Recuperata la corrispondenza trafugata tra Altiero Spinelli e Aldo Moro. La scoperta dopo un annuncio su Ebay | Corriere.it

Recuperata la corrispondenza trafugata tra Altiero Spinelli e Aldo Moro. La scoperta dopo un annuncio su Ebay

diFerruccio Pinotti

Perquisita la casa di un appassionato 40enne a Pordenone, indagato per ricettazione. Recuperate in tutto altre 20 lettere dell'autore del Manifesto di Ventotene: «Le avevo comprate nei mercatini». Il plico consegnato all'Archivio storico della Unione Europea a Firenze

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Il ritrovamento della lettera e degli scritti di Sinelli. A destra, sopra, Aldo Moro; sotto, Altiero Spinelli

Una corrispondenza privata tra lo statista Aldo Moro (ucciso dalle BR nel 1978) e uno dei padri fondatori dell'Unione Europea, Altero Spinelli, l'autore del celebre «Manifesto di Ventotene», è emersa in seguito alle indagini delle forze dell'ordine che hanno riguardato un collezionista 40enne della provincia di Pordenone. Il carteggio era stato scoperto dopo che l'uomo, finito nel mirino dei carabinieri del Nucleo Tutela del Patrimonio Culturale e indagato per ricettazione, aveva messo in vendita su eBay una delle lettera in questione. 

La consegna agli archivi Ue di Villa Salviati

I Carabinieri del Nucleo Tutela del Patrimonio Culturale di Firenze e Udine hanno quindi consegnato i 21 documenti provenienti dalle corrispondenze dell’onorevole Altiero Spinelli, all’«Historical Archives of the European Union» di Villa Salviati a Firenze nel corso di una cerimonia che si è tenuta l'altroieri, 7 maggio, alla presenza del direttore e dei Comandanti dei Nuclei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale di Firenze e Udine.

Quella missiva del 1973

L’indagine, che ha portato a sequestrare questo importante gruppo di lettere, era partita nel 2021 a cura dei militari di Firenze dopo che era stata individuata la vendita sui canali di aste on line di una rara lettera dattiloscritta con firma autografata dell’allora Ministro degli Affari Esteri, On. Aldo Moro, con Altiero Spinelli, datata 1 agosto 1973. Il codice civile stabilisce che gli archivi e i documenti degli enti pubblici sono soggetti al regime del demanio pubblico e, pertanto, sono inalienabili. Di conseguenza, tali documenti rientrano nella previsione normativa dei beni culturali che appartengono allo Stato o ad Enti Pubblici.

Il collezionista quarantenne

La ricostruzione del canale di vendita ha portato i Carabinieri dell’Arte a individuare in un quarantenne residente nella provincia di Pordenone, colui il quale aveva messo in vendita la lettera in questione e, una volta interessata la locale Procura della Repubblica, è stato emesso nei suoi confronti un decreto di perquisizione e sequestro per il reato di ricettazione. L’uomo è stato collaborativo confermando che, quale appassionato di lettere autografate, aveva effettuato l’acquisto presso i canali dell’e-commerce e presso i mercatini di oggetti usati.

Gli scritti di Spinelli sulla vita della Cee

I militari del Nucleo TPC di Udine hanno, quindi, dato esecuzione al provvedimento procedendo al sequestro della lettera ricercata e, allo stesso tempo, hanno constatato la presenza di altra documentazione simile, tutta appartenente a corrispondenze importanti che riguardano ministeri ed altri enti pubblici. In particolare i 21 documenti scritti da Altiero Spinelli, o a lui diretti, con particolare riguardo alle sue funzioni svolte in ambito di quella che, a quei tempi, era ancora la Cee (Comunità Economica Europea).

Padre fondatore dell'Europa unita

Scomparso nel 1986, Altiero Spinelli è considerato - insieme a figure come De Gasperi, Spaak e Monnet di cui fu consulente - uno dei padri fondatori dell’Unione Europea. Noto per i suoi scritti che hanno influenzato il processo di integrazione europea post bellica, è l’autore del «Manifesto per l’Europa libera e unita», più conosciuto con il nome di «Manifesto di Ventotene», che redasse nel 1941 con il contributo di Ernesto Rossi ed Eugenio Colorni durante il periodo in cui fu confinato sull’isola pontina. Fu deputato della Repubblica ed europarlamentare dal 1979 al 1986, assolvendo a diversi incarichi nell’ambito delle politiche europee.

La valutazione dei documenti

Nella successiva fase di analisi, le lettere sono state fatte visionare al direttore degli Archivi Storici dell’Unione Europea che ha sede presso l’Istituto Universitario Europeo di Villa Salviati a Firenze, il quale ha riferito che i documenti sono certamente originali, ancorché inediti, e sono attinenti al Fondo Spinelli detenuto presso quell’Istituzione vincolato per il riconosciuto di interesse storico culturale. Tutti i documenti e le corrispondenze con gli uffici delle istituzioni europee devono essere conservati presso l’archivio di Villa Salviati a cui devono confluire dopo 30 anni da quando sono stati prodotti. Gli atti restituiti costituiscono, sicuramente, materiale sottratto in modo illecito ma in data e circostanze impossibili da accertare, stante il tempo trascorso.

Oltre ai documenti riconducibili alle corrispondenze con l’onorevole Moro, sono state sequestrate altre 5 lettere che riguardavano interlocuzioni con il Comune di Treviso e con alcuni comandi militari del territorio. Questi documenti statali sono destinati ad essere consegnati alla Soprintendenza archivistica e bibliografica del Veneto di Venezia, competente per la Regione Veneto secondo il medesimo provvedimento di dissequestro emesso da parte della Procura pordenonese.

9 maggio 2024 ( modifica il 9 maggio 2024 | 12:29)