Perché Fermi è cancellato dai nostri ricordi? – Greison Anatomy

Perché Fermi è cancellato dai nostri ricordi?

Ciao amici…mi sono chiesta a lungo perché Fermi sia stato raccontato sempre male…se non addirittura cancellato dai nostri ricordi. Bene, sono arrivata alla mia conclusione: il nome di Fermi è associato al nucleare, e le nostre istituzioni, la sinistra al potere sopratutto, ha sempre cercato di evitare la questione…se non addirittura cancellarla. Di Fermi è stato sempre fatto un racconto falsato (gli si preferiva Amaldi, pacifista)…lui era la mente dietro la bomba atomica, ha lavorato attivamente al progetto Manhattan, era il direttore scientifico, era molto influente…grazie a tutto quello che i laboratori di Los Alamos hanno creato oggi i progressi scientifici sono sotto gli occhi di tutta l’umanità, medicina nucleare inclusa.
Inoltre Fermi è stato ricordato in maniera falsata anche dai libri della moglie, Laura.
Io ho ricostruito un Fermi inedito, il lavoro di Fermi in America, il Progetto Manhattan…dentro al mio libro LA DONNA DELLA BOMBA ATOMICA, Mondadori, c’è tutto (clicca qui, se ancora non ce l’hai)…e c’è una voce nuova che ne parla, la fisica più giovane che ha lavorato a Los Alamos, Leona Woods.
In un nuovo video sul mio canale youtube vi racconto qualche dettaglio sfizioso che sicuramente non conoscete di Fermi -> clicca!
Altra cosa… …si è chiesto come mai di Fermi si ricordino poche cose anche un giornalista del Corriere della Sera, Massimo Sideri, che mi ha intervistato per la puntata del suo podcast dedicato a Fermi …ecco il link all’episodio -> clicca!

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In questa foto sono riprodotti Fermi e Leona Woods fuori dai laboratori di Hanford, dove hanno costruito il primo reattore nucleare al mondo.

 

 

Anche qui.

 

Infine, vi dico perché Fermi non è presente nella foto che mi ossessiona da una vita, e da cui ho fatto nascere tutto il mio percorso professionale…

 

…visto che me lo chiedete da anni…ecco la risposta:

…perché Fermi non faceva parte dei creatori della fisica quantistica, era troppo giovane, e non ancora inserito bene come gli altri suoi coetanei Pauli, Dirac e Heisenberg!

 

 

 

Questa foto, secondo Leonard Susskind, sono l’unica a saperla raccontare definitivamente.

 

 

È la fisica, baby!

 

…maggio in tour con i miei monologhi continua con Acquasparta (TR), Narni (TR), Brescia, Trieste, Bergamo, Cermenate (Co), Milano, Milano, Cernusco sul Naviglio (MI).
Mi aspettano un po’ di belle date. Riprendo a raccontarvi la storia “Ogni cosa è collegata”, e quindi l’unificazione dei pensieri di Jung con quelli di Pauli, mondo dell’inconscio e fisica quantistica (l’intero monologo lo porto in scena a Trieste al Teatro Miela, venite!).
Poi torno ad indossare i panni di Leona Woods naturalmente, la fisica più giovane ad aver lavorato a Los Alamos, con “La donna della bomba atomica” vi racconto il Progetto Manhattan, Oppenheimer, Enrico Fermi, tutto materiale inedito (venite alla data a Brescia, all’auditorium Laas, mi raccomando!).
E chiudo maggio con “Sei donne che hanno cambiato il mondo”, le mie eroine della scienza ve le racconto in una piece teatrale di grande impatto (venite a Cernusco sul Naviglio!).
E alla fine di ogni spettacolo o speech o live mi fermo con voi per fare i firmacopie e le dediche sui miei libri, da cui ho tratto le miei storie.
A maggio faró anche due nuovi speech, uno a Bergamo, a Kilometro Rosso, e sarà sulla bellezza. E un altro a Milano, all’Italian Tech, e sarà su Arthur Compton. Vi racconto due nuove storie che sto scrivendo in questi giorni! Dureranno il tempo di uno speech, quindi una fiammata, ma saranno comunque dirompenti come tutte le cose che faccio nascere con passione.
Maggio sarà un mese pieno di date, quest’anno lo chiuderó con 120/150 date in totale!
Poi a giugno torno a farvi il racconto di “La fisica dei cambiamenti climatici”, e continuo con gli altri (“Monologo Quantistico”, “Sei donne che hanno cambiato il mondo”, “Ogni cosa è collegata”, “La donna della bomba atomica”). Questi i più richiesti in questo periodo. Ma poi riprendo più avanti anche Mileva Maric con “Einstein e io”, e naturalmente “Jukebox della fisica, risposte scientifiche alle domande delle canzoni”.
Tutti diversi, tutti immersivi, tutti potenti.
Sono Leona Woods, una delle poche donne del XX secolo pagata per realizzare il suo sogno, una delle pochissime fisiche nucleari ad aver preso parte al Progetto Manhattan, sicuramente la più giovane.
Ci sono stati momenti in cui mi sminuivo, altri in cui non rammentavo i dettagli di alcuni episodi, e il terrore di essere giudicata dai colleghi maschi mi gelava le parole in gola. Altre volte ho avuto paura di raccontare le cose esattamente per come sono andate. Oggi tutti quei freni non li vivo più, non mi servono e nemmeno me li ricordo molto bene. E quando mi chiedono cosa ho fatto nella vita, io rispondo soltanto che ho fatto quello che faceva Enrico Fermi, ma con diciannove anni di meno, e incinta.
Durante la costruzione del reattore nucleare a Hanford, ero l’unica donna. Durante l’esplosione del Trinity Test, ero l’unica donna. Alla riunione conclusiva a Los Alamos, ero l’unica donna. Se avessi ricevuto un dollaro per tutte le volte che ho avuto ragione, ora sarei ricca. Se avessi ricevuto un dollaro per tutte le volte che mi hanno dato ragione, ora avrei un dollaro. E sarebbe il mio.
Lo avete letto il libro?
“La donna della bomba atomica”, Mondadori -> clicca!
“Io penso che la realtà sia solo un’idea che noi vogliamo dare alle cose che guardiamo. L’equazione di Schrödinger dice che non c’è nulla di definitivo nelle cose che non vediamo. Il mondo è tutto ciò che accade e anche tutto ciò che può accadere.”
Per saperne di più leggi “Ogni cosa è collegata” Mondadori 👉 clicca! ⚡️
Qui ero ospite da Floris a DiMartedì con un monologo!
Per i miei libri -> segui questo link: clicca!

Per i miei monologhi e spettacoli teatrali in tour -> segui questo link -> clicca!





(qui in questa foto 
sono di fianco all'entanglement quantistico
all'IBM di Zurigo)

“Non state dove o con chi non vi fa fiorire”

 

 

 

 

 

 

 

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