L'ho finito da qualche giorno anche io, ed è stata una lettura molto positiva anche per me, anche se leggere insieme l'altro libro dell'autore è stata una pessima tempistica, mi aspettavo che da un momento all'altr'anno apparissero le personalità multiple di Charlie che son descritte così bene invece nell'altro libro
C'è sicuramente psicologia come dice Davide, ma secondo me è anche molto narrativo, ci si potrebbe avvicinare chiunque anche senza aver mai sentito parlare di Freud, perchè mi sembra che l'evoluzione di Charlie e di coloro che gli stanno intorno dia spazio a situazioni in cui ci si potrebbe rivedere chiunque, proprio perchè, sempre come dice Davide, molto realistiche.
Anche secondo me è un libro fortemente sulla solitudine, sulla solititudine cui siamo destinati se ci crediamo superiori, ma anche se non accettiamo chi é diverso da noi (vedi la madre di Charlie) così della solitudine cui siamo costretti se per motivi che non dipendono per forza da noi non riusciamo a integrarci.
Verso l'80% del libro ho segnato anche un altro passaggio che mette in luce un altro tema. Charlie si trova a una festa con medici, scienzianti e psicologi e si rende conto una volta in più che loro son molto più ignoranti di quel che lui credeva e di quel che loro lasciano credere. Riferendosi a uno dei medici che gli hanno fatto l'operazione dice: "E v'è in lui il timore dell'insegnante di essere superato dai suoi allievi, la paura del maestro che i discepoli gettino discredito sulla sua opera." Penso questa sia anche una situazione molto frequente, sia nel rapporto insegnante-allievo che genitore-figlio, ovvero la figura che all'inizio fa da guida non riesce ad accettare che colui che pende dalle sue labbra si evolva, cresca, e possa superarlo, perchè teme che possa così rendersi conto che in realtá cercava di dimostrare un'intelligenza e una cultura che non ha, e nel momento in cui emerge questa consapevolezza, il rapporto di forza viene meno e chi fa da guida perde il controllo. Di conseguenza preferisce allontanare il discepolo (come nel caso di Charlie, che viene appunto allontanato da tutti perchè si sentono tutti a disagio) o precludergli cononoscenze.