MotoGp, a Le Mans Martin vince davanti a Marc Marquez e Bagnaia - la Repubblica

Sport

MotoGp, a Le Mans Martin vince davanti a Marc Marquez e Bagnaia

Jorge Martin
Jorge Martin (afp)

Weekend perfetto dello spagnolo, che trionfa in gara dopo il successo nella Sprint race e la conquista della pole. Il campione del mondo scivola al terzo posto all’ultimo giro

2 minuti di lettura

Dopo il ritiro di ieri, Pecco Bagnaia non poteva più sbagliare. E non ha sbagliato. Ma una splendida gara del piemontese, per 20 giri al comando, non è bastata. Jorge Martin vince il Gp di Le Mans davanti a 120 mila spettatori, raddoppia il successo nella Sprint race e allunga ancora in classifica. Dopo il pilota madrileno del team Pramac, sale sul podio un incredibile Marc Marquez, il pilota della Gresini Racing era partito dalla tredicesima posizione. Pecco, il campione del mondo, chiude al terzo posto una gara di straordinaria intensità. Subito ai piedi del podio un altro ducatista ancora, Enea Bastianini. Bagnaia ora è secondo nel ranking, il suo distacco da Martinator è salito a 38 punti. E il Cannibale Marquez gli è appiccicato a sole due lunghezze. Tra due settimane rivincita a Barcellona, ma questa è una corsa che lascerà il segno nell’animo dei protagonisti e negli occhi degli appassionati.

«la cronaca della gara»

La festa di Martin: «Sono stato il migliore»

Tagliato il traguardo, Martinator e Pecco si abbracciano sportivamente. Che gara! «Avevo tanti dubbi prima di questa corsa», confessa Jorge, «ma alla fine ho dimostrato a me stesso e a questa gente in tribuna che sono il migliore. Oggi la moto era perfetta nell’assetto e nell’elettronica, nonostante la caduta di ieri in qualifica: è stato un weekend francese da ricordare».

Marquez, che gioia: «Una bellissima rimonta»

Marc Marquez è radioso: «È stata una bellissima rimonta: sono partito bene ma non come ieri, c’è voluto un po’ di tempo – specialmente all’inizio – per superare tanti piloti. Però il passo c’era, sono andato tra i migliori, ho provato tante volte a passare Pecco però lui frenava tantissimo. Alla fine ho tentato ancora, ce l’ho fatta. Poco alla volta sto imparando tante cose della Ducati. E oggi ero davvero velocissimo»

Bagnaia: «Ci ho provato, in futuro andrà meglio»

Pecco sorride, nonostante tutto: «Ci ho provato, ho dato tutto cercando di gestire la partenza. Ma nel finale, quei 2 ne avevano di più. Tutto sommato però sono contento, peccato per quello che è successo sabato pomeriggio. Adesso guardiamo alla prossima gara: sono sicuro che in futuro potrà andare meglio».

Acosta e Bezzecchi nella ghiaia

Questa volta Pecco non fallisce al via, anzi: il piemontese si mette davanti, con Martin incollato alla sua ruota, mentre Vinales paga un ingresso troppo generoso in curva e deve cedere qualche posizione. Espargarò, suo compagno di squadra in Aprilia, è tra quelli che ne approfitta. Marc Marquez sgrana un sorpasso dietro l’altro, anche Bastianini non resta a guardare. Di Giannantonio rimane tra i primi, al 4° Acosta prova a infilarne 2 in un colpo sono (Diggia e Aleix), ma perde il controllo della Ktm, finendo nella ghiaia. Stessa sorte per Bezzecchi, che dopo una brutta partenza stava battagliando con Bastianini.

Bastianini lotta ma deve rallentare

A metà gara Marc Marquez continua nella sua impressionante rimonta e sale al 4° posto, subito alle spalle di Di Giannantonio, approfittando di una incertezza di Vinales. Bastianini si prende un long lap penalty per uno sconsiderato attacco su Espargarò, per 3 posizioni e si ritrova in nona. Quartararo adesso è sesto, però la gioia dura poco perché perde il controllo della Yamaha e finisce gambe all’aria. Bagnaia è sempre leader, con 4 decimi su Martin, mentre il Cannibale mette nel mirino Diggia: il romano resiste con coraggio e talento, ma deve arrendersi quando mancano 10 giri.

Marquez sorpassa Bagnaia all’ultimo giro

Mancano 8 giri al termine: Martin attacca Bagnaia, che risponde alla grande. Ci prova un giro più tardi: lo spagnolo della Pramac questa volta passa. E Marquez si fa sempre più sotto. Finale batticuore, con Pecco che attacca Jorge ma lo spagnolo resiste, e nel finale ecco che il Cannibale prende l’interno al campione del mondo. Quarto posto per un Bastianini bravissimo ma – appunto – un gradino sotto rispetto agli altri 3. Poi tocca all’Aprilia di Vinales, buon sesto posto per Di Giannantonio davanti a Morbidelli, poi Espargarò e Alex, il fratellino di Marc. Tra Ducati e Aprilia, sono 10 moto italiane davanti a tutti.

I commenti dei lettori