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Pete Townshend difende dalle accuse l'album degli Who "It's hard"

Il chitarrista respinge quanto dichiarato dall'ex batterista della band inglese Kenney Jones
Pete Townshend difende dalle accuse l'album degli Who "It's hard"

Pete Townshend ha recentemente parlato dell'ultimo album degli Who con il bassista John Entwistle, "It's Hard", nel corso di un'intervista con il magazine Mojo. Il chitarrista e principale autore della band inglese ha dichiarato di non essere d'accordo con le opinioni espresse da Kenney Jones sulle canzoni contenute in quel disco. "Non accetto quello che ha detto Kenney Jones: 'Hai preso le migliori canzoni per il tuo album solista e ci hai lasciato con questi scarti.' Questo è un insulto. Ma probabilmente avevo bisogno di tempo per scrivere qualche altra canzone su misura per il disco”.

Per meglio contestualizzare quanto riportato più sopra va detto che Kenney Jones è il batterista entrato negli Who per sostituire Keith Moon, scomparso nel 1978, e con cui il gruppo pubblicò l'album “Face dances” nel 1981 e il seguente “It'shard” nel 1982. Quando Jones accusa Townshend di essersi tenuto per sé i frutti migliori per l'album solista si riferisce a “Allthe Best Cowboys Have Chinese Eyes”, uscito nel giugno 1982, tre mesi prima di “It's hard”.

Kenney Jones comunque non è stato l'unico a sollevare perplessità sulla bontà di

"It's Hard". Infatti anche Roger Daltrey non voleva che il disco venisse pubblicato. A conferma di ciò durante l'intervista Townshend ha ricordato ciò che disse Daltrey al tempo e ha spiegato come andarono le cose: “Roger disse: ‘Non sono d’accordo che questo album venga pubblicato. Non è abbastanza buono.' Ma avevamo un contratto e ci eravamo presi la maggior parte dei fottuti soldi. Quindi abbiamo dovuto pubblicarlo. Avrebbe dovuto essere più diversificato, o forse era troppo diversificato. Non lo so. L'ho ascoltato di recente e non è poi così male. In realtà, ciò di cui gli Who avevano bisogno in quel momento era un fottuto psicoterapeuta.”

C'era solo una canzone dell'album che piaceva a Roger Daltrey, "Cry If You Want". Come ebbe modo di affermare al tempo dell'uscita del disco: “Penso che la canzone che cattura di più ciò che provano gli Who in questo momento sia ‘Cry If You Want’. Penso che avrebbe dovuto essere il singolo. (…) Penso che questa dica davvero come ci si sente ad avere 38 anni e cantare in un gruppo rock chiamato Who!”.

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Pete Townshend
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