Bnp Paribas lancia sul mercato due nuove obbligazioni in euro e in dollari - La Stampa

BNP Paribas ha emesso due nuove obbligazioni per sfruttare l’attuale fase di tassi alti. Nel dettaglio si tratta di un bond in euro (codice ISIN XS2759171254) e di un bond in dollari (ISIN XS2759171171), che sono già negoziabili su Borsa Italiana.

Entrambi hanno scadenza 2032 e prevedono quattro anni di cedole trimestrali variabili, seguiti da quattro anni di cedole fisse ed il taglio minimo è di mille euro/dollari. Alla scadenza è previsto il pagamento dell’ultima cedola ed il rimborso del valore nominale.

Partiamo da un’analisi del contesto generale. Per le banche centrali l’inflazione resta un nemico da combattere ed è ormai chiaro che i tassi rimarranno alti a lungo, in particolare negli Stati Uniti. La maggioranza degli analisti, però, è concorde sul fatto che la crescita dei prezzi nei prossimi anni dovrebbe rientrare nei ranghi, permettendo alle banche centrali un progressivo abbassamento dei tassi, anche se ci vorrà tempo.

I nuovi bond offrono all’investitore la possibilità di sfruttare questo possibile scenario, con un rendimento allineato all’Euribor a tre mesi (per il bond in euro) e al SOFR per il bond in dollari nei primi quattro anni, con minimo 0% e massimo al 4,10% per il bond in euro ed al 6,10% per quello in dollari. Da notare come al momento l’Euribor a tre mesi navighi poco sotto il 4% mentre il tasso SOFR si trovi in area 5,30%.

Successivamente, quando ci saranno maggiori possibilità che i tassi di riferimento siano più bassi, ecco che si passa a tassi fissi. Il rendimento nella seconda parte di vita è pari al 4,10% su base annua per l’obbligazione in euro e al 6,10% per quella denominata in dollari.

Si incassano quindi cedole pari all’1,025% su base trimestrale con il prodotto denominato in euro e dell’1,525% lordo con l’obbligazione in dollari. Da notare come il bond in dollari esponga l’investitore al rischio di cambio: un apprezzamento del dollaro aumenterebbe il rendimento potenziale del bond, mentre una discesa della valuta americana avrebbe l’effetto opposto.

“L’obiettivo è chiaro” ha spiegato Luca Comunian, Distribution Sales, Corporate & Institutional Banking presso BNP Paribas “ed è quello di offrire un rendimento interessante per l’intera durata dell’obbligazione. Al momento i tassi sono ancora sui massimi e i due bond cercano di cogliere questa opportunità. I tassi fissi nella seconda parte di vita del prodotto vogliono essere una garanzia di rendimento anche in un contesto in cui i tassi potrebbero essere più bassi”.

Da notare come non sia presente l’opzione del richiamo anticipato del prodotto, garantendo quindi all’investitore che l’obbligazione arrivi a scadenza, salvo rischio emittente.

“Molti clienti sono esposti sia sul comparto azionario – ancora sui massimi – che su quello dei Titoli di Stato italiano” ha proseguito il manager di BNP Paribas “le due obbligazioni offrono quindi la possibilità di diversificare il portafoglio ed il rischio emittente, garantendo al tempo stesso rendimenti interessanti”.

Al momento BNP Paribas gode di ottimi rating, stabili da anni e pari a “A” per S&P, “Aa3” per Moody’s e A+ per Fitch.

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