“Dopo anni e anni di polarizzazione tossica tra la peggior destra e la peggior sinistra della città, abbiamo sentito il bisogno di creare un luogo di politica civica dove respirare un’aria nuova e fresca fatta di idee concrete, innovazione ed entusiasmo”.
Questa è la premessa programmatica che è possibile trovare sul sito di Ferrara Futura https://www.ferrarafutura.it/ , la lista civica che sostiene la candidatura di Daniele Botti sindaco.
Nel corso dell’avvicinamento all’8 e 9 Giugno 2024 per le Elezioni Comunali di Ferrara, i capitoli del programma verranno rilasciati giorno dopo giorno con un metodo, quindi, “non convenzionale” di presentazione del programma che vuole differenziarsi dalla classica propaganda politica.
Le proposte quindi sono ancora suscettibili di una ulteriore definizione ma possiamo anticipare alcune delle proposte programmatiche già rilasciate dal candidato (https://www.ferrarafutura.it/curriculum).
“La città di Ferrara – scrive Botti – si trova di fronte a sfide significative che richiedono azioni decisive e innovative per garantire il benessere delle sue famiglie e offrire opportunità concrete ai suoi giovani. L’attuale posizionamento della città – 98° posto su 107 tra le province italiane per tasso di natalità e ultimi in regione per occupazione giovanile (25%) – sottolinea una crisi che non può più essere ignorata”.
Ad appesantire il clima di sfiducia nei confronti del futuro, si aggiunge l’ultimo posto di Ferrara in regione per qualità della vita secondo l’annuale studio presentato sul tema da Il Sole 24 Ore (60° posto su 107 tra le città italiane).
Qui di seguito vengono riportati in sintesi i capitoli del programma che riguardano le politiche per la famiglia, quelle urbane e culturali.
1. Il “Fattore Famiglia” e il “Fattore Futura”
Un quoziente integrativo dell’ISEE per una vera equità sociale su servizi e accesso alle case popolari. La proposta è quella di portare a Ferrara il progetto politico già avviato nel parmense del “Fattore Famiglia”, uno strumento elaborato dal Forum delle Associazioni Familiari per rendere il fisco più equo nei confronti della famiglia. Tecnicamente si tratterebbe di un quoziente che interagisce con la scala di equivalenza dell’ISEE per aumentare la premialità in base al numero dei figli e dare vita così ad un virtuosismo demografico come quello che si è già verificato in Francia.
Questo semplice meccanismo innescherebbe quasi automaticamente tutta una serie di iniziative politiche davvero “famigliari” a cominciare da un accesso più equo all’ Edilizia Residenziale Pubblica (le cosiddette “Case Popolari”); l’introduzione del “Family Ticket” mirerebbe a creare un ambiente urbano più accogliente per le famiglie, incentivando le imprese locali a diventare più inclusive; il “Family Audit” inteso come impegno per il miglioramento della qualità della vita lavorativa dei cittadini di Ferrara, promuoverebbe un equilibrio tra vita professionale e vita familiare; l’ “Estate Family” andrebbe poi incontro al bisogno delle durante i mesi estivi, proponendo attività educative e ricreative per bambini e adolescenti.
Stato strutturale degli edifici e sicurezza – Molti edifici che ospitano i servizi per l’infanzia presentano criticità strutturali, come pavimentazioni deteriorate e presenza di materiali nocivi, incluso l’amianto in diversi sottosuoli seppur valutato in quantità entro i limiti che implicano la non tossicità. A tale proposito si intende avviare un ambizioso piano quinquennale di ristrutturazione e messa in sicurezza degli immobili, migliorando non solo la sicurezza ma anche la qualità degli ambienti educativi. Questo includerà l’installazione di sistemi di climatizzazione adeguati (ad oggi assenti in molte strutture), per garantire il benessere dei bambini tutto l’anno.
Calendario scolastico e flessibilità – L’attuale calendario scolastico non risponde alle esigenze lavorative delle famiglie moderne, limitandosi a un periodo troppo breve dell’anno. Mentre sono numerose le attività ricreative estive per bambini più grandi, per i bambini del nido – per i quali occorrono ambienti specificatamente predisposti e sicuri – non si trovano nel mese di agosto possibilità per fruire di servizi a loro adeguati creando enormi disagi alle famiglie. Viene avanzata la proposta dell’estensione del calendario scolastico, senza necessità di iscrizione, a tutto il mese di Luglio. Come avveniva diversi anni fa, si propone l’apertura straordinaria – ad iscrizione – di alcuni plessi per il mese di Agosto.
