Ernst Van Tiel: “Un’orchestra per entrare nel mondo di Star Wars” - la Repubblica

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Ernst Van Tiel: “Un’orchestra per entrare nel mondo di Star Wars”

Ernst Van Tiel: “Un’orchestra per entrare nel mondo di Star Wars”
All’Auditorium Conciliazione il “cineconcerto” di “L’impero colpisce ancora”: sullo sfondo, le immagini del film. Davanti, in sincrono, la musica di John Williams suonata in diretta
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È il secondo capitolo della saga originale, uno dei più sofferti in termine di produzione, all’epoca, ma anche uno dei più apprezzati per incassi e premi, compresi due Oscar. È, soprattutto, uno dei migliori film di fantascienza di sempre, nonché quello con cui Star Wars nel 1980 divenne grande, passando da semplice pellicola in grado di segnare un’epoca, con il primo Guerre stellari, a vero e proprio fenomeno culturale, capace di travalicare le generazioni.

È anche per questo che l’invito, oggi e domani, è ad andare all’Auditorium Conciliazione vestiti a tema, con costumi che richiamano gli indimenticabili Luke Skywalker, Darth Fener, Ian Solo e la principessa Leila. Il pretesto – che poi è una produzione da novanta – è il “cineconcerto” di “L’impero colpisce ancora”: sullo sfondo, le immagini del film; davanti, in sincrono, la musica di John Williams: gli 80 membri dell’Orchestra Italiana del Cinema ne suonano in diretta la colonna sonora, per il Roma Film Music Festival. «Le emozioni in questo formato si amplificano», racconta il Maestro Ernst Van Tiel, che per l’occasione dirigerà l’orchestra.

Qual è il suo rapporto con questo film?

«Per me ha rappresentato la scoperta di Star Wars, pensi che l’ho visto per primo in assoluto, prima ancora dell’originale Guerre Stellari. Ma ecco, nonostante fossi partito dal secondo capitolo rimasi comunque stregato».

Come mai?

«Io credo che la sua vera forza, che poi è quella di tutta la saga, sia nella scrittura di Lucas, che ha cambiato per sempre il modo in cui raccontiamo storie e costruiamo universi. E poi il lavoro di Irvin Kershner, il regista: è una storia di fantascienza, vediamo mostri e macchine che volano, eppure ci sembra, non so, reale».

È questo che l’ha resa parte della nostra cultura popolare?

«Sì, e le emozioni che descrive, in cui è facile rivedersi. In questo la colonna sonora di Williams è perfetta. Da una parte, è semplicemente geniale; e basta chiederlo a qualsiasi esperto di musica per averne conferma. Dall’altra, accompagna alla perfezione le emozioni che vediamo sullo schermo, dai momenti epici alle atmosfere più scure, che in questa pellicola in particolare sono tante. E lo fa, soprattutto, con naturalezza, rendendo più forti e intense le scene in sé, ma senza mai snaturarle. Non dovremo dimenticarlo, una volta in scena. E poi caratterizza i personaggi, che sono tutti epici. Diciamo che è proprio alla base dell’immaginario del film: non c’è Luke senza musica».

Perché un “cine-concerto” proprio di questo film?

«L’unica pecca, se posso, in questo caso è che nella versione originale alcuni brani sono tenuti a un volume davvero basso, quasi in disparte. Ciononostante, il risultato è lo stesso incredibile. Ma il bello del “cine-concerto” è che con le nuove tecnologie riusciremo a valorizzare la musica senza per questo risultare invasivi. Questa musica, lo ripeto, è un invito a guardare il film, a entrare nel mondo di Star Wars – ed è questo il suo merito. Non sarà come andare al cinema».

Qual è la difficoltà più grande di questa messa in scena?

«La tecnica non è un problema, nel senso che i musicisti dell’orchestra sono tutti eccezionali. Il punto è il risparmio d’energie: la colonna sonora è un flusso continuo, e il film è molto lungo; serve restare lucidi, non sforzarsi all’inizio. Di solito a venti minuti dalla fine ci sentiamo tutti morti, e non è facile».

Cosa rischia?

«I brani sono molto eleganti, non dovremo perdere il tocco, per restituire quell’eleganza».

Ha un’eredità l’opera di Williams?

«Enorme. Come Star Wars fu un punto e a capo per la fantascienza, le musica di Williams lo furono per le colonne sonore dei film. Oggi qualsiasi giovane regista deve tenere conto della sua capacità di accompagnare e al tempo stesso enfatizzare, restando in equilibrio».

Auditorium della Conciliazione, via della Conciliazione 4. Per info, tel. 06684391. Spettacoli oggi alle 20:30 e domani alle 15 e alle 20:30. Biglietti in vendita su Ticketone da 65 euro

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