Sono ore calde in casa Napoli per la scelta del nuovo allenatore. Aurelio De Laurentiis ha ridotto a due nomi la lista dei candidati alla panchina azzurra: Antonio Conte e Stefano Pioli hanno staccato gli altri pretendenti. Al Napoli piace, e da tempo, anche Gian Piero Gasperini, ma l’Atalanta - che si appresta a giocare due finali, una di Coppa Italia mercoledì contro la Juventus e l’altra di Europa League contro il Bayer Leverkusen - non ha intenzione di privarsi del suo allenatore, a meno che non sia lo stesso Gasperini - sotto contratto fino al 2025 - a chiedere di andare via.
Il pressing del Chelsea
Su Conte c’è anche il pressing del Chelsea: il club inglese al termine del campionato si separerà da Mauricio Pochettino e la proprietà vorrebbe riportare il tecnico pugliese sulla panchina londinese. Conte è in attesa dell'occasione giusta: l’obiettivo è tornare ad allenare in Italia anche per una questione familiare.
Napoli, ripresi i contatti con Conte
De Laurentiis ha già trovato un accordo verbale con Stefano Pioli per un biennale con opzione per la terza stagiona ma aspetta a fare l’affondo con l’attuale tecnico del Milan perché nel frattempo i contatti con Conte sono ripartiti. La richiesta economica dell’ex ct azzurro - per lui e il suo staff - è vicina ai 20 milioni di euro lordi. Capitolo Milan: Conte è apprezzato, ma il board dirigenziale vorrebbe avviare la nuova era rossonera con un tecnico giovane e con una proposta di calcio diversa da quella del 54enne ex Inter e Juve. Sérgio Conceição resta il favorito, il portoghese però dovrebbe liberarsi prima dal Porto, trattando con il nuovo presidente André Villas-Boas. Il rapporto tra i due - nonostante l’incontro di pochi giorni fa - resta ai minimi termini.
Palla a Cardinale
Il Milan aspetta una mossa dall’ex ala destra di Lazio e Inter. I tifosi invece invocano il nome di Conte. La palla passa a Cardinale, che un anno fa era tentato dall'idea di portarlo sulla panchina rossonera, ma che adesso ragiona su futuri costi non solo di ingaggio ma anche relativamente al mercato necessario per soddisfare le richieste di Conte.
