Badelj, un altro anno di Genoa. “Qui sto bene e amo la gente rossoblù” - Il Secolo XIX
Il personaggio

Badelj, un altro anno di Genoa. “Qui sto bene e amo la gente rossoblù”

Contratto prolungato al croato, l’annuncio ufficiale la prossima settimana assieme a quello di Gila

Andrea Schiappapietra
Aggiornato alle 2 minuti di lettura

Milan Badelj con Mattia Bani e Radu Matei Dragusin

 

Genova – Un altro anno da capitano del Genoa. Milan Badelj ha raggiunto un accordo per il rinnovo del suo contratto con il Genoa ( l’ingaggio dovrebbe restare intorno ai 700mila euro), all’annuncio ufficiale manca solo il via libera del board di 777 Football Group, atteso per l’inizio della settimana prossima. Quando è in programma anche l’annuncio del rinnovo di Alberto Gilardino: come nel caso di Badelj l’intesa è già stata raggiunta, negli ultimi giorni sono stati preparati nuovi accordi anche per quanto riguarda il resto dello staff del tecnico. Confermato in blocco, dal vice Caridi al collaboratore Dainelli. Senza escludere la possibilità di prevedere qualche nuovo innesto.

Il campionato deve ancora concludersi ma già si guarda al futuro. E per farlo si riparte dalle certezze, Badelj nelle ultime due stagioni lo è stato. Uno dei punti fermi della squadra capace di tornare subito in Serie A, autore del gol che ha sancito la promozione matematica. E poi quest’anno successore di Criscito e Sturaro nel ruolo di capitano. Centoventinove presenze con il Grifone, arrivato a settembre 2020 in piena emergenza Covid, pareva giocatore di passaggio. E invece si è piano piano affermato come uno dei leader dello spogliatoio («Io ho la fascia ma ci sono altri capitani come Bani, Strootman e Sabelli, questo è il Genoa dove tutti si prendono le proprie responsabilità»), tanto che sia Ballardini sia Blessin sia Gilardino gli hanno dato fiducia e promosso a punto fermo. «Non ho ancora voglia di smettere. Sto bene e vorrei proseguire», aveva detto qualche giorno fa lo stesso Badelj, confermando di essere legatissimo al Grifone. «Io ai genoani voglio bene, voglio bene alla gente rossoblù per il loro attaccamento alla maglia. Ormai sono qui da quattro anni e non ho avuto dubbi quando si è trattato di prolungare il contratto. Io qui sto bene». Lo ha detto l’anno scorso e lo ripeterà anche quest’anno.

Al termine di Milan-Genoa le telecamere hanno inquadrato il centrocampista croato, solitamente abbastanza timido e riservato, rimanere in campo mentre i compagni si avviano verso gli spogliatoi e applaudire i tifosi del Genoa, assiepati e festanti lassù in alto nel settore ospiti. Non solo, con le due mani ha mimato un cuore: il feeling è forte, come pure è forte quello tra il capitano e l’allenatore. Che hanno giocato insieme nella Fiorentina e poi si sono ritrovati insieme in rossoblù. «Gilardino è stato fondamentale, adesso tutti lo scoprono come rivelazione della Serie A. Per me è un uomo di spessore che sa di calcio. E che continua a migliorare, ha un anno di esperienza in più e non si vuole fermare. È arrivato con l’etichetta di traghettatore, io ho capito che sarebbe stato fondamentale per come si è messo a disposizione della squadra fin dall’inizio», ha raccontato Badelj. «Milan ha intelligenza tecnica e tattica, mi aiuta sempre molto in campo e fuori», è stata la benedizione di Gilardino.

Da Gilardino e Badelj ripartirà il Grifone, per continuare a crescere e puntare alle prime dieci della classifica. «Difficile dire se servirà un anno, due anni o cinque anni. Dipende da molti fattori ma a me il Genoa sembra sulla strada giusta per arrivare dove i lBologna è adesso. Anche il Bologna ha vissuto momenti difficili, prima dell’arrivo di Mihajlovic stava per retrocedere. Poi ha iniziato a costruire, il Genoa deve allargare la base, renderla ancora più solida. Ma ha tutto per arrivare là in alto», è il parere del capitano. Che registra un fatto: «Adesso chi gioca contro di noi ha rispetto. Paura non si può dire, non sarebbe giusto. Ma rispetto sì, questo Genoa suscita rispetto». Quello che i tifosi volevano, quello che si aspettavano dopo anni difficili e complicati. La retrocessione in Serie B è alle spalle, l’attualità è una squadra che lotta e combatte, non si risparmia. In uno stadio che è tornato a traboccare di entusiasmo.

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