Nella Fabbrica del cioccolato di Slitti dove nascono praline e barrette - intoscana

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Nella Fabbrica del cioccolato di Slitti dove nascono praline e barrette

A Monsummano, nella Chocolate valley, un’azienda che si distingue pure per sostenibilità e buone pratiche ambientali

La fabbrica del cioccolato di Slitti

Una visita nella Fabbrica del cioccolato che assomiglia a un viaggio dantesco: succede a Monsummano Terme dove si trova lo stabilimento di Slitti, marchio toscano fondato nel 1969. Per esigenze produttive si passa dal caldo infernale al freddo “d’alta quota” nello spazio di pochi metri. Un “sacrificio” ripagato da prodotti pluripremiati nei più famosi concorsi al mondo.

Il luogo dove barrette praline e dragèes “nascono” è un’azienda attenta al risparmio energetico e alla sostenibilità ambientale. Da Slitti le pareti della Fabbrica del cioccolato sono realizzate in legno e lana di roccia, è sono state ricoperte di pannelli e coibentante per far sì che in ogni stanza venga mantenuta la temperatura necessaria con il minor dispendio di energia.

La fabbrica di cioccolato di Slitti

Qui – racconta il mastro cioccolatiere Andrea Slittiin ogni stanza si passa in un attimo dal purgatorio all’inferno fino al paradiso”.

La fabbrica di cioccolato dispone di un impianto fotovoltaico che assicura circa il 35-40% di energia pulita. Grazie al recupero delle acque piovane si provvede al raffreddamento di macchinari che necessitano di questo trattamento. Un recupero di calore dell’aria condizionata consente di poter inoltre disporre di acqua calda senza gas.

Una mentalità ecologica e nel segno della pulizia che dalle varie fasi produttive si trasferisce al mondo del cioccolato” assicura Andrea Slitti.

L’interno della fabbrica di cioccolato di Slitti

Come nasce il ciocciolato Slitti

Il viaggio verso la tavoletta di cioccolato parte dalla tostatura delle fave di cacao che aiuta a sprigionare gli aromi dei semi di cacao poi passate in un apposito apparecchio che frantuma e decortica le fave tostate. La macchina frangi-cacao le riduce in granella di cacao, detta gruè. Si passa a una prima raffinazione e grazie al calore generato dal grinder il burro di cacao nella granella fonde e si ottiene una massa di cacao. Massa che si rapprende poi con il raffreddamento.

La fabbrica del cioccolato di Slitti

A questo punto, dopo la miscelazione, fase in cui vengono aggiunti altri ingredienti, avviene una nuova raffinatura. Si passa nella conca, apparecchiatura dove la pasta di cioccolato raffinata viene agitata e rimescolata a temperatura controllata. Un modo per amalgare tutti gli ingredienti alla perfezione.

I blocchi di cioccolato ottenuti sono quindi riposti in magazzino per un mese prima del loro utilizzo. Poi il cioccolato sarà temperato, modellato e raffreddato secondo esigenze per divenire barrette, praline, dragèes o creme spalmabili.

La storia di Slitti: dal caffè al cioccolato

Questo il procedimento seguito da Slitti nella sua Fabbrica di cioccolato fondata nel 1969 da Luciano Slitti. Una realtà imprenditoriale che nasce come apprezzata torrefazione e oggi è riconosciuta tra le più importanti cioccolaterie artigianali italiane.

Circa 200 i premi ricevuti nel corso della lunga attività. Andrea Slitti, figlio del fondatore, è maitre chocolatier noto a livello internazionale mentre il fratello Daniele segue la linea della pasticceria e del caffè.

Andrea Slitti

A Monsummano Terme, a due passi dalla Fabbrica di cioccolato, Slitti ha un caffè dove gustare praline, cioccolate calde, miscele di caffè e tanti altri prodotti artigianali a base di cioccolato e caffè. Dal 2023 l’azienda è presente con un monomarca pure a Firenze, dove è possibile assaggiare e acquistare i cioccolati pregiati di Slitti. Di poche settimane fa la novità del gelato.

Altrimenti i prodotti a marchio Slitti sono presenti nei negozi di Dubai e Abu Dhabi e in vendita sul sito aziendale. Tra gli obiettivi futuri del gruppo arrivare entro il 2028 40 milioni di fatturato e toccare quota 50 sedi tra Europa e Medio Oriente.

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