Tre uomini e una moto. Martin, Marquez o Bastianini: il talent Ducati per un posto accanto a Bagnaia - la Repubblica

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Tre uomini e una moto. Martin, Marquez o Bastianini: il talent Ducati per un posto accanto a Bagnaia

Jorge Martin
Jorge Martin (afp)

Borgo Panigale deve scegliere il pilota che nella prossima stagione affiancherà il campione del mondo

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“Ieri ho corso in maniera intelligente”. Il talent Ducati per un posto nella squadra ufficiale, accanto a Bagnaia, ha distratto da un fatto che promette di essere decisivo nella corsa al titolo mondiale: la definitiva trasformazione di Jorge Martin, campione dal talento purissimo e dall’istinto guerriero, in un pilota – appunto - ‘intelligente’. Cioè capace di frenare l’impulso naturale, per essere efficace nel momento giusto.

Ieri a Le Mans il madrileno del team Prima Pramac ha atteso 20 giri, tallonando Pecco - “Ma la temperatura era fresca, non ci sono state conseguenze sulla pressione della gomma anteriore” -, prima di sferrare l’attacco vincente. Un anno fa si sarebbe speso molto prima, col rischio magari di finire gambe all’aria come gli accadeva spesso in passato. “A un certo punto ho pensato addirittura di accontentarmi del 2° posto. Poi non ce l’ho più fatta, ho colto l’occasione”. Per lui è stato un fine-settimana perfetto: record della pista, pole, vittoria nella sprint race e nel gp. Martinator è cambiato. Nel 2023 sbocciò in autunno, superando in classifica Bagnaia – complice il terribile incidente di Barcellona –: nei primi 5 appuntamenti di quella stagione aveva rimediato 2 ‘zeri’ e 78 punti, quest’anno vanta già 5 successi tra sabato e domenica, 8 podi, un solo ‘zero’ e 129 punti.

Marc Marquez
Marc Marquez (afp)

Martinator, il Cannibale, la Bestia: chi ha l’X Factor?

La maturità di Jorge sta anche nel diverso approccio al suo futuro: prima strepitava di voler andare a tutti i costi con la Ducati ufficiale, minacciando questo e quello se non lo avessero accontentato. Oggi la prende con filosofia: “Non posso controllare gli altri, devo correre per me stesso. L’importante è fare il 100%, Prima Pramac deve diventare la migliore squadra del mondo. So di essere ancora in crescita, so che posso diventare ancora più forte”. L’obiettivo è il titolo. Poi, si vedrà. Se a Borgo Panigale dovessero scegliere un altro pilota, non gli mancheranno certo le alternative: Aprilia e soprattutto Ktm sono pronte a fargli ponti d’oro, per averlo. Ma cosa ha in mente Gigi Dall’Igna, direttore generale del Reparto Corse emiliano? E’ lui il presidente della giuria del talent, una Mara Maionchi col pizzetto mefistofelico costretto a scegliere tra Martin, Marquez e Bastianini: chi avrà l’X Factor?

Gigi Dall’Igna gongola: “Li terrei tutti e tre”

“A Le Mans hanno fatto tutti e 3 delle cose incredibili: bravissimi”, gongola l’ingegnere. Sì, ma dovrà eleggerne uno solo, nel giro di un mese. “Decisione complicata, difficile, crudele. Però va presa alla svelta, per una questione di correttezza nei loro confronti: stanno facendo un lavoro meraviglioso, non sarebbe giusto pregiudicare le opportunità che avranno in futuro”. Dall’Igna è entusiasta di Bastianini: “Enea ha fatto una gara meravigliosa. E’ arrivato 4°, ma le colpe non sono tutte sue. Ho visto i tempi: ne terremo conto”. Sulla gara della Bestia pesa un long-lap penalty costato 2 secondi e mezzo: all’arrivo, il gap dal vincitore era di 2 secondi e 2 decimi. Però come si fa a non scommettere anche su Martin? E quel Marquez, che fenomeno.

Enea Bastianini
Enea Bastianini 

Marquez è tornato: “Voglio una moto ufficiale”

“Sono competitivo, mi diverto. Ma il prossimo anno voglio la moto migliore, qualunque colore sia”, dice il Cannibale, facendo intendere che potrebbe pure rinunciare al posto nella Ducati ufficiale, accontentandosi di un team privato - ancora Gresini, o Pramac -, a patto di avere il mezzo più evoluto. I giornalisti spagnoli non si fidano: sostengono che la Ktm gli stia facendo una corte spietata, il Cannibale se la ride (“Ho le idee chiare, ma non ve le dico”). Con la casa di Noale sta chiacchierando da tempo Carlo Pernat, manager di Bastianini: è il piano B per il suo ragazzo. La composizione del mosaico – aggiungete che la Pramac di Paolo Campinoti non ha ancora rinnovato l’accordo con Borgo Panigale: e se il prossimo anno scegliessero di correre con Yamaha? – è sempre più complicata. Tra 2 settimane si corre a Barcellona, subito dopo al Mugello. La giuria di Borgo Panigale è composta anche dal ds e dal team manager Davide Tardozzi. Sopra tutti, c’è naturalmente il ceo, Claudio Domenicali. Gigi Dall’Igna fa un profondo respiro: Martinator, il Cannibale o la Bestia? “Fosse per me, li terrei tutti e 3”.

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