La "Festha Manna" di Porto Torres è un evento straordinario che celebra la cultura, la tradizione e l'identità della città sarda. Un momento di gioia e devozione che coinvolge tutta la comunità, sia locali che visitatori da altre regioni.

Molto più di una celebrazione religiosa, è anche un momento di festa e divertimento per tutta la comunità. Le strade sono animate da bancarelle che vendono cibo tradizionale, artigianato locale e souvenir, mentre i musicisti suonano melodie tradizionali e i ballerini eseguono danze tipiche sardo.

Durante la serata, il cielo si accende di colori con spettacolari fuochi d'artificio che illuminano il porto e riflettono sulle acque scintillanti del mare.

la Festha Manna
la Festha Manna
La Festha Manna

LE ORIGINI

La festa è dedicata al culto dei tre santi turritani Gavino, Proto e Genuario, martiri del periodo romano. Secondo la leggenda intorno all’anno 300 la città di Turris Lisbonis (attuale Porto Torres), sotto l’impero di Diocleziano, era governata dal preside romano Barbaro, feroce e sanguinario. Siamo nel periodo delle persecuzioni nei confronti dei cristiani, e quando il vescovo Proto e il suo diacono Genuario tornarono in Sardegna da Roma, Barbaro li fece rinchiudere e sottoporre ad atroci torture.

Il capitano Gavino Sabelli, incaricato di torturare i martiri, rimase meravigliato dalla serenità con cui affrontavano le violenze e dalla capacità di sopportazione dei due religiosi, quindi si convertì anch’egli al cristianesimo. Per questo venne decapitato da Barbaro vicino alle rupi di Balai.

Poco dopo anche Proto e Genuario fecero la stessa fine. Ma i corpi, nonostante l’ordine di Barbaro di gettarli in mare, furono sepolti a Balai da alcuni pescatori.

Secoli dopo, nell’anno 1.040, il Giudice Comita I ammalato di lebbra sognò San Gavino, che gli chiese di ergere un tempio in memoria del sacrificio dei due martiri e gli indicò il luogo di Monte Angellu. Una volta guarito, fece dunque costruire la Basilica di San Gavino e, una volta trovati i resti dei santi, li fece seppellire nella basilica in una tomba di marmo a 6 metri di profondità. Le reliquie furono trovate nel 1.614 durante alcuni lavori di restauro. E secondo la leggenda le due chiesette di Balai, Balai lontano e Balai vicino, rappresentano i punti in cui furono uccisi i tre santi e quello in cui furono ritrovate le spoglie.

la benedizione in mare
la benedizione in mare
La benedizione in mare

IL PELLEGRINAGGIO

Ogni anno il cammino dei Martiri Turritani si svolge in due tappe. Quest’anno il 3 maggio si è tenuta la processione dalla basilica di San Gavino verso la chiesa di Balai vicino, accompagnata da gruppi in costume, Intragnas e Etnos, bande musicali e un lunghissimo corteo. All’arrivo, la messa officiata dal parroco don Giovanni Falconi. 

Nel giorno della Pentecoste il ritorno alla basilica di San Gavino dove viene officiata la “messa del pellegrino”. Oggi il percorso si snoda lungo la Statale 131, in passato seguiva l’ultimo tratto dell’antica strada romana.

Le statue lignee dei martiri attraversano il lungomare e il centro di Porto Torres, accompagnate da autorità civili, militari e religiose e da tanti fedeli.

Particolarmente suggestivo quel che accade dalla mezzanotte del sabato, quando da Sassari e da tanti altri paesi limitrofi, molti fedeli si mettono in marcia per raggiungere la basilica.

Il lunedì dopo Pentecoste, infine, è il giorno della Festha Manna, durante il quale la comunità di Porto Torres dà vita ai festeggiamenti che chiudono il periodo dell’anno dedicato ai suoi tre martiri. Oltre alle celebrazioni di carattere religioso, la manifestazione prevede un ricco calendario di eventi e spettacoli culturali, manifestazioni sportive, visite guidate e sagre.

PROGRAMMA 2024

Sabato 18 maggio alle 22.30 della sera parte il pellegrinaggio dai paesi limitrofi alla basilica di San Gavino, dove nelle primissime ore del mattino del giorno di Pentecoste si tiene la messa.

Domenica 19 maggio nel pomeriggio i simulacri dei martiri dalla chiesa di Balai vicino vengono riportati in città, alla basilica di San Gavino, accompagnati sul lungomare e per le vie del centro da tantissimi fedeli e dalle autorità civili, religiose e militari. Partenza prevista alle 19. Previsti canti e balli sardi per tutta la serata.

Lunedì 20 maggio è la “Festha Manna”. Al mattino si svolge il Pontificale presieduto dall’arcivescovo, con la riconsegna delle chiavi della basilica al parroco, si prosegue con la Processione del Santissimo Sacramento e la benedizione del mare al porto.

Quanto ai festeggiamenti civili, il programma è altrettanto ricco. Sabato 18 alle 10.30 nella spiaggia dello Scoglio Lungo si terrà la Regata del Pescatore, mentree dalle 17 alle 19 piazza Umberto ospiterà un laboratorio per bambini.

Alle 21.30 nell’area verde intorno alla Torre Aragonese il concerto della cantante Noemi.

Domenica 19 alle 17 c’è la rievocazione storica in abiti tradizionali “Il sogno di Comita”, alla scalinata della chiesetta di Balai vicino. Alle 21.30 l’evento folk “In nome di San Gavino” e la serata di canti sardi, nello spazio Cumbessias/Atrio Metropoli.

Lunedì l’appuntamento con la sagra del pesce in piazza Eroi dell’Onda. Una ricorrenza gastronomica sempre molto partecipata che fino alle 21.30 proporrà una grande frittura a base di pesce fresco pescato in loco.

Una coda civile dei festeggiamenti si tiene sabato 8 giugno. Alle 16, lungo la via Mare si tiene il Palio di Santu Bainzu. Nel rettilineo davanti alla passeggiata coperta i cavalieri e le amazzoni in gara daranno prova delle rispettive abilità percorrendo a gran velocità la lingua di sabbia lunga 350 metri dove saranno posizionati gli anelli da centrare nelle tre discese.

(Unioneonline/L)


 

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