Ci siamo stancati del detox? Così lo scetticismo sta ridefinendo il benessere - la Repubblica

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Ci siamo stancati del detox? Così lo scetticismo sta ridefinendo il benessere

Ci siamo stancati del detox? Così lo scetticismo sta ridefinendo il benessere
Più focalizzati sulla gestione del loro tempo libero e sulle pratiche anti-stress, e meno sulle diete e i frullati benefici: ecco come la Generazione Z e i Millennial più giovani stanno ridefinendo il concetto di benessere e le loro abitudini salutari
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Fino a non molto tempo fa, a rappresentare al meglio il concetto di benessere sui social erano le ricette dei frullati verdi benefici di supermodelle come Miranda Kerr, Doutzen Kroes, Kendall Jenner e altri Angeli di Victoria’s Secret, tra le più iconiche degli anni dieci del Duemila. La loro generazione, quella delle Millennial, ha contribuito a inaugurare l’era del detox, dove la rinuncia a specifici alimenti e uno stile di vita privo di vizi erano visti come la chiave del benessere.
A distanza di quasi dieci anni, le ricette di drink benefici non sono certo scomparse dai social - oggi le più virali su TikTok sono le sexy water, arricchite con elementi funzionali - ma quelle stesse top model postano meno smoothies detox (alcune di loro sono persino entrate nel mondo degli spirits, come Kendall Jenner) e più immagini di relax in mezzo alla natura, mentre l’approccio al benessere dei più giovani sta diventando sempre più flessibile.

È La morte del detox, sentenzia Business of Fashion, spiegando la disillusione della Generazione Z e dei Millennial più giovani verso il detox e gli elevati costi dei suoi prodotti. Se i Millennial facevano attenzione alla dieta e poi bevevano troppo il sabato sera, meditavano ma poi rispondevano alle mail di lavoro anche a mezzanotte, oggi per i più giovani mettere dei confini al lavoro e dare valore al proprio tempo libero e alle prorpie sensazioni è una priorità, perché il benessere più importante sembra essere diventato quello psicologico. "Tra Millennial e Generazione Z sicuramente c’è una consapevolezza più forte di cosa vogliono e cosa non vogliono, che parte dalla loro gestione del tempo e del lavoro", ci dice Valentina Righetti, classe 1994, appassionata di sport e fondatrice di Your Personal Trainer, azienda che mette in contatto professionisti del fitness, utenti e spazi pay per use allestiti per l’allenamento.

Verso una nuova concezione di benessere

"Benessere per me è un concetto olistico, non si può prescindere dal considerarlo in tutte le sue componenti: da quello fisico a quello psicologico, fino a quello sociale", continua Valentina Righetti. "I consumatori stanno ponendo maggiore enfasi sulla gestione dello stress e sul benessere generale, con il nuovo obiettivo di coltivare la pace interiore e rivelare la bellezza a un livello più profondo", conferma Michael Nolte, direttore creativo dell’agenzia di previsione delle tendenze cosmetiche Beautystreams. Queste le premesse che hanno portato, secondo Nolte, alla crescente diffusione dei "trattamenti a base di medicina tradizionale cinese, ayurvedica, spiritualità, ma anche di pratiche di consapevolezza come la meditazione" e, aggiungiamo noi, di prodotti come le bibite funzionali, i mocktail e le sexy water.

Questa nuova visione del benessere è basata su una consapevolezza nata, forse, anche grazie ad alcuni libri usciti negli ultimi anni che hanno puntato il dito proprio contro l'industria della bellezza e la versione più mercificata della cura di sé, colpevolizzata per aver allontanato le persone dal benessere effettivo. Tra questi testi, citiamo Gospel of Wellness: Gyms, Gurus, Goop, and the False Promise of Self-Car di Rina Raphael; Real Self-Care: A Transformative Program for Redefining Wellness (Crystals, Cleanses and Bubble Baths Not Included) di Pooja Lakshmin; The Wellness Trap di Chrsity Harrison e Politiser le bien-être di Camille Teste.

Il lockdown tra cura di sé e voglia di ribellione

Tra le due diverse visioni del benessere sono successe molte cose, una più eclatante delle altre: la pandemia. Se da una parte il lockdown ha contribuito a farci concentrare di più sulla cura personale, dall’altra la fine delle restrizioni ha portato una rinnovata voglia di vizi e ribellione (Wellness Is Dead. Long Live the Martini, proclamava un titolo del New York Magazine dell’aprile 2022 ). "Il lockdown ha dato alle persone più tempo per dare priorità alla propria routine di cura della pelle, accelerando un percorso a lungo termine verso il benessere", ci aveva raccontato nel 2021 il Ceo di Beautystreams Lan Vu, prevedendo una crescita di "booster per la salute e per il sistema immunitario, integratori, pratiche anti-stress dai poteri rilassanti e rituali di cura di sé ispirati alle tradizioni ancestrali". La previsione si è avverata, ma si è affiancata a un nuovo scetticismo verso il detox, "i cristalli, i detergenti e i bagnoschiuma", per dirla con le parole che usa la psichiatra e scrittrice Pooja Lakshmin nel titolo del suo libro sulla ridefinizione del benessere.

I nuovi pigri

Anche dal punto di vista dell’attività fisica, la pandemia ha avuto effetti contrapposti: se da una parte ci ha aiutato ad aprire gli occhi su come sia importante tenerci in forma e avere uno stile di vita sano e attivo, dall’altra una volta che abbiamo ricominciato a uscire di casa, abbiamo abbandonato anche le lezioni di yoga online e gli allenamenti in streaming, ma non siamo nemmeno tornati in palestra. Almeno in Italia: secondo i dati elaborati dall’Osservatorio Valore Sport di The European House - Ambrosetti nel 2023, l'Italia è il quarto Paese più sedentario dell’Ocse, tanto che il costo sanitario della sedentarietà degli italiani è pari a 4,5 miliardi di euro, con un’incidenza sul totale della spesa sanitaria del Paese pari al 2,2%. "Spesso la prima a essere sacrificata per mancanza di tempo e di motivazione è proprio l’attività fisica, anche perché le persone cercano risultati immediati", conclude Valentina Righetti, che con Your Personal Trainer vuole incentivare le persone a una regolare attività fisica. "Manca ancora, in parte, l’educazione allo sport, che passa per il concetto del sacrificio e della perseveranza, e alla cura del corpo pensata per prevenire problemi di salute".