Aumentano i lavoratori nella grande distribuzione, ma solo il 9% delle persone farebbe l’addetto alla vendita come prima occupazione | Corriere.it
il rapporto

Aumentano i lavoratori nella grande distribuzione, ma solo il 9% delle persone farebbe l’addetto alla vendita come prima occupazione

di Claudia Voltattorni

Federdistribuzione e la sfida del retail verso il 2030: luci e ombre nella Gdo. Aumentano i lavoratori: 440 mila in 5 anni, ma uno su 4 è over 50. Il problema dei salari e dell’alta flessibilità e della conciliazione vita privata-lavoro

Oltre 440 mila lavoratori in più, ma aumentano gli over 50, il part time è una modalità ancora molto utilizzata e però solo il 9% delle persone considera il settore come una prima opportunità di lavoro. Ma chi è già occupato ha aspettative migliori, apprezza l’ambiente di lavoro anche se invoca un maggiore equilibrio tra vita privata e lavoro. Una professione con luci e ombre quella nella Gdo, la Grande distribuzione organizzata moderna, fotografata nel convegno organizzato al Cnel a Roma da Federdistribuzione «Il lavoro nel Retail 2030. La sfida del lavoro sostenibile per lavoratori e imprese». 

Brunetta: la Gdo ha salvato l’Italia durante la pandemia

Eppure il presidente Cnel Renato Brunetta ha ricordato che durante la pandemia la distribuzione moderna ha salvato l’Italia: « Tutti noi abbiamo continuato a rifornirci presso i supermercati, sia food che non food. La grande distribuzione organizzata non ha fatto mancare nulla e ha salvato Italia: perché la rete della distribuzione moderna è elemento fondamentale per la tenuta e la coesione del tessuto sociale». Ma le sfide che il settore si trova davanti sono importanti. Lo rivela Nando Pagnoncelli, presidente di Ipsos, presentando una ricerca sulla percezione del mondo del lavoro nel retail che rappresenta un’opportunità per 4 persone su 10, ma «fatica a valorizzarsi» come riconosce Francesco Quattrone, Direttore Area Lavoro e Affari Generali di Federdistribuzione che a sua volta ha presentato i dati emersi dalle elaborazioni di PwC e dalle ricerche condotte in collaborazione con ADAPT su un campione rappresentativo delle aziende associate a Federdistribuzione. 

«Interpretare i cambiamenti e trovare soluzioni»

«L’evoluzione del mondo del lavoro emerge con forza dall’esperienza quotidiana delle imprese e le ricerche ne fotografano gli aspetti più rilevanti che riguardano le nuove generazioni, ma che investono anche la dimensione intergenerazionale dei lavoratori nelle organizzazioni - spiega Carlo Alberto Buttarelli, presidente di Federdistribuzione -: interpretare questi cambiamenti, interrogarsi su quali possano essere le possibili soluzioni, sostenibili sia per le persone sia per il sistema economico e imprenditoriale, sono priorità che richiedono il confronto attivo e la collaborazione tra le parti Sociali, le aziende con le proprie associazioni datoriali di categoria e le istituzioni pubbliche». Federdistribuzione ha da poco firmato con i sindacati il rinnovo del contratto collettivo nazionale con aumenti di 240 euro per il quarto livello contrattuale.

Indagine Ipsos: luci e ombre della Gdo

Secondo la ricerca Ipsos, la Grande distribuzione ha un’immagine positiva per l’ampia presenza sul territorio, per l’innovazione tecnologica, per la varietà di prodotti, per l’organizzazione. Meno positiva è l’immagine relativa all’attenzione per i lavoratori e per le basse retribuzioni. E se da un lato viene considerata al passo con i tempi, è sempre dal lato del lavoratore che raccoglie giudizi meno positivi: per le basse retribuzioni a fronte di una alta flessibilità richiesta.

La sfida dell’intelligenza artificiale

E anche l’intelligenza artificiale rappresenta una sfida. Un suo uso può essere positivo per migliorare il processo di matching, l’allineamento, fra le competenze richieste a livello aziendale e quelle offerte dai potenziali candidati, così come per supportare le politiche di sviluppo del personale mediante la costruzione di percorsi formativi mirati alle necessità aziendali e dei lavoratori, spiega Michele Faioli, Professore associato del Dipartimento di Diritto privato e pubblico dell’Economia presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore. 

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21 maggio 2024 ( modifica il 22 maggio 2024 | 18:59)