Supporto finanziario alle famiglie – Le famiglie che scelgono di frequentare le scuole dell’infanzia paritarie, presenti nel sistema integrato pubblico/privato, non ricevono più alcun contributo a differenza di quanto accade con i nidi privati. Questo crea l’assurda situazione per la quale per la frequenza ai nidi privati le famiglie possono contare sia sul bonus nido previsto dall’INPS sia sul bonus “Al nido con la Regione” previsto dalla Regione Emilia-Romagna e integrato con fondi comunali.
Sarà dunque necessario rimodulare i bonus comunali per includere un supporto esteso anche alle famiglie che scelgono le scuole dell’infanzia paritarie, garantendo equità nel sistema di sostegno finanziario alle famiglie.
Ottimizzazione del sistema di sostegno educativo e diversificazione – Occorre rivoluzionare completamente il sistema di integrazione scolastica, coinvolgendo tutti i soggetti nel processo, a partire dai servizi di neuropsichiatria dell’UOMPIA di Ferrara e gli uffici comunali preposti per rimodulare il ruolo dell’insegnante di sostegno che deve diventare un riferimento per l’intero plesso. Creare un innovativo sistema di sostegno diffuso, maggiormente sostenibile e compatibile con le esigenze di bambini e famiglie è oggi più che mai necessario. L’idea è quella di diversificare l’offerta educativa, introducendo varietà negli orari di apertura e nelle proposte pedagogiche.
2. Rilancio delle attività locali e del turismo
Negli ultimi 10 anni Ferrara ha perso il 14,3% delle sue aziende: il dato fa paura.
La lista civica, Ferrara Futura, si impegna nel voler invertire questa tendenza. La missione è chiara: valorizzare e rinvigorire il patrimonio artistico e culturale di Ferrara, rendendo la città un faro di attrazione turistica, un punto di riferimento per l’innovazione e un modello di sviluppo sostenibile.
“Una città che vuole rinascere deve puntare su giovani e lavoro. Se continuiamo a lasciar morire le nostre attività locali, lasceremo ai nostri figli una Ferrara senza futuro.”
A questo proposito ecco alcuni esempi di proposte concrete.
Rinascita del centro storico e dei suoi flussi – Avviere un ambizioso programma di riqualificazione del centro storico di Ferrara, offrendo incentivi tangibili alle attività commerciali locali e garantendo un solido ritorno sull’investimento per i nuovi imprenditori.
Creare una pianificazione di sviluppo tematico per le vie della città, in modo da attrarre attività del commercio o pubblici esercizi di imprenditori virtuosi che sappiano inserirsi in contesti “prestabiliti” per attrarre specifiche nicchie di mercato.
Attrarre turismo specifico grazie alla potenza dei social media e della comunicazione.
3. Cambio di paradigma sugli eventi culturali
Non bastano i grandi nomi, serve una visione a 360 gradi. L’ obiettivo di Ferrara Futura è quello ristrutturare il modello di gestione degli eventi culturali e di intrattenimento, garantendo che una quota maggiore dei ricavi sia destinata ai commercianti locali. È necessario creare eventi in città che prolunghino il tempo di permanenza del turista, con manifestazioni e attività a corollario del singolo evento o festival per evitare il turismo “mordi e fuggi”.
4. Trasparenza e meritocrazia nei bandi pubblici
È fondamentale implementare un sistema di bandi pubblici chiaro e meritocratico per l’assegnazione di risorse e spazi pubblici. Solo i progetti più innovativi e vantaggiosi per la comunità riceveranno il sostegno necessario per trasformare le idee in realtà tangibili, rafforzando l’infrastruttura culturale e commerciale di Ferrara. Va dato merito all’Amministrazione targata Alan Fabbri di aver dato nuova vita alla Darsena di Ferrara, ma la metodologia messa in atto oggi può considerarsi lungimirante e vincente?
5. Il polo fieristico deve tornare a brillare
Ferrara Fiere deve tornare il luogo DELLE aziende e PER le aziende. Il quartiere fieristico, un tempo fiore all’occhiello di Ferrara, dovrà essere riportato alla sua precedente gloria. Con oltre 40 eventi annuali che caratterizzavano il calendario dal 2002 al 2016, l’ obiettivo è lavorare ad una Ferrara come punto di riferimento per fiere e congressi, sfruttando le competenze di professionisti del settore e adottando una gestione aziendale efficiente e trasparente.