Titolo originale | You Only Live Twice |
Anno | 1967 |
Genere | Spionaggio |
Produzione | Gran Bretagna |
Durata | 116 minuti |
Regia di | Lewis Gilbert |
Attori | Sean Connery, Akiko Wakabayashi, Mie Hama, Tetsurô Tanba, Teru Shimada, Karin Dor Donald Pleasence, Bernard Lee, Lois Maxwell, Desmond Llewelyn, Charles Gray, Burt Kwouk, Michael Chow, Ronald Rich, Tsai Chin, Alexander Knox, Robert Hutton, Ed Bishop. |
MYmonetro | 2,71 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 3 marzo 2020
Argomenti: 007 James Bond
James Bond, che non è morto come credono persino i suoi capi, è pronto ad affrontare una nuova missione.
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James Bond, che non è morto come credono persino i suoi capi, è pronto ad affrontare una nuova missione. Sgomina un'organizzazione criminale nascosta in un vulcano spento e il cui scopo è di provocare la III guerra mondiale.
Dopo la misteriosa scomparsa di alcune navicelle spaziali russe e americane in orbita attorno alla Terra, Mosca e Washington si scambiano reciprocamente violente accuse di sabotaggio. Mentre la tensione internazionale si acuisce, Londra, convinta della buona fede di entrambe le super-potenze, invia a Tokyo il suo agente 007, James Bond, per seguire un esile indizio che potrebbe scongiurare l'imminente conflitto. Con la collaborazione di Tigre Tanaka dell'Intelligence giapponese, 007 scopre che l'industriale Osato è un uomo della Spectre, l'organizzazione creata da Ernst Stavro Blofeld dedita al terrorismo e all'estorsione internazionale che progetta di scatenare la terza guerra mondiale. Un vulcano spento di una piccola isola popolata da pacifiche pescatrici "ama" nasconde l'avveniristica base spaziale del super-criminale dalla quale la navicella pirata che ha già catturato gli astronauti russi e americani sta nuovamente per partire alla vigilia del lancio americano alle cui sorti è legato il destino del mondo. Quinta avventura di 007. Sean Connery, un po' appesantito e meno ironico del solito, si lascia trascinare dal meccanismo dell'azione, ma trova il tempo per assistere ad un combattimento di sumo, farsi servire un bagno da servizievoli gheishe, travestirsi da giapponese e sposare una ragazza "ama". Connery in questo film non guida neppure una macchina, ma fa prodezze a bordo della "piccola Nellie" - il minielicottero monoposto armato di mitragliatrici e missili -, apprende le tecniche di combattimento dei ninja, e, penetrato nel cratere mimetizzato, scatena il caos nella sala comandi al cospetto di Blofeld accendendosi una "sigaretta spara proiettili". L'elemento fantascientifico sta nella cospirazione tecnologica della Spectre e nell'improbabile capsula spaziale che apre le ganasce anteriori per inghiottire le navicelle, ma la vera attrazione del film è il suggestivo scenario della base della Spectre progettata da Ken Adam negli stabilimenti della Pinewood per un costo di circa 1.000.000 di dollari. Il volto di Blofeld, l'arcinemico di James Bond, appare per la prima volta sullo schermo: il ruolo, prima di essere affidato a Donald Pleasence, era stato pensato per Jan Werich. Il soggetto si ispira al romanzo di Ian Fleming, ma, a parte l'ambientazione giapponese e i personaggi, viaggia per conto proprio. Nelle pagine di Fleming il titolo si riferisce all'haiku, la composizione poetica che 007 improvvisa su invito di Tigre: "Si vive solo due volte/una volta quando si nasce/e una volta quando si guarda/la morte in faccia". Nel film è una battuta messa in bocca a Blofeld quando riconosce nel prigioniero Bond l'uomo per il quale i servizi segreti avevano inscenato la morte in un attentato; nella canzone interpretata da Nancy Sinatra il Si vive solo due volte è riferito a "...one time for yourself, and one for your dreams...". Le due graziose attrici giapponesi Mie Hama e Akiko Wakabayashi avevano lavorato insieme anche nel Trionfo di King Kong del 1962; Charles Gray che qui interpreta lo sfortunato agente Henderson (finisce accoltellato dopo poche inquadrature), tornerà in Agente 007 - Una cascata di diamanti per impersonare, però, Blofeld. Tetsuro Tamba e Teru Shimada sono due noti interpreti del cinema di fantascienza giapponese. Tra il personale della sala controllo della Spectre si riconosce Burt Kwouk, il popolare Chato, domestico-karateka dell'ispettore Clouseau nella saga della Pantera rosa. L'autorevole filmografia della IMDb cita Ed Bishop tra i numerosi attori non accreditati.
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Nel film la particolare congenialità del lirismo giapponese con lo stile leggero del regista, la presenza di Connery e di alcuni artefici importanti dei primi 007 fanno di questo film, realizzato con gran professionalità, un successo imperituro, anche se leggermente inferiore ai precedenti. Gli elementi seri, presenti nel romanzo originale di Fleming si possono avvertire sotto la superficie [...] Vai alla recensione »
"Si vive solo due volte" è assolutamente valido come film ma ... manca di qualcosa ... forse si tratta proprio della vera interpretazione di Bond di Sean Connery che qui, invece, risulta già stanco e annoiato a causa del ruolo dell'agente 007. Buona trama che, purtroppo, non basta per risollevare il film che sembra già lento; ovviamente anche qui sono presenti buone [...] Vai alla recensione »
Dopo che due navicelle (una russa e una americana) vengono "rubate" inspiegabilmente nello spazio, si preannuncia una possibile terza guerra mondiale poiché la Russia accusa l'America e viceversa. In realtà dentro tutto questo c'è la Spectre con il compito di far scoppiare una nuova guerra, e Bond deve impedirlo.
