Teatro Mercadante, Roberto Andò verso la riconferma alla direzione. Ma la Regione vota Gleijeses | Corriere.it

Teatro Mercadante, Roberto Andò verso la riconferma alla direzione. Ma la Regione vota Gleijeses

diNatascia Festa

Oggi il cda: i rappresentanti di Comune di Napoli, Città Metropolitana e ministero della Cultura puntano sull'uscente

Teatro Stabile di Napoli verso l’atto secondo dell’era Andò. La decisione definitiva stamani in una riunione del Consiglio di amministrazione presieduto dal coreografo Luciano Cannito. All’ordine del giorno la «proposta rinnovo incarico del direttore». Compatta la compagine espressa da Comune di Napoli e Città Metropolitana, fronte che esprime la posizione di Gaetano Manfredi. Che, per la verità inusualmente, ha espresso la sua dichiarazione di voto con un lancio di agenzia. I consiglieri Stefania Brancaccio (vicepresidente vicario) Roberto D’Avascio ed Evelina Christillin «sostengono con convinzione e fiducia la candidatura del maestro Roberto Andò, già direttore del teatro medesimo per un nuovo mandato». A questi tre voti si aggiungerà quello dello stesso presidente del Cda Cannito, espressione del Ministero della cultura, che non anticipa nulla ma dice: «Mi impegnerò come sempre per l’armonia del teatro, per il suo bene e per il rispetto delle regole democratiche».

Quattro voti su cinque equivalgono alla piena maggioranza, non ci sarebbe discussione dunque. Invece ci sarà, sia pure non dirimente dal punto di vista del risultato. «Certo che è necessaria» dice Emilio Di Marzio, anche lui vicepresidente espresso da Palazzo Santa Lucia. «La discussione rispetto al prossimo quinquennio di direzione artistica — precisa — mi vedrà orientato, in quanto rappresentante della Regione, su una posizione di rinnovamento e di positiva valutazione dell’auspicata candidatura di Geppy Gleijeses alla guida del nostro teatro nazionale. La possibilità che vi sia un protagonismo diretto e di vertice di un napoletano di grande curriculum artistico può considerarsi uno straordinario valore aggiunto per la città e la sua tradizione artistica e culturale». 

Spacca dunque il fronte Di Marzio che aggiunge: «Credo sia importane riflettere sulla politica culturale del teatro pubblico e di non considerare il rinnovo un atto scontato. Il mio non è un giudizio di merito sul direttore Roberto Andò che è una personalità di alto profilo culturale, e non sono certo io a doverglielo riconoscere, ma di metodo: voglio aprire un confronto aperto, laico e sereno per richiamare l’attenzione sulla opportunità di una presenza che sia realmente espressione del territorio. Non conosco personalmente Gleijeses, né so se è effettivamente disposto ad accettare l’incarico; di certo ritengo opportuno aprire la possibilità anche ad altre figure. La Regione investe risorse importanti potrà dire la sua? Il consiglio è sovrano e noi collaboreremo al di là del risultato».

Il contratto del direttore artistico Roberto Andò scade il 31 dicembre 2024 ed è rinnovabile da tre a cinque anni. Allievo di Sciascia, assistente di Rosi, Fellini, Cimino e Francis Ford Coppola, nel corso del suo mandato al Mercadante, iniziato nel 2019, attraversando gli anni difficili della pandemia, il regista ha ricevuto una pioggia di riconoscimenti a partire dai due David di Donatello per La stranezza . «Quelli della direzione di Andò — dice il consigliere D’Avascio — sono stati cinque anni di grande livello per qualità della proposta artistica e coinvolgimento della città, nonostante la pandemia e i tagli della Regione. Per questo siamo compatti nel sostenerlo incondizionatamente. Abbiamo grandissima fiducia in lui e ci dispiacerebbe se dovesse esserci una frattura». 

Non è la prima volta che la Regione fa mancare il suo appoggio ad Andò. La prima spaccatura si era consumata con il taglio di due milioni di euro annunciato in una tesissima conferenza stampa di Pompeii Theatrum mundi , rassegna che rischiò di saltare e fu salvata in corner da investimenti aggiuntivi dal fronte comunale e ministeriale. Il regista riceverà notizia dello scontato rinnovo del mandato nella sua Palermo, dove sta girando L’abbaglio , film sulla spedizione dei Mille con Toni Servillo e la premiata coppia Ficarra e Picone.

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15 maggio 2024 ( modifica il 16 maggio 2024 | 13:58)