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«A mia madre, la regina»: la principessa Anna tra passato, presente e futuro da instancabile royal

«È stato un onore accompagnare mia madre nel suo ultimo viaggio», ha scritto la princess royal nel suo messaggio di commiato pubblico alla regina. Quale futuro per lei, ora che il fratello maggiore, di cui è spalla e confidente, è sul trono?

«Sono stata fortunata da poter condividere le ultime 24 ore della vita della mia carissima mamma. È stato un privilegio poterla accompagnare nel suo viaggio finale». Anche la principessa reale Anna, nel fiume di parole di cordoglio che sta scorrendo dal giorno della morte della regina Elisabetta, ha deciso di fissare, con un comunicato pubblico, le emozioni e la commozione per la sua perdita. Lo ha fatto con un messaggio che rispecchia in pieno il suo stile: dritto al punto, onesto, senza fronzoli. Così è la secondogenita della sovrana, di cui, proprio in queste ore, si stanno celebrando vita e regno con una serie di eventi e cerimonie solenni prima dei funerali di Stato del 19 settembre a Westminster. E così è sempre stata.

Sulle sue spalle è ricaduto, in questo periodo di lutto, il peso dell'addio, il lento diluirsi del dolore e della tristezza nel viaggio che, dalla Scozia, ha condotto il feretro di Elisabetta a Londra. Anna, 72 anni compiuti ad agosto, era con la madre nei suoi momenti finali e l'ha poi accompagnata stoicamente nel suo ultimo viaggio, con accanto la presenza silenziosa e mite del secondo marito, sir Timothy Laurence, che, come lei, mai ha vacillato nel corso del faticoso trasferimento del corpo della sovrana da un capo all'altro del Regno Unito.

un recente scatto della principessa reale anna col marito, sir Laurence, all’arrivo del feretro a Northolt, vicino Londra, prima del trasferimento a Buckingham Palace
Pool/Samir HusseinGetty Images

Anna, principessa sincera

Il titolo di principessa reale, che storicamente, sin dal 1600, viene affidato alle figlie maggiori di un sovrano, la accompagna ormai dal 1987, anno in cui la regina Elisabetta l'ha appuntata con orgoglio e affetto. Da adolescente inquieta, emblema di uno stile e di un gusto modaiolo che andrebbe analizzato e maggiormente celebrato, Anna è diventata madre (di Zara e Peter, figli del primo marito, il capitano Mark Phillips) e poi nonna senza mai perdere di vista né l'esempio materno, né gli insegnamenti del principe Filippo, padre a cui si è sempre detta grata, vicina e affine.

Anna è la reale più instancabile: i sudditi, che non vedono di buon occhio le tasse ingenti investite, loro malgrado, nel mantenimento degli oneri della famiglia reale, ritrovano in lei un punto di riferimento, rivedono nei suoi 500 e più impegni all'anno (ha battuto il record anche nel 2021, quando ha presenziato a più eventi di suo fratello, ora re Carlo III) la gratitudine verso il privilegio che, per nascita, le appartiene. Dal canto suo Anna non si perde in chiacchiere e, da quando è una working royals, non lo ha mai fatto: il suo carattere, svelato da interviste e chiacchierate con i giornalisti più fidati - non così frequenti, a dire il vero, essendo la principessa reale riservatissima - è quello di una donna sicura e spiccia, dedita alla causa monarchica e risolta, grata e infaticabile.

La principessa reale Anna nel 1973
Getty Images

«Quando è morta Diana, mia madre ha fatto ciò che doveva»

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Il cronista della ITV Chris Ship, pescando nel suo personale e nutritissimo album di interviste a approfondimenti reali, ha celebrato la principessa reale Anna ripubblicando un'intervista di qualche anno fa, una dei rari momenti in cui la figlia della regina si è aperta con i giornalisti (che, come ha detto o fatto capire invece svariate volte, di solito mal sopporta). In quell'intervista, Anna racconta onori e oneri suo ruolo, svelando retroscena degli anni più duri per la royal family, in particolare il 1992, quello che ha visto la separazione pubblica di Carlo e Diana, di Sarah Ferguson e del principe Andrea e anche di Anna dal primo marito, nonché il terribile incendio al castello di Windsor. Sui drammi familiari, che negli ultimi decenni hanno tenuto banco sui tabloid, Anna ha detto: «I problemi privati con i parenti sono sempre difficoltosi», senza sbilanciarsi poi tanto, perché se c'è una che crede che i panni sporchi vadano sempre lavati nelle proprie stanze, quella è proprio la princess royal.

Uno scatto dall’album di famiglia reale: Anna e Carlo nel 1970
-Getty Images

Sul fattaccio che aveva coinvolto la madre Elisabetta nelle ore successive alla morte di Diana Spencer nel 1997, quando la sovrana era stata aspramente criticata per non essere rientrata a Londra da Balmoral per omaggiare la principessa di Galles appena defunta, Anna, nell'intervista con Ship, afferma convinta. «Mia madre ha fatto esattamente la cosa giusta, nessun ragazzo dell'età di William e Harry sarebbe riuscito a gestire pubblicamente una situazione simile». E sul rapporto indissolubile di Elisabetta col duca di Edimburgo, ha detto, con affetto, che la loro era una «partnership tra due persone che si completano a vicenda».

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Il futuro di Anna

Nei piani di re Carlo c'è austerità, ridimensionamento dello staff, più concentrazione sui doveri reali. E, ovviamente, meno senior royals, che, al momento, sono rappresentati solo dal sovrano e da Camilla, sua regina consorte, dai principi di Galles Kate e William, dai conti di Wessex Sophia ed Edoardo. E da Anna, appunto, che, secondo il Guardian, da confidente e spalla del fratello maggiore, avrà un ruolo sempre più prominente negli affari reali. O, quanto meno, si spera che le venga riconosciuto in modo ancora più ufficiale il lungo lavoro che ha fatto per la Corona.

La principessa reale con i fratelli Carlo e Andrea e il nipote William durante il corteo che ha trasferito il feretro di Elisabetta II da Buckingham Palace a Windsor
Samir HusseinGetty Images

Era l'unica donna, Anna, a camminare accanto ai fratelli dietro il feretro della madre nel tragitto che ha condotto la regina Elisabetta da Buckingham Palace a Westminster, il 14 settembre. Le donne della famiglia, per tradizione, si spostano in auto e non prendono parte alla processione a piedi: ma Anna, che ha imposto la sua presenza nel 2002 per i funerali di sua nonna, la Queen Mum, ha guadagnato sul campo e con tenacia il diritto a esserci. Così, proprio come nel corso del corteo funebre a Windsor per l'addio al padre Filippo nel 2021, la principessa reale Anna ha camminato, con lo sguardo triste ma senza mai cedere alle lacrime e con grande dignità, dietro la bara della madre. Con lei ha viaggiato per il paese, e sempre lei l'ha riportata a casa. La sua courtsy, la riverenza ufficiale, al passaggio del feretro materno ai cancelli di Holyroodhouse, a Edimburgo, è uno dei momenti che ricorderemo con maggiore commozione negli anni a venire. Fedele, Anna, com'è sempre stata, oltre la morte.

La famiglia reale fuori da Holyroodhouse, in Scozia
Getty Images
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