Il processo è ormai praticamente irreversibile: a meno di ribaltoni dell'ultimissimo secondo, martedì il fondo Oaktree procederà con l'escussione del pegno del pacchetto di maggioranza dell'Inter a seguito della mancata chiusura del prestito da parte di Steven Zhang. Secondo Carlo Festa de Il Sole 24 Ore, infatti, non ci sono più margini di manovra per un accordo in extremis. Anche perché, sostiene sul suo blog 'Insider', il fondo californiano avrebbe effettivamente già per le mani un potenziale compratore già pronto a prendere le redini del club di Viale della Liberazione in tempi anche relativamente rapidi. L’Inter resterebbe dunque per poco di proprietà di Oaktree prima del passaggio definitivo ad altro azionista.

Zhang e Goldman Sachs stanno comunque continuando a negoziare, sia con Oaktree sia con il fondo Pimco; un'operazione che si è raffreddata ma non è ancora del tutto tramontata. Su quest’ultimo fronte era in pratica stata definita l’entità del rifinanziamento, che sarebbe stato di 430 milioni, ma alla fine la procedura si sarebbe fermata in quanto, si legge, "il contratto firmato tre anni fa con Oaktree non contemplava soltanto la restituzione del prestito da 385 milioni ma anche una partecipazione all’equity in seguito alla cessione dell’Inter: eventualità che tuttavia non si è verificata in quanto Zhang non ha ceduto l’Inter". Non è, purtroppo, da escludere che la questione possa avere da martedì anche degli strascichi legali. 

Sezione: In Primo Piano / Data: Sab 18 maggio 2024 alle 18:54
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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