Morti nella Rsa di Offida, anche le parti civili presentano il ricorso in Cassazione

Morti nella Rsa di Offida, anche le parti civili presentano il ricorso in Cassazione

L’infermiere Leopoldo Wick
L’infermiere Leopoldo Wick
di Luigi Miozzi
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Domenica 19 Maggio 2024, 03:00 - Ultimo aggiornamento: 11:08

ASCOLI Anche le parti civili presentano ricorso in Cassazione per chiedere l’annullamento della sentenza di assoluzione di Leopoldo Wick pronunciata dalla corte d’assise di appello di Ancona. A seguito di questa sentenza hanno dovuto restituire all’Asur un milione di euro a titolo di risarcimento. Tramite i propri difensori di fiducia i familiari di alcuni degli anziani deceduti nella Rsa di Offida hanno deciso di ricorrere ai giudici della Suprema corte sulla scia di quanto fatto dal procuratore generale Roberto Rossi.

Le motivazioni

Adesso, a dare ulteriore sostegno alle motivazioni della pubblica accusa arrivano quelle evidenziate dalle parti lesi. L’avvocato Mauro Gionni, che difende i familiari di una delle presunte vittime, basa essenzialmente il ricorso su due aspetti ritenuti fondamentali. Il primo che viene contestato è quello della ritenuta inammissibiltà dei prelievi ematici. Gionni sostiene che anche l’eventuale tardiva iscrizione di Leopoldo Wic k sul registro degli indagati non comporterebbe l’inutilizzabilità dei risultati dei prelievi ematici, tenuto conto del fatto che questi non rappresentano esami irripetibili che, in quanto tali, necessiterebbero di avvisi nei confronti dell’indagato. Tesi, questa, rafforzata anche dal fatto che gli esami sarebbero stati successivamente ripetuti in sede di incidente probatorio che, per giunta, avrebbe ricevuto anche l’assenso del responsabile civile, ovvero l’Asur.

I prelievi

Gionni ribadisce quindi l’utilizzabilità dei prelievi che avevano riscontrato la presenza in dosi massicce di farmaci tali, secondo l’accusa, da determinarne il decesso. Altro motivo del ricorso, è la mancata motivazione da parte della corte d’assise d’appello. Per il difensore delle parti civili, infatti, i giudici di secondo grado, nel momento in cui riformano la sentenza di primo grado che aveva sancito la colpevolezza di Wick e la condanna dell’infermiere all’ergastolo, hanno l’obbligo di spiegare i motivi per cui ritengono di ribaltarla .

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