Devozione e folklore popolare: la festa di Maria SS. Addolorata a Comiso - Ragusa Oggi

Devozione e folklore popolare: la festa di Maria SS. Addolorata a Comiso

Devozione e folklore popolare: sono questi gli elementi salienti della festa in onore di Maria SS. Addolorata che si celebra questa domenica 12 maggio a Comiso.

La “Sittina” e la “Via Matris”

La processione in programma nella serata di domenica è solo l’ultimo atto di giorni di intensa preparazione. Per sette giorni, dal 3 al 10 maggio, le celebrazioni all’interno della basilica di Santa Maria delle Stelle (Chiesa Madre) che ospita la festa sono state scandite dal canto della “Sittina”, antico e commovente canto dialettale delle “Sette Spade” della Vergine, composto nel 1846 dal maestro Filippo Messineo. Il canto della Sittina è stato eseguito dai tenori Alessandro Cassibba, Salvino Vicino e Domenico Giarraffa, accompagnati all’organo dal maestro Claudio Palacino. Le meditazioni sono state curate dal predicatore don Fabio Randello, arciprete di Licodia Eubea, mentre il gruppo di preghiera Padre Pio ha animato le celebrazioni.

Venerdì sera, si è svolta la Via Matris, animata dai Portatori di Maria SS. Addolorata e dal corpo bandistico Kasmeneo per le vie della città. 

“A pigghiata o mantu”, la svelata del simulacro e il tradizionale “Inno”

 Sabato sera, uno dei momenti folkloristici più attesi: la tradizionale “Pigghiata o mantu”. Il pregevole manto in velluto che sarà indossato dal simulacro della vergine verrà portato dalla chiesa di San Biagio in Chiesa madre con un corteo molto pittoresco, che permetterà di mostrare il manto in tutta la sua bellezza. Subito dopo, è seguita la tradizionale “svelata” del simulacro e il canto dell’Inno, da parte di un coro di voci bianche, guidato dalla maestra Maria Lucia Faro e accompagnato dal corpo bandistico Kasmeneo. Poi la messa, presieduta dal vescovo, Giuseppe La Placa.

Domenica sera, l’uscita del simulacro, l’ingresso in piazza Fonte Diana, dove, ancora una volta, il coro di voci bianche eseguirà il tradizionale Inno.

Il programma dei festeggiamenti è stato scandito anche da alcuni appuntamenti culturali e da alcune iniziative collaterali. Uno tra questi è la mostra “Echi di devozione: culto di Maria Addolorata attraverso le fotografie storiche e oggetti di pietà” curata dal fotografo Salvatore Cacciaguerra e ospitata presso la nuova sede della Pro Loco (in via Monsignor Rimmaudo). Domenica 5 maggio si è svolto il 2° Contest intitolato a Maria Russo, avvocata comisana morta improvvisamente due anni fa. Il Contest ha premiato il tavolo della tradizionale “Cena” più bello e più ricco. Venerdì 10 maggio è stata consegnata l’8° Borsa di studio “Maria SS. Addolorata” istituita in memoria del medico Turi Schirmo.

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