HBO pubblicò inoltre sul suo sito ufficiale poster in alta risoluzione[167] e percorsi interattivi.[168][169][170]

Nel negozio online HBO e negli HBO Shop sono inoltre in vendita T-shirt ispirate alla serie, tazze e oggetti vari, oltre a ristampe dei libri di George R. R. Martin e giochi da tavolo ambientati nel mondo della serie.[171]

Al WonderCon di San Francisco, svoltosi i primi giorni di aprile 2011, era presente uno stand di Game of Thrones con costumi e armi del set, oltre che una riproduzione a dimensioni reali del Trono di Spade.[172]

A New York è stato aperto un negozio dedicato interamente alla serie televisiva, con costumi, armi, bandiere e oggetti ispirati al mondo delle Cronache del ghiaccio e del fuoco.[173]

Il 3 aprile 2011 HBO distribuì su internet i primi 15 minuti della serie.[174]

I primi due episodi della prima stagione sono stati proiettati al Telefilm Festival di Milano il 29 giugno 2011.[175][176] HBO ha scelto Game of Thrones per l'edizione 2011 del San Diego Comic-Con International, con esposizione del panel il 21 luglio; all'evento hanno partecipato George R.R. Martin, David Benioff, D. B. Weiss, Emilia Clarke, Peter Dinklage, Kit Harington, Jason Momoa e Nikolaj Coster-Waldau.[177]

La BlueBolt, azienda che ha curato gli effetti speciali digitali della serie, ha diffuso sul web un filmato in cui illustra la realizzazione degli effetti più riusciti.[152]

Subito dopo la messa in onda originale dell'ultima puntata, il 19 giugno 2011, è stato diffuso il primo teaser trailer della seconda stagione.[27] Un altro trailer, intitolato Cold Winds are Rising, con la voce di Stannis Baratheon narrante, è stato pubblicato da HBO il 12 dicembre 2011.

Oltre a pubblicare centinaia di video sulla piattaforma YouTube, HBO ha creato il blog Making Game of Thrones[178], la guida dello spettatore[179] e una serie di poster che raffigurano le morti più affascinanti dello show intitolata Beautiful Death[180].

Game of Thrones: Inside the Episode

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Game of Thrones: Inside the Episode è una webserie pubblicata su YouTube nella quale i due creatori di Game of Thrones analizzano i momenti più importanti di ogni episodio, tranne il finale di serie. La durata di ogni video varia dai 5 ai 10 minuti.

Oltre alla serie Inside the Episode, HBO ha prodotto e mandato in onda una serie di video e documentari sulla produzione della serie. Oltre a questi contenuti, ve ne sono altri inseriti all'interno delle edizioni home video.

n. Titolo originale Prima TV USA Durata Contenuto
1 Making Game of Thrones 7 aprile 2011 30 minuti Anticipazioni della prima stagione con immagini inedite dal set e interviste al cast, ai produttori esecutivi e allo staff di produzione.
2 You Win or You Die 24 marzo 2012 22 minuti Recap della prima stagione con anticipazioni della seconda stagione e interviste al cast e ai produttori esecutivi.
3 A Gathering Storm 8 marzo 2013 14 minuti Recap della seconda stagione con interviste al cast e ai produttori esecutivi.
4 Ice and Fire: A Foreshadowing 9 febbraio 2014 15 minuti Anticipazioni della quarta stagione con immagini inedite dal set e interviste al cast e ai produttori esecutivi.
5 The Politics of Power: A Look Back at Season 3 12 marzo 2014 25 minuti Recap della terza stagione con interviste al cast e ai produttori esecutivi.
6 A Day in the Life 8 febbraio 2015 26 minuti Anticipazioni della quinta stagione con immagini inedite dal set e interviste allo staff di produzione.
7 The Game Revealed 1º maggio-26 giugno 2016 60 minuti (totale) Documentario in 5 parti sulla produzione della sesta stagione con immagini inedite dal set e interviste allo staff di produzione. Ogni parte analizza la produzione di due episodi della stagione.
8 The Game Revealed 28 agosto-9 ottobre 2017 102 minuti (totale) Documentario in 7 parti sulla produzione della settima stagione con immagini inedite dal set e interviste allo staff di produzione. Ogni parte analizza la produzione di un episodio della stagione.
9 The Game Revealed 14 aprile-12 maggio 2019 132 minuti (totale) Documentario in 5 parti sulla produzione dell'ottava e ultima stagione con immagini inedite dal set e interviste al cast e allo staff di produzione. Ogni parte analizza la produzione di un episodio della stagione, tranne il finale di serie.
10 The Last Watch 26 maggio 2019 113 minuti Film documentario sulla produzione dell'ultima stagione con interviste al cast e allo staff di produzione.