"Ypu ONly Live Twice"(Lewis Gilbert, sceneggaitura id Roald Dahl, dal romanzo di Ian FLeming, 1967). James Bond, caché in quanto finto morto, "riemerge" indagando sulla misteriosa sparizione di una navicella spaziale USA e di una dell'URSS, per cui le supepotenze dell'epoca si accusavano a vicenda, quasi arrivando sull'orlo di una guerra atomica, [...] Vai alla recensione »
Il quinto film di James Bond si distingue subito per una mano più leggera ed è meno maschilista dei precedenti (nonostante la battuta “In Giappone gli uomini vengono primi e le donne seconde”). Ciò è dovuto soprattutto al nuovo regista Lewis Gilbert ed allo sceneggiatore Roald Dahl. Gli ingredienti per il grande spettacolo ci sono tutti (come il grande direttore [...] Vai alla recensione »
Sceneggiato da Roald Dahl, "Si vive solo..." è esattament equivalente alle intenzioni del suo sceneggiatore, coerente alla tradizione che lo ha marcato come autore per teenager, ovvero un fumetto, divertente e abbastanza adrenalinico, per ragazzi. E' infatti il primo 007 a scostarsi molto dal romanzo d'origine, che fu scritto dopo 'Al servizio di sua maestà [...] Vai alla recensione »
All'apice del successo il quinto episodio della serie del Bond prende una strada che marca una chiara differenza rispetto ai quattro precedenti: non prendersi sul serio. Qua siamo infatti nel fumetto, con il regista Lewis Gilbert che anima piacevoli vignette dando un colpo di spugna ai rovelli psicologici (così come farà 10 anni più tardi con "La spia che mi amava") [...] Vai alla recensione »
Episodio ben ritmato, con suggestivi scenari orientali e un gran finale, ambientato in una futuristica base sotterranea.Non c'è però quella tensione da Guerra Fredda a cui forse il regista e gli sceneggiatori miravano.Molto belli i titoli di testa, col tema "Love is a stranger" cantato da Nancy Sinatra.
Con questo film Bond cambia tono e allarga il tipo di pubblico potenziale. Era una scelta necessaria in quanto la prima fase si era virtualmente esaurita col precedente. Ma il segreto del Bond è quello di avere troppi ingredienti indovinati per perire, sorprendendo anche i critici. Diventato un affare più serio per i soldi che è costato (il set di Ken Adam dell'interno del vulcano é costato quanto [...] Vai alla recensione »
Con questo film inizia una nuova fase del Bond cinematografico, dovuta alla scrittura come regista di Lewis Gilbert e dello sceneggiatore Roald Dahl. Mentre "Thunderball" fu una storia seria girato in modo rilassato e divertito, "You only live twice" é stato una storia non seria che ebbe una lavorazione travagliata. La scrittura di Freddie Young, forse il miglior direttore della fotografia d'Inghilterra, [...] Vai alla recensione »
Il quinto episodio della serie di Bond riesce ancora a reggere un confronto coi primi. Davvero notevole. Per quanto un po' ripetitivo, questo film non manca assolutamente di idee e si dimostra subito migliore dell'episodio precedente, che aveva dato qualche piccolo segno di stanchezza. C'è infatti sicuramente molta più azione, con sparatorie e inseguimenti che piaceranno sicuramente ai fan del genere. [...] Vai alla recensione »
Un film molto atmosferico, con favolose riprese del grande, forse il più grande in quel monento in Inghilterra, direttore della fotografia Freddie Young, scelto dal regista Lewis Gilbert che voleva massimizzare la qualità del prodotto anche in un film volutamente scherzoso e leggero che a differenza dei precedenti non chiedeva di essere preso sul serio.
Un James Bond brillante in un film poco credibile e dalle bellissime musiche firmate John Barry.
Quinto capitolo della serie di film dedicati al celebre agente segreto britannico nato dalla penna di Ian Fleming. Come nei precedenti quattro, James Bond è interpretato da Sean Connery che ancora oggi a tanti anni di distanza resta l'attore al quale viene più direttamente associato il celebre 007, essendo stato colui che ha portato al successo il personaggio e l'intera saga, [...] Vai alla recensione »
Passabile anche questo episodio della saga ma, a differenza dei precedenti, è generalmente meno convincente: Sean Connery è visibilmente stanco del ruolo (era intento a smettere dopo Thunderball) e il suo personaggio ha meno carisma; la trama è piuttosto originale, soprattutto se si considera la base della spectre, ma il ritmo a volte è lento, a causa di un montaggio poco [...] Vai alla recensione »
Con questo 007 col debutto alla regia di Lewis Gilbert, la serie prende una strada già sperimentata con Goldfinger, rendendo l'atmosfera più leggera, quasi fumettistica. Però, se il film di Guy Hamilton personalmente mi sembrava fin troppo lento, qui la miscela si rivela ben presto più convincente, grazie a una non troppo massiccia dose d'azione, sottile ironia [...] Vai alla recensione »