Squad girls, le escort minorenni per i clienti ricchi di Bari: "Mi davano 300 euro e mi dicevano cosa fare" - La Stampa

Avrebbero fatto prostituire in strutture di lusso delle province di Bari alcune ragazze minorenni con la promessa di facili guadagni. È stata la denuncia di una mamma a far scattare l’indagine degli agenti della Squadra Mobile di Bari, sfociata oggi nell’esecuzione di dieci misure cautelari. I provvedimenti restrittivi, emessi dal gip del tribunale di Bari su richiesta della Procura, sono stati eseguiti nel capoluogo regionale, ma anche a Trani, Lecce e Roma.

A definire questo gruppo di baby squillo «Squad girls» erano alcune donne più grandi, che la prostituzione la esercitavano già da qualche anno e hanno instradato le più giovani.

Quattro di loro sono finite in carcere (Marilena Lopez, Antonella Albanese, Federica De Vito ed Elisabetta Manzari): hanno tra i 21 e i 35 anni e sono accusate di sfruttamento della prostituzione minorile. In carcere anche il driver 29enne Ruggero Doronzo, che accompagnava le ragazze nei bed and breakfast e negli hotel di lusso nonché il 25enne Nicola Basile, che a un certo punto aveva deciso di mettersi in proprio e gestire una squadra tutta sua.

Ai domiciliari, con l’accusa di atti sessuali con minori, il commerciante 42enne Roberto Urbino e l’imprenditore 47enne Fabio Carlino, obbligo di dimora per l’avvocato 55enne Stefano Chiriatti e per il 45enne Michele Annoscia, proprietario di un b&b di Bari.

Per due clienti, di 47 e 42 anni, che consapevoli della minore d'età delle ragazze, secondo gli inquirenti, non hanno esitato a consumare rapporti sessuali con loro, in cambio di danaro, sono scattati gli arresti domiciliari. Per un terzo cliente, di 55 anni, e nei confronti di un 45enne barese, gestore di una struttura ricettiva nella quale tollerava - sottolinea una nota della Questura - l'esercizio abituale della prostituzione, c'è l'obbligo di dimora nel Comune di residenza.

Le indagini sono state avviate dalla Squadra Mobile di Bari nel marzo 2022, a seguito della denuncia presentata dalla mamma di una 16enne, che ha notato comportamenti anomali nella figlia e riscontrato la sua frequentazione con una maggiorenne, presunta escort, residente nelle Marche. A partire dall'ottobre 2021, le ragazze coinvolte, all'epoca 16enni, sarebbero state adescate e introdotte nel mondo della prostituzione con la promessa di facili guadagni. Un’ora di sesso costava dai 150 ai 500 euro. La maggior parte dei clienti sapeva che erano minorenni, secondo quanto rivelato da una delle ragazzine alla polizia.

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