13 maggio 2024

Le mostre da non perdere a maggio in tutta Italia

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Dall'Istituto Svizzero di Milano a Palazzo Sant’Elia a Palermo, dalla GAMeC di Bergamo a Villa Medici a Roma. L’appuntamento mensile dedicato alle mostre e ai progetti espositivi più interessanti di prossima apertura, in tutta Italia: ecco la nostra selezione per il mese di maggio

Maude Léonard-Contant, Digs, 2022 © Moritz Schermbach

Dall’Istituto Svizzero di Milano a Palazzo Sant’Elia a Palermo, dalla GAMeC di Bergamo a Villa Medici a Roma. L’appuntamento mensile dedicato alle mostre e ai progetti espositivi più interessanti di prossima apertura, in tutta Italia: ecco la nostra selezione per il mese di maggio.

Maude Léonard-Contant e Monia Ben Hamouda. NYX – Istituto Svizzero, Milano

La mostra bipersonale all’Istituto Svizzero a Milano presenta le opere di Maude Léonard-Contant e Monia Ben Hamouda (homepage). Una collaborazione tra le due artiste guidata dal loro comune interesse per i materiali e l’esplorazione dei linguaggi. Spezie profumate, sabbia da modellare, ceramica o metallo si intrecciano nelle loro installazioni, ogni materiale porta con sé narrazioni che si dispiegano inaspettatamente nel tempo. Il linguaggio è il loro mezzo di comunicazione, che si addentra nei processi di traduzione, nelle frasi effimere e nelle reinterpretazioni culturali, invitando a riflettere sul multilinguismo e sull’intraducibile. Il titolo, NYX, allude alla dea greca e all’incarnazione della notte, nata dal caos e che ha accompagnato le due artiste nel loro lavoro per la mostra.

Vincent Peters. Timeless Time – Palazzo Bonaparte, Roma

Vincent Peters, Charlize Theron I, NY, 2008 – 140×180 cm

Il 16 maggio arriva a Palazzo Bonaparte di Roma la mostra Timeless Time, a cura di Maria Vittoria Baravelli. Un viaggio tra gli scatti iconici e senza tempo del fotografo Vincent Peters che, fino al 25 agosto 2024, presenta una selezione di lavori in bianco e nero in cui la luce è protagonista nel definire le emozioni e raccontare le storie dei soggetti ritratti e della loro intima capacità di riflettere la bellezza.

Christian Bale, Monica Bellucci, Vincent Cassel, Laetitia Casta, Penelope Cruz, Cameron Diaz, Angelina Jolie, Gwyneth Paltrow, David Beckham, Scarlett Johansson, Milla Jovovich, John Malkovich, Charlize Theron, Emma Watson e Greta Ferro sono solo alcuni dei personaggi famosi i cui ritratti sono esposti a Palazzo Albergati. Scatti realizzati tra il 2001 e il 2021 da Vincent Peters che, usando un’illuminazione impeccabile, eleva i suoi soggetti a una posizione che spesso trascende il loro status di celebrità.

EXPOSED Torino Foto Festival

Voci nascoste. Lingue che resistono. CAMERA. Centro Italiano per la fotografia. EXPOSED, Torino, 2024

il nuovo Festival Internazionale di Fotografia di Torino, a cura di Menno Liauw e Salvatore Vitale offre un esplosivo programma di inaugurazioni, eventi, performance e talk coinvolge tutte le maggiori istituzioni, fondazioni e realtà indipendenti della città di Torino. Con un unico biglietto è possibile immergersi letteralmente in New Landscapes – Nuovi paesaggi, titolo di questa edizione. Il festival si pone l’obiettivo di indagare il futuro della fotografia usandola come strumento per immaginare e progettare scenari futuri.

Elisabetta Benassi. Autoritratto al lavoro – MACRO, Roma

Ph. Priscilla Benedetti

Autoritratto al lavoro è la prima grande mostra antologica dedicata a Elisabetta Benassi (Roma, 1966) da un’istituzione attiva nella città in cui l’artista vive e lavora. Il progetto espositivo presenta oltre venti anni della sua produzione, giustapponendo lavori storici dei primi anni 2000 a opere recenti e a tre nuove produzioni realizzate appositamente per l’occasione.

ROBERT CAPA. L’opera 1932-1954 – Museo Diocesano, Milano

© Robert Capa © International Center of Photography/Magnum Photos | Robert Capa, Sicilian peasant telling an American officer which way the Germans had gone, near Troina, Italy, August 1943

Il Museo Diocesano presenta una retrospettiva dedicata a Robert Capa curata da Gabriel Bauret, che ripercorre le tappe principali della carriera del fotografo di guerra, dagli esordi nel 1932 fino alla morte avvenuta nel 1954 in Indocina per lo scoppio di una mina.

