Carcere di Alessandria, protestano anche i poliziotti: "pochi agenti e troppi detenuti"
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Carcere di Alessandria, protestano anche i poliziotti: “pochi agenti e troppi detenuti”

I sindacati vogliono che i detenuti pericolosi siano trasferiti. Antigone sottolinea il tasso sovraffollamento (132%)

Sandro Marotta

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ALESSANDRIA – Pochi agenti della polizia a fronte di un sovraffollamento della popolazione carceraria: questo il motivo della protesta della penitenziaria del carcere di San Michele, ad Alessandria. La questione carceri sembra espandersi a macchia d’olio in Piemonte: dopo i suicidi nel carcere di Torino, pochi giorni fa a Cuneo i Radicali hanno visitato la struttura detentiva per verificare le condizioni lavorative dei poliziotti e detentive dei carcerati. Il problema principale è quello dell’eccessivo numero dei detenuti: la regione ha infatti un tasso di sovraffollamento del 105%, ovvero 4.200 persone su un massimo di 3.900. Tuttavia ci sono Ivrea con il 140%, Torino con il 126%, Vercelli con il 140% e, appunto, Alessandria con il 132% (anche secondo questa scheda del Ministero della giustizia).

Anche gli agenti protestano

La rivendicazione è stata portata avanti da diverse sigle sindacali che tutelano gli interessi degli agenti; in particolare si sono attivati Sappe, Sinappe, Osapp, Uspp, Fns-Cisl, Cnpp e Cgil.

“Il flusso in entrata di soggetti problematici prosegue, – si legge nel comunicato diffuso oggi da Al.Si.P.Pe – impedendo di fatto di alleggerire le criticità che già preesistenti”. Nel mirino c’è l’organizzazione dei piani alti: “questa Direzione che non risponde alle richieste del personale e allo stesso tempo rallenta le istanze e aspettative della popolazione detenuta e che come diretta conseguenza la loro frustrazione si ripercuote giornalmente sul personale operante”.

I sindacati degli agenti hanno avanzato alcune proposte per migliorare la gestione del carcere. Tra queste c’è il rispetto delle 8 ore di lavoro degli agenti, il trasferimento dei detenuti pericolosi e un chiarimento dei compiti che spettano a ciascuno dei due carceri di Alessandria.

Antigone e i problemi del carcere di Alessandria

Anche secondo l’associazione Antigone, che tutela i diritti dei detenuti, il San Michele ha problemi di struttura e personale. Nella scheda dell’istituto (visitato nel 2022), si legge: “non vi sono sezioni dedicate ai nuovi giunti, nè alle persone con problemi di dipendenza o psichiatrici”. Inoltre “il personale educativo si trova in forte carenza: dei 10 previsti in pianta organica solo due sono operativi (una è la capoarea che si divide tra i due istituti)”.

Il carcere alessandrino ha inolter il 132% di tasso di affollamento, secondo questi dati dell’associazione.

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