Nella notte dal 20 al 21 Dicembre, a un’ora e cinque minuti, rendeva l’anima a Dio Mons. Vincenzo Leone Sallua, Arcivescovo titolare di Calcedonia e Commissario generale della Sacra Romana ed Universale Inquisizione.
Era nato a Garessio in diocesi di Mondovì il 24 luglio del 1815, ed aveva vestito giovanissimo l’abito di S. Domenico nel Convento di S. Sabina sull’ Aventino. Non si trovò solo della sua famiglia nell’Ordine dei Predicatori, perchè già due fratelli maggiori di lui ne avevano professato la regola, e gli furono ministri quando celebrò a S. Severino la prima Messa. Di carattere attivo, intraprendente, energico, supplendo con una volontà indomita a ciò che poteva mancargli da altri lati, si diede ben presto ai sacri ministeri di predicazione e d’insegnamento in varie città della Romagna, come Lugo ed Imola, dove contrasse relazioni con quel Cardinale Mastai, che fu poi Pio IX.
Lo zio del Sallua, Padre Bertolotti, Commissario generale, volle averlo a Roma nel 1850; e allora prese ad abitare in quel palazzo del Sant’Uffizio, che non ha più lasciato.
Fino al 1868 tenne la carica di primo Compagno (che così son detti i due religiosi soci del Commissario), e rimasto vuoto quel delicato ufficio per lo promozione del P. De Ferraris, venne eletto il P. Sallua a succedergli.
In qual modo egli abbia servito il Sommo Pontefice e la Santa Sede dal 1850 al 1896, cioè per ben 46 anni, non è agevole dirlo in brevi parole. Di Mons. Sallua si può con ogni verità affermare che nessuno lo superava nella devozione e fedeltà al Santo Padre e nell’ardore di sfibrarsi (ci lasci dire così) in servizio della Chiesa. Tutto ciò che veniva dal Papa era per lui tanto sacro, che non avrebbe tollerato nessuna osservazione. E l’animo suo costantemente ossequioso al Vicario di Gesù Cristo addimostrava anche nelle più minute circostanze, come è ben noto a chi usava famigliarmente con lui.
Questo ossequio che si sarebbe detto quasi eccessivo veniva dalla sua gran fede, da quella fede, in cui era stato nutrito, e che era divenuta il fondamento di tutte le sue azioni.
Nel disimpegno del difficile incarico, come nella vita privata, tutti dovettero riconoscere in lui un cuore largo, generoso e costantemente buono. Pio IX volle dargli prova di affetto col nominarlo nel marzo 1877 Arcivescovo titolare di Calcedonia. Leone XIII approvò la elezione di lui a Vicario della Basilica Liberiana, e lo ascrisse ai Vescovi assistenti al soglio.
La sua devozione alla Madonna, del carattere il più tenero, fu uno dei lati singolari della sua vita. Quando comparivano le Encicliche sul Rosario era ebbro di gioia; e per il nostro periodico, che s’intitola dal « Rosario » ebbe sempre sentimenti di benevolenza e di disinteresse grandissimo. Nelle ultime ore de’ suoi dolori non lasciò di stringere e di baciare quella corona che, come figlio di San Domenico, aveva amata, predicata e portata al suo fianco. Sui primi di settembre ultimo fu colpito da gravissima emorragia. interna, per la quale ricevette i Sacramenti e parve perduto: ma per una grazia singolare della B. Rita da Cascia, in breve tempo poté riaversi e volle tornare al lavoro. E questa idea di voler morire lavorando per la S. Sede, egli espresse in una lettera al Papa, scritta appena ne ebbe le forze. E tenne il suo proposito.
Invero, riaperte in novembre le Congregazioni, Mons. Sallua fu assiduo a tutti i lavori del suo Ufficio; finché non fu vinto dalla paralisi intestinale, che manifestatasi il giorno 13 corrente, lo portò in otto giorni all’estremo.
Il Santo Padre mandò ripetutamente al buono e fedel servitore l’Apostolica Benedizione. Ebbe di nuovo la Estrema Unzione; e, come sicuro del premio della sua fede, salmeggiando lungamente e nelle ultime ore presente a sé stesso, circondato da’ suoi religiosi, s’addormentò placidamente nel Signore.


Figure già trattate sul sito (sono escluse le innumerevoli figure trattate sulla pagina Facebook)
Monsignor Beniamino Socche 
Don Juan de Ribera
Giuseppe II di Costantinopoli
Monsignor Florentino Asensio Barroso
Monsignori Pierre-Louis de La Rochefoucauld-Bayers, François-Joseph de La Rochefoucauld-Maumont e Jean-Marie du Lau d’Alleman
Monsignor Giuseppe Melas
Monsignor Alessandro Domenico Varesini
San Giosafat Vescovo e Martire
Monsignor Salvator Angelo Maria Demartis O.Carm.
Mons. Francesco Zunnui Casula
Mons. Tommaso Michele Salzano O.P.
Monsignor John Mc Evilly
Fray Ezequiél Moreno y Díaz
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Monsignor Pietro Doimo Maupas
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Mons. Emanuele Marongiu Nurra
Monsignor Charles-Amable De la Tour d’Auvergne Lauraguais
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Monsignor Fra’ Salvator Angelo Maria Demartis O.Carm.
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