Prodotti correlati

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Nel periodo della serie vengono lanciati altri nuovi prodotti legati ai romanzi delle Cronache del ghiaccio e del fuoco: viene pubblicato il nuovo romanzo di George R. R. Martin, A Dance with Dragons e vengono prodotti due videogiochi ispirati alla serie letteraria, A Game of Thrones - Genesis e un videogioco di ruolo intitolato Game of Thrones.[181]

Un fumetto intitolato A Game of Thrones, basato sull'omonimo romanzo (quindi con la stessa trama della serie televisiva), viene pubblicato a partire da settembre 2011 con il marchio HBO in copertina.

Ispirati ai romanzi e allo sceneggiato sono stati sviluppati alcuni giochi da tavolo: A Song of Ice and Fire, gioco di miniature a livello tattico apparso inizialmente su Kickstarter e quindi nei negozi, che consiste di una prima scatola base (starter set) con le case Stark e Lannister a cui sono seguiti altri starter set riferiti alle altre casate (Baratheon, Guardiani della notte, Targaryen ecc.) con espansioni aggiuntive di completamento, Il Trono di Spade, gioco di carte CCG, Il Trono di Spade, con domande riferite allo sceneggiato e simile a Trivial Pursuit, a Game of ThronesThe board game, Risiko! Il trono di spade.[182]

Distribuzione

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La serie televisiva è andata in onda per la prima volta negli Stati Uniti il 17 aprile 2011 sul canale HBO, mentre nel Regno Unito e in Irlanda è uscita il 18 aprile sul canale Sky Atlantic.[183] In Italia la serie esordì l'11 novembre 2011 su Sky Cinema 1.[184] A partire dal 6 aprile 2014 la serie va in onda su Sky Atlantic. La serie ha debuttato su Canal+ in Danimarca, Finlandia, Norvegia e Svezia il 4 maggio 2011, in Spagna il 9 maggio.[185][186]

Il seguente elenco cita le reti televisive che trasmettono la serie nel mondo.

La serie televisiva è classificata TV-MA LSV, ovvero inadatta a un pubblico inferiore ai 18 anni, a causa del linguaggio esplicito e di scene di violenza, di nudità e di sesso.[174]

Edizioni in DVD e Blu-ray Disc

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Stagione completa Date di uscita
Regione 1 Regione 2 (Italia) Regione 2 (Regno Unito) Regione 4
6 marzo 2012[187] 3 ottobre 2012[188] 5 marzo 2012[189] 7 marzo 2012[190]
19 febbraio 2013[191] 17 aprile 2013[192] 4 marzo 2013[193] 6 marzo 2013[194]
18 febbraio 2014[195] 9 aprile 2014[196] 17 febbraio 2014[197] 19 febbraio 2014[198]
17 febbraio 2015[199] 1º aprile 2015[200] 16 febbraio 2015[201] 18 febbraio 2015[202]
15 marzo 2016[203] 20 aprile 2016[204] 14 marzo 2016[205] 16 marzo 2016[206]
15 novembre 2016[207] 15 marzo 2017[208] 14 novembre 2016[209] 16 novembre 2016[210]
12 dicembre 2017[211] 14 dicembre 2017[212] 11 dicembre 2017[213] 13 dicembre 2017[214]
3 dicembre 2019[215] 4 dicembre 2019[216] 2 dicembre 2019[217] 4 dicembre 2019[218]
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Le aspettative registrate per questa serie furono molto elevate,[219][220] tanto che la serie venne definita la più attesa del 2011.[221][222]

L'autore dei romanzi da cui è tratta la serie televisiva, George R. R. Martin, si è detto soddisfatto del risultato, affermando che la serie è molto fedele all'opera letteraria e che gli attori sono stati all'altezza delle aspettative.[223]

Il giudizio della critica, prima della messa in onda della serie, è stato estremamente positivo,[224] e i buoni ascolti del primo episodio hanno convinto HBO a produrre una seconda stagione.[225]

