Si intrufolano in cimitero, 13enne cade dal tetto: è grave

Si intrufolano in cimitero, 13enne cade dal tetto: è grave

Venerdì 17 Maggio 2024 di Maria Elena Pattaro
L'ingresso del cimitero di Casale

CASALE (TREVISO) - Si intrufola di sera nel cimitero insieme a un amico e si arrampica sul tetto di una cripta. Ma la copertura, in plexiglass, cede all’improvviso e il ragazzino precipita a terra. La bravata rischia di costare cara a un 13enne: adesso lo studente delle medie, di origini marocchine, è ricoverato al Ca’ Foncello di Treviso, con gravi ferite. «Siamo entrati perché avevamo bisogno del bagno» hanno detto i due ragazzini ai carabinieri, cercando di giustificare il loro gesto sconsiderato.

Ma è chiaro che si tratta di una scusa.

L'ACCADUTO

l 13enne e l’amico, 12enne, sono penetrati da un ingresso secondario. Per sfida, forse: per dimostrare agli altri che non avevano paura di entrare in un luogo popolato da morti quando ormai stava per scendere il buio. O forse proprio per il brivido di trovarsi in mezzo a tutte quelle tombe. Ma il 13enne ha osato ancora di più: si è arrampicato sul tetto in plexiglass, senza pensare se la struttura fosse in grado di reggere il suo peso. Chissà se ha saltato sulla cupola o se è bastato semplicemente appoggiare i piedi sulla copertura perché quella cedesse. Sta di fatto che pochi istanti dopo, la copertura è andata in frantumi e il ragazzino si è schiantato a terra dopo un volo di circa tre metri. È atterrato nella cripta, sbattendo violentemente la testa e la schiena. L’amico, sentendo il tonfo, è corso subito a vedere. Lo ha trovato a terra, dolorante. E ha capito subito che la situazione era seria. Così ha chiamato  i soccorsi. In una manciata di minuti sono arrivati sul posto ambulanza e e carabinieri, insieme ai genitori del minorenne. La mamma, in particolare, era preoccupatissima.

I SOCCORSI

Mentre l’ambulanza si dirigeva a sirene spiegate verso il Ca’ Foncello, i carabinieri sono rimasti nel cimitero per eseguire i rilievi e ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente. Resta da capire perché il ragazzino fosse sopra il lucernario, lì dove non avrebbe mai dovuto essere. Nei minuti successivi, anche un gruppetto di amici del 13enne ha raggiunto in bicicletta in camposanto, in pensiero per le condizioni del loro compagno. Sul posto è arrivata pure la sindaca Stefania Golisciani, per accertarsi delle condizioni del 13enne. Il ragazzino non sembra in pericolo di vita. «I ragazzi spesso non hanno il senso del pericolo e rischiano la vita per una bravata - commenta preoccupata la prima cittadina -. Qui vicino c’è un parco bellissimo in cui possono incontrarsi e passare del tempo insieme. Eppure erano qui, in cimitero. È allarmante». Il 13enne non sembra essere tra i volti più noti dei baby bulli che scorrazzano per il paese. Ma le azioni sopra le righe sembrano ormai sdoganate un po’ ovunque. A Casale c’era già stato un precedente simile: ad aprile dell’anno scorso un 14enne era precipitato dal tetto di un capannone abbandonato. 

Ultimo aggiornamento: 18 Maggio, 09:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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