E' morto Franco Di Mare, giornalista e inviato di guerra della Rai. Lunedì alle 14 a Roma i funerali
Aveva annunciato poco tempo fa la sua malattia

E' morto Franco Di Mare, giornalista e inviato di guerra della Rai. Lunedì alle 14 a Roma i funerali

Il 28 aprile aveva annunciato: "Ho un tumore molto cattivo, il mesotelioma: si prende respirando le particelle di amianto. Mi rimane poco da vivere ma non è ancora finita". I vertici Rai: "La sua scomparsa è motivo di profondo dolore"

Addio al giornalista Franco Di Mare, inviato, cronista, dirigente, volto noto della Rai. Era nato il 28 luglio del 1955 ed era stato giornalista dell'Unità poi inviato del tg2, conduttore dello storico programma Uno Mattina e di Frontiere prima di diventare direttore di Rai3. La sua grande capacità di racconto ne ha fatto uno dei conduttori più amati della televisione italiana. Ironico, colto, grande lettore con la capacità di fare sintesi di tutto quello che aveva incontrato nei suoi tanti anni di lavoro. 

La nota della famiglia

"Abbracciato dall'amore della moglie, della figlia, delle sorelle e del fratello e dall'affetto degli amici più cari, oggi a Roma si è spento il giornalista Franco Di Mare" si legge in una nota della famiglia del giornalista scomparso oggi. I funerali si terranno lunedì 20 maggio alle 14 nella Basilica di Santa Maria in Montesanto (nota come chiesa degli Artisti) in piazza del Popolo di Roma. "La famiglia profondamente commossa ringrazia tutti per il grande affetto e la straordinaria vicinanza finora ricevuti".

L'annuncio della malattia

Il 28 aprile scorso, partecipando alla trasmissione “Che tempo che fa”, aveva annunciato: "Ho un tumore molto cattivo, il mesotelioma: si prende respirando le particelle di amianto. Mi rimane poco da vivere ma non è ancora finita". L'ultimo post il 4 maggio per ringraziare tutti coloro che lo avevano sostenuto.

La carriera

Di Mare si era laureato in Scienze Politiche all'Università Federico II di Napoli. Nel 1980 inizia a lavorare a L’Unità come cronista di giudiziaria, mentre l'anno successivo inizia a collaborare come corrispondente da Napoli anche per l'agenzia di servizi AGA (Agenzia di Giornali Associati) e per Radiocor (Agenzia di Stampa Economica e Finanziaria). Nel 1983 diventa giornalista professionista. Nello stesso anno viene assunto dal quotidiano l'Unità con la qualifica di redattore ordinario. Nel 1985 viene trasferito a Roma presso la redazione centrale de l'Unità in qualità di inviato speciale e poi di capo redattore.

Nel 1991 entra in RAI alla redazione esteri del TG2  dove nel 1995 assume la qualifica di inviato speciale occupandosi della guerra dei Balcani, oltre a coprire – come inviato – le principali zone dell'Africa e dell’America centrale. Nel 2002 passa al TG1, seguendo buona parte dei conflitti degli ultimi venti anni: dalla Bosnia al Kosovo, dal Ruanda alla prima e seconda guerra del Golfo, all’Afghanistan. 

I reportage

La sua carriera giornalistica è stata segnata dai reportage sulla guerra in Bosnia, ma non solo: è proprio a Sarajevo che ha incontrato suo figlia Stella che allora aveva poco più di 10 mesi. L'aveva incontrata in un orfanotrofio e lo aveva poi raccontato in un libro “Non chiedere perché ( da cui è stata tratta la fiction Rai con Giuseppe Fiorello ”L'Angelo di Sarajevo"). Alla guerra dei Balcani aveva dedicato anche un altro libro “Il cecchino e la bambina” dove si raccontavano gli orrori di quella guerra. Un diario di emozioni, quotidianità, orrori. E proprio nella ricorrenza dei 30 anni dall'inizio della guerra aveva rilasciato un'intervista a Rainews.it

L'approdo a “Uno Mattina”

Nel 2003 diventa conduttore in programmi Rai come Uno Mattina EstateUno Mattina week end e poi dal 2004 Uno Mattina. Dal 2005 al 2009 conduce Sabato e domenica programma d'informazione e attualità leader di ascolti nella fascia mattutina - in onda su Rai 1 - nel week end dalle 6:30 alle 9:30. Dal 2005 ha condotto le finestre del TG1 all'interno di Uno Mattina sempre su Rai 1 (tre spazi con news e approfondimenti), attività che ricopre anche per la stagione 2010-2011. Ha inoltre condotto numerose serate per Rai1, tra cui: "Premio Lucchetta", "Mare Latino", "Premio Internazionale Libertà", "Premio Alta Qualità", "Gente d'Italia" da Miami, "Speciale Premio Ischia Internazionale di Giornalismo.

Dal luglio 2016 conduce in seconda serata ogni venerdì Frontiere sempre su Rai 1. Il 28 giugno 2017, con l'uscita dei palinsesti Rai per la stagione 2017-2018, viene ufficializzata la sua conduzione al programma Uno Mattina al fianco di Benedetta Rinaldi.

Il 20 luglio 2019 diventa vicedirettore di Rai1, con delega ad approfondimenti e inchieste. Dal 14 gennaio 2020 è direttore generale dei programmi del giorno della Rai. Il 15 maggio 2020 assume la direzione di Rai 3. Il 19 giugno, a 40 anni dalla strage di Ustica, conduce su Rai 3 lo speciale Volo Itavia 870

Pensionato nel 2021, continua a condurre il programma Frontiere su Rai 3 fino al maggio 2023.

L'impegno sociale

Alla sua attività di giornalista e conduttore affianca un forte impegno sociale e civile che lo ha portato a partecipare come testimonial allo spot televisivo per l'organizzazione umanitaria Smile Train e a realizzare uno spettacolo teatrale, Amira, in cui racconta le sue esperienze di inviato in aree di crisi con l'intento di sensibilizzare l'opinione pubblica sugli orrori della guerra.