Negli Stati Uniti, gli ascolti della prima stagione aumentarono di episodio in episodio, partendo da 2,2 milioni di telespettatori e superando i 3 milioni con il finale del 19 giugno 2011.[226] Con la seconda stagione, i telespettatori furono in media 3,8 milioni a episodio e superarono i 4 milioni con il finale.[227] La terza stagione fu un decollo fin dalla première e, grazie agli alti ascolti della quarta stagione, che superò i 7 milioni di spettatori per episodio ben quattro volte, la serie spodestò True Blood e I Soprano, raggiungendo la prima posizione nella classifica delle serie più viste di HBO. La quinta stagione registrò ascolti piuttosto variabili, ma stabilì un nuovo record superando gli 8 milioni di telespettatori con il finale del 14 giugno 2015. La sesta stagione registrò una media record per episodio di circa 7,7 milioni di telespettatori e raggiunse quasi 9 milioni di telespettatori con il finale del 26 giugno 2016. La settima stagione registrò immediatamente dei nuovi record di ascolto, superando per la prima volta i 10 milioni di telespettatori con la première. Il finale raggiunse un numero record di 12,1 milioni di telespettatori, aiutando la stagione a raggiungere una nuova media record di 10,3 milioni di telespettatori per episodio. L'ottava e ultima stagione è partita con 11,8 milioni di telespettatori ed è terminata con 13,6 milioni, raggiungendo una media di quasi 12 milioni per episodio. L'episodio finale del 19 maggio 2019 è il più visto della serie televisiva e della storia di HBO.[228] Tuttavia nell'ottava stagione si è registrato un crollo verticale dei consensi, sia da parte del pubblico che della critica (benché in misura minore): addirittura, su Rotten Tomatoes le recensioni del pubblico sono passate da una media di consensi del 93% per le prime 7 stagioni ad appena il 30% per l'ultima, cosa anch'essa senza precedenti per una serie televisiva.

I seguenti dati fanno riferimento alla prima visione su HBO.

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Telespettatori statunitensi de Il Trono di Spade per episodio (in milioni)
Stagione Ep. 1 Ep. 2 Ep. 3 Ep. 4 Ep. 5 Ep. 6 Ep. 7 Ep. 8 Ep. 9 Ep. 10 Media
Prima (2011) 2,220 2,200 2,440 2,450 2,580 2,440 2,400 2,720 2,660 3,040 2,515
Seconda (2012) 3,858 3,759 3,766 3,654 3,903 3,879 3,694 3,864 3,384 4,200 3,796
Terza (2013) 4,366 4,270 4,724 4,870 5,349 5,500 4,840 5,131 5,220 5,393 4,966
Quarta (2014) 6,640 6,310 6,590 6,948 7,155 6,399 7,195 7,166 6,948 7,093 6,844
Quinta (2015) 7,997 6,805 6,711 6,815 6,559 6,244 5,402 7,009 7,136 8,112 6,879
Sesta (2016) 7,944 7,286 7,281 7,822 7,890 6,710 7,801 7,600 7,660 8,889 7,688
Settima (2017) 10,105 9,270 9,245 10,167 10,718 10,240 12,100 10,260
Ottava (2019) 11,760 10,287 12,017 11,795 12,479 13,613 11,992

La seguente tabella elenca i punteggi, espressi in centesimi, assegnati dalla critica professionale e dagli utenti secondo gli aggregatori Metacritic e Rotten Tomatoes.

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Aggregatore Stagioni
Prima Seconda Terza Quarta Quinta Sesta Settima Ottava
Metacritic Critica 80[229] 90[230] 91[231] 94[232] 91[233] 73[234] 77[235] 75[236]
Utenti 91[229] 91[230] 92[231] 92[232] 82[233] 83[234] 78[235] 41[236]
Rotten Tomatoes Critica 90[237] 96[238] 96[239] 97[240] 93[241] 94[242] 93[243] 58[244]
Utenti 96[237] 97[238] 97[239] 97[240] 90[241] 93[242] 83[243] 31[244]
Media 91,75 93,5 94 95 89 85,75 82,75 51,5

I dati sono aggiornati al 26 febbraio 2020.

Riconoscimenti

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Il 14 luglio 2011 la serie ha ottenuto 13 candidature ai Primetime Emmy 2011, incluse quella per la "miglior serie televisiva drammatica" e quella per il "miglior attore non protagonista", premio vinto da Peter Dinklage il 18 settembre.[245] Il 12 settembre 2011 la serie ha ricevuto un Primetime Creative Arts Emmy Award per il "miglior design di una sigla"[246].