Una mostra composta da 300 opere, selezionate dagli archivi dell’Agenzia Magnum Photos, che vuole rivelare il temperamento e le sfaccettature di un personaggio passionale e sfuggente, insaziabile e forse mai pienamente soddisfatto, che non esitava a rischiare la vita per i suoi reportage.

Festival des Cabanes – Villa Medici, Roma

© Daniele Molajoli e © Julien Heil

Ogni anno, l’Accademia di Francia a Roma organizza il Festival des Cabanes di Villa Medici, dove architetti, artisti e ricercatori sono invitati a occupare i giardini storici di Villa Médicis per tutta l’estate.
Installazioni effimere, microarchitetture, padiglioni: diverse originali creazioni di capanna sono allestite per tutta l’estate nel cuore dei giardini di Villa Medici, luogo di ricerca e sperimentazione dove si incontrano giardinieri, architetti, artisti e pensatori.

Roberto Sambonet. La teoria della forma – Triennale Milano

Roberto Sambonet, Autoritratto, olio su tela, 1964
In occasione del centenario dalla nascita di Roberto Sambonet, tra le pieghe del racconto della sua vita e della sua carriera di designer, grafico e artista, la mostra ne esplora il metodo e il pensiero con oggetti, disegni, dipinti e documenti provenienti principalmente dall’Archivio Roberto Sambonet. All’interno dell’esposizione trovano spazio approfondimenti sui nodi cruciali della sua formazione e del suo lavoro, come l’esperienza con il Museo de Arte di San Paolo, i ritratti della Pazzia, il rapporto con La Rinascente, il lavoro di art director, la passione per il mare e il talento di ritrattista.

Pensare come una montagna – GAMeC, Bergamo

Lin May Saeed, Landscape with ant hills, 2021. Foto: Wolfgang Günzel. Courtesy Lin May Saeed Estate, Jacky Strenz, Francoforte sul Meno

Pensare come una montagna è il titolo del programma culturale diffuso promosso dalla GAMeC – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo che per il biennio 2024-2025 coinvolgerà, oltre agli spazi museali, il territorio della Provincia di Bergamo, con l’intento di creare un percorso di condivisione di esperienze artistiche volte a riflettere sui temi della sostenibilità e della collettività. Il programma prevede il coinvolgimento, in due anni, di venti tra artisti o gruppi di artisti, operanti in diversi contesti geografici e culturali, nella progettazione e realizzazione di un programma diffuso di eventi condivisi con le comunità locali, tra interventi nello spazio pubblico, performance collettive e laboratori creativi. Sonia Boyce, Mercedes Azpilicueta, Chiara Gambirasio, Lin May Saeed, Studio Ossidiana in collaborazione con Frantoio Sociale sono i primi artisti protagonisti del biennio, impegnati a Bergamo, Castione della Presolana, Dalmine e Brembate.

La mostra ’60 Pop Art Italia, curata da Walter Guadagnini, presenta 70 opere che ricostruiscono le vicende della Pop Art in Italia, attraverso i suoi maggiori esponenti, tra cui Mario Schifano, Tano Festa, Franco Angeli, Mimmo Rotella, Mario Ceroli, Pino Pascali, Fabio Mauri, Jannis Kounellis, Renato Mambor, Titina Maselli, Giosetta Fioroni, Laura Grisi, Enrico Baj, Valerio Adami, Emilio Tadini, Michelangelo Pistoletto, Ugo Nespolo, Piero Gilardi, Concetto Pozzati, Roberto Barni, Umberto Buscioni, Adolfo Natalini e Gianni Ruffi.

Palermo Liberty. The Golden Age – Palazzo Sant’Elia, Palermo

Circa 500 opere, fra disegni di architettura e di arti applicate, arredi, dipinti, sculture, arazzi, ceramiche, bozzetti decorativi, abiti e gioielli provenienti da 70 collezioni pubbliche e private. La Fondazione Sant’Elia dedica un’imponente mostra a quella irripetibile stagione rappresentata dalla fioritura dello stile Liberty a Palermo.
Palermo Liberty – The Golden Age, una vera e propria età dell’oro, che vede lavorare insieme grandi progettisti, pittori, scultori, decoratori, artigiani e imprese produttive per realizzare una città nuova, adatta alle esigenze della modernità e della borghesia. In un periodo di cambiamenti e di sviluppo economico e sociale della città, si afferma, sotto l’egida di Ernesto Basile, una scuola che fa della città una delle capitali italiane di questo stile. In quegli anni si sviluppa, infatti, a Palermo una temperie culturale che, pur non dimentica delle sue radici, elabora una maniera autonoma di guardare al dibattito europeo coevo e abbraccia tutti i settori della creatività con un linguaggio legato agli stilemi dell’Art nouveau.

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