Fusione tra Righetti e Pina, ma i marchi resteranno
Luganese

Fusione tra Righetti e Pina, ma i marchi resteranno

Le due storiche ditte di Grancia e Mezzovico confluiranno, assieme a Togni Tenergy di Locarno, nella neonata Volenergy Ticino, controllata da un gruppo argoviese
© CdT / Chiara Zocchetti
Federico Storni
14.05.2024 06:00

Un cliente non troppo attento potrebbe addirittura non accorgersene, anche perché ai suoi occhi cambierà poco, ma c’è stato un certo scossone negli scorsi mesi nel settore ticinese dei combustibili. Gli storici concorrenti Righetti Combustili (fondata nel 1927) e Pina Petroli (1948) si sono infatti fusi nella nuova società Volenergy Ticino SA che ha sede a Mezzovico dove si trova(va) Righetti Combustibili. In Volenergy è confluita pure la locarnese Togni Tenergy di Gordola, pure attiva nel commercio di combustibili da un ventennio abbondante. La fusione è stata sancita negli scorsi giorni sul Foglio Ufficiale, mentre la nuova ragione sociale risale a fine 2023.

Tutte già vendute a Oel-Pool

Trait-d-union della fusione è la società argoviese Oel-Pool che a breve verrà pure rinominata Volenergy AG, il più grande gruppo svizzero per quel che riguarda l’olio da riscaldamento, a sua volta controllata dal gruppo Volare. Essa negli scorsi anni aveva infatti già acquistato le tre società ticinesi per mettere piede a sud delle Alpi, lasciandone però immutate le ragioni sociali: «Oel-Pool ha una chiara visione in cui considera molto importanti la regionalità e le competenze già presenti sul territorio – ci dice Paolo Righetti, direttore di Righetti Combustibili e membro del CdA di Volenergy ticino SA. – Ciò si è tradotto ad esempio nella decisione di mantenere i posti di lavoro esistenti, senza ricorrere a licenziamenti. Oel-Pool è qui per restare». Volenergy Ticino SA impiega fra le quaranta e le cinquanta persone, a dipendenza dei picchi di lavoro, visto che la richiesta di olio combustibile è ancora relativamente stagionale. Le sue dimensioni nell’ambito del mercato ticinese, in cui sono attivi una decina di operatori, possono essere definite medio-grandi.

Ottimizzazione logistica

Dopo l’acquisizione delle tre realtà, lascia intendere Righetti, la fusione era il passo logico successivo: «Ci ha permesso di ottimizzare drasticamente la logistica, che significa meno camion per strada, meno inquinamento e meno traffico». Un esempio per capirci: finora un cliente Pina e uno Righetti residenti mettiamo a Origlio erano serviti da due diversi camion. In futuro non più. Sempre in ottica ottimizzazione dei trasporti la società si è anche dotata di un nuovo deposito a Riazzino, oltre a quello di Grancia. «Questi investimenti sono testimoni della fiducia nel mercato ticinese che le società del gruppo hanno», afferma Righetti.

In questo senso la nuova società non ha per ora alcuna necessità di apparire con il proprio nome su camion e infrastrutture. Le «vecchie» ragioni sociali sono troppo riconoscibili e cariche di storia per farne a meno: «La nuova realtà aziendale ha riconosciuto il valore dei brand esistenti, che richiama tre famiglie imprenditrici ticinesi, e ha deciso di mantenerli» dice Righetti.

Come sta il settore?

Quanto alla prospettive future dell’azienda e del settore, con la promessa rivoluzione energetica all’orizzonte, Righetti – che è anche presidente dell’associazione di categoria Swissoil Ticino – non è particolarmente preoccupato: «Siamo consapevoli che il nostro settore non è il futuro, ma anche che non siamo prossimi a morire. I dati oggettivi ci dicono che a oggi la Svizzera non è autosufficiente a livello energetico e che per diversi anni ci sarà ancora bisogno dei nostri prodotti». In tal senso vale la pena notare che anche il settore dei combustibili negli ultimi anni ha preso o è stato toccato da misure atte a ridurne l’impatto ambientale. Le caldaie di nuova generazione a condensazione banalmente consumano circa il 30% in meno, e dal primo giugno 2023 – per citare una misura particolarmente incisiva – vi è l’obbligo di usare un gasolio più ecologico che in passato, privo cioè di zolfo e azoto, cosa che permette di tagliare in modo significativo le emissioni di agenti inquinanti.