Il 7 agosto la serie è stata premiata come "miglior nuova serie televisiva" alla 27ª edizione dei Television Critics Association Award.[247]

La serie ha ottenuto sette candidature agli Scream Award 2011,[248] vincendo nelle categorie "miglior serie televisiva", "miglior attore non protagonista" (Peter Dinklage) e "miglior attrice esordiente" (Emilia Clarke).[249][250]

Emilia Clarke ha vinto un EWwy Award nel 2011 come miglior attrice non protagonista.[251]

Il 24 ottobre 2011 CableFAX offre il riconoscimento come "miglior serie televisiva trasmessa via cavo".[252]

Peter Dinklage, nel 2012, vince anche un Golden Globe come "miglior attore non protagonista in una serie tv drammatica"[253] ed un Satellite Award come "miglior attore non protagonista in una serie, mini-serie o film per la televisione".[254]

Agli Screen Actors Guild Awards del 2012 risulta vincitrice nella categoria "Miglior performance dell'intero cast di stuntman per una serie TV".[255]

La prima stagione della serie televisiva viene inoltre premiata con un Peabody Award.[256]

La serie entra nel Guinness dei primati come la serie televisiva trasmessa simultaneamente nel maggior numero di paesi, esattamente 173, ed è stato raggiunto con la messa in onda del secondo episodio della quinta stagione (Il nuovo comandante)[257].

Nel 2019, con l'ottava ed ultima stagione, la serie ha vinto per la quarta volta il Premio Emmy per la miglior serie televisiva drammatica.

Segue la lista completa dei premi vinti e delle nomination ricevute.

Nel 2013 venne pubblicata su YouTube una webserie parodistica dal titolo School of Thrones: i protagonisti sono gli stessi dei romanzi di Martin (e della serie televisiva), ma sono tutti studenti della Westeros Valley High School. Gli studenti fanno parte di gruppi diversi, i quali prendono il nome dalle casate Stark, Lannister, Baratheon e Targaryen.[258]

Nell'ottobre del 2013 venne pubblicata una parodia da due fumettisti italiani, Barbara Barbieri e Stefano Bonfanti noti anche come Dentiblù, intitolata Il Trono Di Spiedi, con protagonista il loro personaggio più iconico, Zannablù.[senza fonte]

Dalla serie sono state tratte due parodie pornografiche intitolate Game of Bones e Gay of Thrones.[259][260]

Dal 2014, Bleacher Report ha creato una parodia della serie in tema NBA, chiamata Game of Zones, con i vari protagonisti che si ritrovano in situazioni simili a quelle del mondo di Westeros.[261]

Il canale britannico Sky Atlantic ha prodotto una serie intitolata Thronecast: The Official Guide to Game of Thrones, presentata da Geoff Lloyd, in cui si analizzano gli episodi e la realizzazione, con interviste al cast.[262]

Nel maggio 2017, HBO ha commissionato a cinque sceneggiatori, Max Borenstein, Jane Goldman, Brian Helgeland, Carly Wray, e Bryan Cogman, lo sviluppo di cinque serie televisive diverse, ambientate tutte nello stesso universo di Game of Thrones, lavorando individualmente con l'autore dei romanzi George R. R. Martin.[263][264]

House of the Dragon

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Lo stesso argomento in dettaglio: House of the Dragon.

Tra il 2017 e il 2019, Bryan Cogman ha lavorato a uno spin-off, salvo poi nell'aprile 2019 annunciare la cancellazione del progetto.[265] Nel mese di settembre 2019 è stato annunciato l'interesse da parte di HBO nel realizzare una serie prequel curata da Martin e Ryan Condal incentrata sulla dinastia dei Targaryen, portando avanti il progetto che già era stato ideato da Cogman nel 2017.[266] Questo prequel, intitolato House of the Dragon, è stato confermato il 29 ottobre 2019. La serie consisterà di 10 episodi e vede come produttori esecutivi Martin, Vince Gerardis, Condal, e Miguel Sapochnik.[267] Nel gennaio 2020, HBO ha confermato l'intenzione di distribuire la serie nel 2022.[268] Nel luglio 2020 sono iniziati i casting per la serie.[269] Nell'ottobre 2020 Paddy Considine si è unito al cast nel ruolo di Viserys Targaryen.[270] Nel dicembre 2020 si sono aggiunti al cast Olivia Cooke come Alicent Hightower, Emma D'Arcy come Rhaenyra Targaryen, e Matt Smith come Daemon Targaryen.[271]

Spin-off cancellati

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Empire of Ash

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Nel luglio 2018 è stato rivelato che la serie prequel sviluppata da Max Borenstein ruota attorno al disastro di Valyria e il titolo della serie è Empire of Ash. Martin stesso aveva in passato fatto riferimento a questa serie definendola un prequel non ambientato a Westeros. L'idea di tale serie aveva visto già i primi sviluppi nel 2016, durante la messa in onda di Game of Thrones. La serie avrebbe dovuto raccontare gli eventi precedenti al disastro di Valyria, presentando anche le quaranta famiglie dei signori del drago, inclusa la casa Targaryen.[272] HBO non ha ordinato la produzione di un episodio pilota per questa serie.[273]

