Dieci cose da sapere su Cannes 77

Dieci cose (bizzarre) che è necessario sapere su Cannes 2024: dal rito delle scale al Twin Peaks di Natale

La Montée des Marches come l'Olimpo del cinema, tra infradito e abiti di gala, cinema in spiaggia e al Grand Théâtre: contraddizioni, sorprese e curiosità della 77ª edizione oggi al via

La Montée des Marches è pronta e l’onirico poster dedicato a Kurosawa –  forse anche troppo blu rispetto al rosso del tappeto – si staglia già sul Palais des Festivals: Cannes 77 si prepara al debutto. E per la quarta volta dopo la pandemia il festival affronta una sfida per niente facile: portare per 12 giorni l’attenzione solo sul cinema mentre il mondo intorno è in fiamme, per usare il titolo di un film di Roberto Minervini, che quest’anno torna sulla Croisette.

È già questa, forse, la prima e particolare caratteristica dell’appuntamento cinematografico ripensato da Thierry Frémaux, e l’edizione del 2024 non fa eccezione. Si prende maledettamente sul serio. E come non potrebbe, in effetti, considerando anche che negli ultimi anni ha virato con decisione verso il glamour hollywoodiano, estendendo la circolazione dei propri titoli per mesi, in tutto il mondo. E fino agli Oscar.

 

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1. Una zuppa di pesce al Forville

A ben vedere, però, Cannes è una striscia di Costa Azzurra così piccola da non poter più contenere tutti, tanto che i grandi nomi si rifugiano dalla folla nella vicina – e lussuosa – Antibes, come hanno fatto l’anno scorso anche Robert De Niro e Leonardo DiCaprio.

E gli abitanti della città, ormai abituati a questa invasione di primavera, si nascondono nelle vie più interne, nel Suquet, la vecchia città con le strade strette e in salita. O al mercato Forville, dove vale sempre la pena fare un giro, per riprendersi dalla frenesia del Palais. O solo per trovare la bouillabaisse in bottiglia, già pronta per un pasto veloce prima di un nuovo giro di giostra fra le proiezioni.

2. Il rito delle scale

In presenza o meno, a Cannes è da osservare il sacro rito della Montées des Marches. La prima scalinata dell’edizione 2024 sarà quella di Le Deuxième Acte, tra Vincent Lindon, Louis Garrel e Léa Seydoux e, come tutte le altre, si potrà seguire anche in diretta online. Strapperà, forse, più di un sorriso il vocalist che introduce ogni red carpet con troppo entusiasmo e troppa solennità al tempo stesso, ma anche questo è diventato parte del divertimento.

La lunga e lentissima sfilata verso la Montées des Marches ha i suoi tempi precisi, i suoi piccoli gesti ripetuti sempre uguali. Così capiterà di vedere sempre la stessa scena: registi e interpreti mano nella mano, che camminano insieme “ascendendo” all’Olimpo del Palais des Festival. Dopo aver ricevuto baci e abbracci dal sacerdote Frémaux, si intende.

Molto più in basso, dietro le transenne, altre scale fanno capolino. Sono quelle “comuni” del ferramenta, dove fotografi non accreditati o semplici curiosi si appostano per non perdere neanche un minuto – o un dettaglio – di ogni red carpet.

 

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3. Giocare a Dov’è Wally? Ma con la giuria

Per chi si trova sulla Croisette, un suggerimento è sempre quello di alzare gli occhi e guardarsi intorno all’interno del Palais. Non è raro che i membri della giuria preferiscano scoprire i film direttamente in sala, ma senza la pressione dell’anteprima di gala. È durante le proiezioni mattutine che preferiscono “nascondersi” tra il pubblico e gli addetti ai lavori, magari con un grande paio di occhiali da sole, come ha fatto Maggie Gyllenhaal qualche anno fa. È divertente provare a immaginare, dalle loro reazioni, che fine faranno i vari film nel Palmarès.

4. Gli italiani nascosti

Quest’anno, nella giuria guidata da Greta Gerwig, ci sarà anche l’italiano Piefrancesco Favino e, a proposito di italiani, non si parla abbastanza di quelli “nascosti”. Tutti gli occhi sono puntati, giustamente su Paolo Sorrentino e Roberto Minervini, ma attenzione, c’è anche Veronica Martiradonna. Tra i cortometraggi in concorso nella Semaine de la critique, infatti, anche il suo corto (animato) Supersilly, anche se si tratta di una produzione francese. Fra le co-produzioni, invece, in cui è coinvolta l’Italia nelle varie sezioni si ricordano The Falling Sky, Grand Tour e  Limonov. Inoltre il 22 maggio Cannes 77 dedica una serata a Marco Bellocchio e al restauro di Sbatti il mostro in prima pagina.

