“Un mix straordinariamente unico: superbia e umanità che si fondono continuamente durante un viaggio decennale”. Comincia così il post che Andrea Agnelli dedica a Massimiliano Allegri nel giorno in cui la Juventus ha deciso l’esonero del tecnico. Un atto che di fatto recide anche l’ultimo cordone che legava il club bianconero alla vecchia gestione, quella appunto targata Agnelli. L’ex presidente esalta Allegri, ma il suo messaggio è anche una frecciata al cugino John Elkann e alla nuova dirigenza: “Grazie Max, grazie a te che hai rappresentato essere Juventus con ogni tua cellula. Fino alla fine…”, scrive Andrea Agnelli.

Proprio lui ha voluto riportare Allegri alla Juve e lo ha blindato con un maxi-contratto da sette milioni di euro netti a stagione fino al giugno 2025. Un attestato di stima e di fiducia verso l’allenatore che ha portato alla Juve di Andrea Agnelli cinque scudetti consecutivi, quattro Coppe Italia (la quinta l’ha vinta mercoledì), due Supercoppe Italiane e due finali Champions. Agnelli ha difeso Allegri fino all’ultimo, così come il tecnico ha difeso il club e ne ha preso le redini dopo che la dirigenza è stata travolta dall’inchiesta Prisma di Torino su plusvalenze e manovre stipendi.

Non è un mistero invece il diktat di Elkann: la nuova Juve deve seguire la linea dell’austerità. Le richieste di Allegri sono state giudicate incompatibili con il nuovo corso, che ora è stato definitivamente consegnato nelle mani di Cristiano Giuntoli. È lui il nuovo uomo forte del club, quello che gestirà la campagna-acquisti secondo i parametri di Elkann e darà vita al nuovo progetto, quasi sicuramente con Thiago Motta in panchina.

Oltre al post di Agnelli, però, ce ne sono almeno altri due da segnalare. “Come ci hai sempre detto, poche parole. Grazie mister”, scrive su Instagram il centrocampista Nicolò Fagioli, quest’anno fuori causa per la squalifica legata al caso scommesse. E soprattutto c’è il messaggio di Adrien Rabiot. Il centrocampista francese ha pubblicato una foto del tecnico livornese portato in trionfo dai giocatori della Juventus, accompagnato dalla frase: “Sarai ricordato come uno degli allenatori più vincenti della storia della Juventus. Meritavi un addio diverso. Grazie di tutto Mister e in bocca al lupo” con emoticon finale del cuore a chiudere. Un post polemico, un segnale chiaro che non tutti nel mondo bianconero condividono la nuova strategia. A questo punto Rabiot e non solo potrebbero salutare presto Torino.

Community - Condividi gli articoli ed ottieni crediti
Articolo Precedente

Caccia Allegri e si prende la Juve, ecco il vero Giuntoli: un manager che vuole comandare (anche nell’ombra)

next
Articolo Successivo

Allegri-Juventus, quel dettaglio che fa pensare all’ipotesi di un licenziamento per giusta causa: lo scenario e le tempistiche

next