Una poesia dedicata ad una zuppa, la Cisrà. Non era mai successo! - Giornale La Voce

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Una poesia dedicata ad una zuppa, la Cisrà. Non era mai successo!

Alessio Vitaliano Stefanoni un po' commuove e un po' incanta

Alessio Vitaliano Stefanoni e la Cisrà

Alessio Vitaliano Stefanoni e la Cisrà

Mai prima d'ora qualcuno aveva pensato di scrivere una poesia dedicata ad una zuppa, la cisrà. Mai dire mai stavolta è successo.

Domenica scorsa, nel silenzio generale, ad un certo punto Vitaliano Alessio Stefanoni, Vice Presidente del Comitato Ponte del diavolo, s'è alzato in piedi e l'ha letta mentre una cinquantina di concittadini la stavano assaporando comodamente seduti in piazza Albert, nel giorno a lei dedicato (s'intende alla zuppa). Tra i presenti anche  gli assessori Tina Assalto e Fabrizio Casassa e il Parroco di Lanzo. Un momento a dir poco commovente...

Alessio Vitaliano Stefanoni

“Dedico questa poesia alla mia Lanzo e ai suoi abitanti e ne faccio dono alla Città - ha esordito Stefanoni - Questo è il luogo dove da sempre mi sento a casa e mi riposo dalle mie fatiche professionali....".

Una poesia nata di getto, nella tarda mattinata della stessa giornata.

"Ringrazio Luisella, Simona e Rina che - ha continuato Stefanoni  - involontariamente mi hanno ispirato con la loro gentilezza alla Casa dei Ceci, il mattino della somministrazione della Cisrà che per tanti anni ho contribuito a preparare nelle famose veglie dei ceci, come le chiamiamo qui. Questa zuppa mi ha sempre affascinato per la sua storia incredibile, d’altri tempi, ma ancora attuale nel suo messaggio: l’attenzione verso i più umili, gli affamati, i bisognosi. Attraverso questa minestra si coltiva da quasi tre secoli il senso di comunità ed è uno dei compiti specifici del Comitato Ponte del diavolo lavorare per difendere e valorizzare questa tradizione, culturale prima ancora che gastronomica. Con molta umiltà attraverso questa poesia ho cercato di dare un mio piccolo contributo con l’augurio di incontrare la sensibilità di molti lanzesi che da sempre accolgono la poesia come voce delicata della loro anima..."

Sempre suoi i ringraziamenti al gruppo degli Alpini e al "caro amico Beppe che non molla mai, nonostante l’età", a tutte le donne e gli uomini che in settimana si sono alternati nella preparazione degli ingredienti, nella pulizia degli ortaggi e dei ceci, nonostante il maltempo; all’Amministrazione comunale tutta, a partire dal Sindaco Fabrizio Vottero e dagli Assessori Tina Assalto e Fabrizio Casassa.

Insomma celebrazione della Cisrà di quest'anno verrà ricordata per l'emozionante intervento di Vitaliano Alessio Stefanoni.

Cos'è la Cisrà?

Una ricetta è molto di più di un elenco di ingredienti e indicazioni su dosi e tempi di cottura. Quella della cisrà — un’antica preparazione piemontese a base di ceci, trippe e verdure — racconta ad esempio una tradizione lunga secoli, che non smette di rinnovarsi.

A Maggio la comunità di 
Lanzo Torinese  si riunisce per ricordare un evento indietro nel tempo. Era il 1728, e un generoso mercante, tal Giuseppe Allemano — mercante originario di Viù ma lì residente — deciso di lasciare ben 2 mila lire per sfamare gli indigenti. Almeno un giorno l’anno e rigorosamente con la cisrà, richiedendo di suo pugno la fondazione di una confraternita “per laccompra et distributione di tanti ceci conditi alli poveri”.

Da allora il paese ha tenuto fede al desiderio del generoso concittadino, con volontari e associazioni che si riuniscono per la lunga preparazione della minestra, da condividere con abitanti e visitatori durante la festa della “Cisrà di Lanzo”.



La Poesia

E zuppa sia!

(Ode alla Cisrà)

 

Trecento anni, tanti son passati,

eppure intatto è il suo sapore!

 

Fatto d’amore,

non solo di ceci, ortaggi e carne.

 

Per i poveri è nata,

ma di tutti noi, oggi, delizia i palati

e ogni anno ci ricorda

quanto aiutare il prossimo conta!

 

Che zuppa sia, dunque,

e che la fatica e l’impegno sian lodati

e il loro messaggio arrivi di piatto in piatto…

 

A donne e uomini,

d’ogni tempo e terra

che, qui a Lanzo, saran ben accolti sempre.

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