Mabellini, una scuola di suoni e di colori

Mabellini, una scuola di suoni e di colori

Il direttore Massimo Caselli traccia il bilancio di un anno e parla di tutte le occasioni per avvicinarsi al mondo della musica

Una crescita da leggere nei numeri, quello degli iscritti e quello delle attività proposte, tale da rendere la Scuola di musica e danza Mabellini una delle realtà più ricche del territorio. Per un anno che sia avvia a chiusura, ma alla vigilia di nuove opportunità di crescita sia per la scuola sia per i suoi allievi e allieve, d’obbligo è tracciare un bilancio di questo 2023-2024 la cui bontà si esprime intanto a partire dai 444 iscritti, passando per i 45 corsi annuali inseriti nel ventaglio dell’offerta e gli undici laboratori. Una risalita che si è fatta nitida e decisa dopo lo tsunami-covid e che ha permesso di proporre iniziative di formazione anche per il periodo estivo attraverso la formula del ‘campus’: due dedicati a chi già ha esperienza con gli strumenti (Orchestra di Arpe il 26 e 27 giugno e Orchestra di clarinetti l’8, 9 e 10 luglio) e uno pensato a chi invece parte da zero, il Campus Orchestra di voci e archi (dall’1 al 5 luglio e dall’8 al 12; per tutte e tre le proposte le iscrizioni si apriranno il 21 maggio, per informazioni [email protected] o [email protected]). Due le iniziative che si riconfermano: "Open 30", un mese di eventi musicali, visite in classe, concerti degli allievi e lezioni di prova aperti a chiunque voglia avvicinarsi alla musica della Scuola Mabellini (dal 15 maggio al 15 giugno; info su www.teatridipistoia.it), e "Suoni e colori della Mabellini", occasioni di visita guidata e partecipata alla scuola, con due eventi extra, la Festa della musica classica il 22 giugno e la Festa della musica moderna il giorno dopo. A raccontare la cavalcata di questa istituzione a gestione Fondazione Teatri di Pistoia è il suo direttore Massimo Caselli.

"Molto strutturata l’offerta dei corsi che svolgiamo in forma di lezione individuale su tutti gli strumenti e su tutto il repertorio, sia moderno sia classico – racconta –. Poi c’è una sezione piuttosto consistente sempre nei corsi annuali per quanto riguarda i piccoli: una destinata alla fascia 0-3 che ‘parla’ anche alla mamma a fine gravidanza attingendo al consolidato metodo Gordon, grazie al lavoro di uno dei massimi esperti, Arnolfo Borsacchi. L’altra invece è pensata per la fascia 4-8 anni con classi di propedeutica che ci consentono di insegnare ai bimbi la musica attraverso il gioco. A gennaio si aggiungono i laboratori, diversi per durata e frequenza oltre che per contenuti. Quest’anno abbiamo introdotto il vivaio orchestra d’archi, attraverso il quale avviciniamo allo strumento con approcci molto coinvolgenti bambini e bambine. Abbiamo inoltre vari altri tipi di laboratori di musica di insieme, come il gruppo dei violoncelli, poi il coro, le lezioni di ascolto per adulti condotte dall’apprezzato critico Gregorio Moppi, la sezione della danza con un’articolata proposta. Partiamo con un passo tranquillo sperando di ricostituire il coro di voci bianche. L’anno prossimo ripartiranno tutti i corsi individuali e d’insieme e poi i laboratori. Con molte conferme, ma anche con il tentativo di introdurre ogni volta delle novità".

linda meoni