Un'immagine de I dannati di Roberto Minervini

Un’immagine de I dannati di Roberto Minervini

5. Un “piccolo” passo indietro

Non è indicativo di una tendenza, ma è un dato di fatto che il festival di Cannes, quest’anno, si sia un po’ richiuso sullo sguardo europeo. È interessante, comunque, che per la prima volta dopo la pandemia ci sia un ampio ritorno della Cina, con cinque titoli in varie sezioni, ma è soprattutto lo sguardo del continente africano a mancare, dopo un’importante presenza nel 2023. Se si escludono le co-produzioni nordafricane con la Francia, sono solo due i titoli di riferimento, nessuno dei quali nel concorso principale.

6. Un’implicita presa di posizione

In un’edizione di Cannes particolarmente politicizzata, sia per la presenza anche quest’anno di un regista iraniano perseguitato dal regime (Mohammad Rasoulof) sia per le pressioni interne dello sciopero o del movimento #MeToo, è fondamentale notare che il Festival ha scelto di includere un film palestinese. Si tratta di To a Land Unknown, nella Quinzaine des Cinéastes.

To a Land Unknown (Mahdi Fleifel) Cannes 77

To a Land Unknown (Mahdi Fleifel), Cannes 77.

7. Un film di Natale a maggio

Sempre nella Quinzaine fa il suo ingresso un film che sembra stonare con i suoi “compagni” di selezione, ma potrebbe riservare una sorpresa. È Christmas Eve in Miller’s Point di Tyler Taormina. Il racconto di una vigilia di Natale in una famiglia italoamericana, tra il grottesco di Superbad e il perturbante di Twin Peaks, così come lo descrive la sinossi ufficiale. Da notare, la presenza nel cast di Michael Cera, Francesca Scorsese e Sawyer Spielberg.

8. La possibile reunion di Saltburn

Dopo il magnifico scatto di Anya Taylor-Joy che scende dall’auto con un enorme cappello di paglia, i fotografi della Croisette saranno già all’erta per le altre grandi star hollywoodiane che si succederanno sulla Croisette. Il protagonista del recente Challengers di Luca Guadagnino, Mike Faist, il 17 maggio riceverà il Trofeo Chopard in una cerimonia privata, mentre sul red carpet è atteso un volto molto amato oltraoceano, Selena Gomez, protagonista del musical di Jacques Audiard, Emilia Pérez.

Uno scatto iconico, tuttavia, sarebbe quello con Barry Keoghan e Jacob Elordi, protagonisti rispettivamente di Bird e Oh, Canada!, in concorso il 16 e il 17 maggio. Dall’uscita di Saltburn i due attori sono stati fotografati insieme pochissime volte, anche alle anteprime, e il pubblico che ha amato il film di Emerald Fennell aspetta di ritrovarli sullo stesso red carpet, o almeno allo stesso evento.

9. Una nuova protagonista silenziosa

Il festival l’aveva annunciato: con la Palma d’oro onoraria allo Studio Ghibli, Cannes 77 sarebbe stata un’edizione dedicata anche all’animazione. E in effetti sono diversi i titoli presenti, in tutte le sezioni, sia nei lungometraggi sia nei cortometraggi. Il più atteso è certamente The Most Precious of Cargoes di Hazanavicius, ma si ricordano anche Ghost Cat Anzu, Extremely Short, Flow, Angelo dans la forêt mystérieuse, Sauvages. E il già citato Supersilly.

The Most Precious of Cargoes è il film di apertura di Annecy Film Festival 2024

The Most Precious of Cargoes è il film di apertura di Annecy Film Festival 2024

10. Virtuali & co: le novità di Cannes 77

Seguendo l’esempio di Venezia, Cannes 77 introduce per la prima volta una sezione Immersive, dedicata al cinema del virtuale e delle nuove tecnologie. Inoltre, sempre in riferimento al cinema del futuro, per la prima volta Cannes sistematizza – anche con una pagina dedicata sul sito – l’attenzione sugli esordi. Cinéma de demain, infatti, è il nome dell’area del festival in cui si racchiudono gli eventi pensati per i cineasti emergenti e tutti i titoli in concorso per la Caméra d’or, il premio alla miglior opera prima.

Da quest’anno inoltre, l’appuntamento gratuito del cinema in spiaggia, diventa parte integrante del festival e non solo un evento offerto alla città. Sono previste infatti proiezioni di opere inedite e cortometraggi alla presenza dei rispettivi cast. Incluso il cortometraggio dedicato al #MeToo francese. L’appuntamento è ogni sera in spiaggia a partire dalle 21.30.