Djokovic perde male con Tabilo: “Non ero io dopo l’incidente di venerdì”. Da Torino buone notizie per Sinner - La Stampa

Anche Djokovic saluta gli Internazionali, quest’anno davvero lo Jella Open. Già Madrid era stato azzoppato dai tanti ritiri, a questo punto l’Atp farebbe bene a chiedersi, invece di inseguire sogni di super league, come tutelare i propri tornei prestigiosi, che purtroppo non pochi fra i big dichiarano di considerare ‘tornei di allenamento’.

Nella sconfitta di Djokovic contro il cileno Alejandro Tabilo, n.32 del mondo, ha un ruolo anche l’incidente di venerdì notte, la borraccia caduta (casualmente) dalle tribune e che ha centrato in testa il numero uno del mondo. Di sicuro Djokovic oggi è sembrato l’ombra di se stesso.

«Quanto ha pesato quell’incidente? Non so dirlo», butta lì Djokovic, che dopo la botta era stato curato per una mezz’ora al Foro ma ieri si era allenato normalmente, sfoggiando anche un ironico caschetto da ciclista all’arrivo al Foro. «Non ho ancora fatto un esame, ma lo farò, perché oggi non avevo equilibrio né buone sensazioni, non ero nemmeno lontanamente lo stesso giocatore di due giorni fa. Dopo l’incidente ho sentito nausea, sono riuscito a dormire ma avevo mal di testa, ieri mi sembrava tutto normale. Oggi invece non ha funzionato nulla. Complimenti comunque a Tabilo, che è un ottimo giocatore».

Stupisce che un atleta così attento alla salute e a tutti i minimi dettagli della preparazione sia sceso in campo se non si sentiva bene, o non abbia deciso di ritirarsi se in campo ha realizzato subito di non potersi battere al meglio». Nei giorni scorsi aveva ribadito che i suoi obiettivi della stagione erano il Roland Garros, Wimbledon e le Olimpiadi, non certo Roma. In campo oggi è sembrato più frettoloso e indispettito che altro. «Quali sono le mie aspettative in vista del Roland Garros? Quelle di sempre», ha tagliato corto. Il torneo ha salutato così entrambi i campioni che l’hanno monopolizzato o quasi negli ultimi vent’anni, Nadal e Djokovic, e senza Sinner e Alcaraz dall’inizio non ha ora un vero padrone. Per quanto riguarda gli italiani, dopo la sconfitta di stamattina di Passaro contro il portoghese Borges (4-6 7-6 7-6) rimangono in corda Luciano Darderi, che stasera chiude il programma del centrale contro Sascha Zverev, e Stefano Napolitano che domani affronta Nicolas Jarry.

Buone notizie intanto da Torino: i primi esami di Jannik Sinner al J Medical avrebbero evidenziato che il problema all’anca non è congenito, ma dovuto ad un traumatismo, e quindi in teoria più facile da risolvere. Jannik fra breve tornerà ad allenarsi senza racchetta, le prospettive per la sua partecipazione al Roland Garros restano comunque incerte.

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