L'8 giugno 2018, HBO ha commissionato la realizzazione dell'episodio pilota della serie curata da Goldman, che vedeva lo stesso Martin come co-creatore.[274] Tale serie è un prequel ambientato circa diecimila anni prima degli eventi di Game of Thrones.[275] Inizialmente Martin propose The Long Night come titolo della serie, ma successivamente è stato scelto un altro titolo per la serie, Bloodmoon.[276] S. J. Clarkson risulta essere regista e produttore esecutivo per le riprese dell'episodio pilota.[277] Il cast include Naomi Watts, Josh Whitehouse, Toby Regbo, Ivanno Jeremiah, Georgie Henley, Naomi Ackie, Denise Gough, Jamie Campbell Bower, Sheila Atim, Alex Sharp, Miranda Richardson, Marquis Rodriguez, John Simm, Richard McCabe, John Heffernan, e Dixie Egerickx.[278] Nel mese di settembre 2019, Martin ha confermato l'inizio della fase di post-produzione dell'episodio.[279] Nell'ottobre 2019, HBO ha annunciato di non essere intenzionata a portare avanti la realizzazione della serie.[280]

The Targaryen Conquest

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La serie curata da Brian Helgeland avrebbe dovuto focalizzarsi sui Targaryen, tuttavia in un'intervista per Indian Express il creatore ha espresso seri dubbi in merito alla realizzazione del prodotto, che non ha mai ricevuto un ordine ufficiale da HBO.[281]

The Dance of the Dragons

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La serie curata da Carly Wray avrebbe dovuto focalizzarsi sulla guerra civile avvenuta diversi anni prima degli eventi di Game of Thrones e si sarebbe basata su alcuni scritti dello stesso Martin, tuttavia il progetto è stato in seguito abbandonato.[282]

Lo spin-off Flea Bottom avrebbe ruotato attorno al distretto più povero di Approdo del Re,[283] ma nel 2021 il progetto è stato abbandonato.[284] Flea Bottom era stato pensato come un labirinto di strade strette e vicoli bui, dove la sopravvivenza nelle strade è dura, un ambiente con bordelli a buon mercato, locande di basso livello e birrerie.[284]

Sequel su Jon Snow

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Il 17 giugno 2022, Variety confermò che la HBO avviò la pre-produzione per una serie spin-off di Game of Thrones con Jon Snow come protagonista, confermando il ritorno di Kit Harington nei panni del medesimo personaggio. La serie sarebbe stata un sequel ambientata alcuni anni dopo gli eventi del finale di Game of Thrones.[285] In data 9 Aprile 2024, dopo due anni senza alcuna notizia della serie, lo stesso Kit Harington al Associated Press ha confermato che per la serie non sono previsti sviluppi.

Spin-off in produzione

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A Knight of The Seven Kingdoms: The Hedge Knight

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Nel 2021, HBO si è detta interessata alla realizzazione di una serie tratta dalla raccolta di racconti pubblicata da Martin col titolo Tales of Dunk and Egg, ambientata 90 anni prima degli eventi di Game of Thrones.[286] Nel 2022, Martin ha confermato il cambio di titolo in The Hedge Knight e ha confermato che la prima stagione avrebbe adattato il primo dei tre racconti inclusi nella raccolta. Ad aprile 2023 è stato ufficialmente annunciato il progetto, con la prima stagione intitolata A Knight of The Seven Kingdoms: The Hedge Knight.[287]

The Sea Snake

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A marzo 2022, Martin ha confermato che Bruno Heller, il creatore e showrunner di Roma, ha curato la sceneggiatura dell'episodio pilota per la serie su Corlys Velaryon: la serie, inizialmente intitolata Nine Voyages, è stata successivamente ribattezzata The Sea Snake.[287]

Ten Thousand Ships

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Nel 2022, Martin ha annunciato la serie Ten Thousand Ships, incentrata su Nymeria. Le prime bozze della serie sono state curate da Amanda Segel.[287]

Serie animate

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A marzo 2022, Martin ha confermato che HBO e HBO Max distribuiranno alcune serie animate ambientate nell'universo di Game of Thrones.[287]

The Golden Empire

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A marzo 2022, Martin ha confermato la realizzazione di una serie animata intitolata The Golden Empire, ambientata a Yi Ti.[287]

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