Adolescenti, tecnologia e sessualità: la scuola che insegna ai genitori che si sentono fragili - la Repubblica

Milano

Adolescenti, tecnologia e sessualità: la scuola che insegna ai genitori che si sentono fragili

Adolescenti, tecnologia e sessualità: la scuola che insegna ai genitori che si sentono fragili
L’iniziativa del pedagogista Daniele Novara: “Cerchiamo di offrire le informazioni che servono per educare bene i figli qualsiasi sia la loro età”
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Genitori che «non sanno come collocarsi nel rapporto con i figli», quando fanno i capricci, quando sono arrabbiati, o vogliono dormire nel lettone, quando pretendono lo smartphone o non vogliono fare i compiti, quando sono chiusi in se stessi o quando sono troppo scalmanati. Genitori pieni di dubbi, che non sanno se essere autoritari o amici dei teenager di casa, se punirli o se assecondarli. È per dare un aiuto in questi e molti altri casi che da 14 anni Daniele Novara, pedagogista e saggista, docente di master all’Università Cattolica, presidente di un centro dedicato a questi problemi, ha inventato una “Scuola genitori” che si svolge in molte città italiane, tra cui Milano, per aiutare i papà e le mamme a risolvere dubbi e problemi legati alla crescita dei loro figli.

Si tratta di una scuola gratuita e finanziata da Fondazione Cariplo, assieme ad altri sponsor, scuola che tornerà al Teatro Oscar di via Lattanzio 58 il 30 maggio, dalle 20,45 alle 22,45 (prenotazione obbligatoria). Una scuola aperta a tutte le famiglie che cercano una guida per affrontare l’intrico di emozioni e di ansie legato all’infanzia e all’adolescenza.

«La nostra è una “scuola di servizio”, cerchiamo di offrire le informazioni che servono per educare bene i figli qualsiasi sia la loro età. Il problema oggi è che i genitori si sentono e sono fragili — spiega Novara, autore di moltissimi libri tradotti anche all’estero — . Non c’è più quella distanza che noi definiamo “distanza educativa” che permette di trovare la mossa giusta. Il più delle volte, di fronte ai problemi posti dai figli, scatta la reazione di carattere emotivo, e il più delle volte sono azioni basate sulle urla. Mi sembra di vedere una generazione di genitori urlanti. Io, con il mio team di esperti, cerco di dare risposte e sostegni». L’ultimo incontro a fine aprile è stato sulla sessualità, quello del 30 maggio sarà dedicato al sonno.

«È molto importante dormire nella crescita — spiega il pedagogista che il 30 sarà assieme a Lorella Baccalini e Laura Beltrami —. Se a tre anni ci vuole il pisolino, a sei anni non ci vuole più, ma quando il ragazzo ha 14 anni bisogna fare in modo di proteggere il sonno dall’invadenza digitale, quindi occorre dormire senza la presenza di display e dispositivi tecnologici, che in qualche modo rischiano di ridurre la quantità di riposo necessario per poter poi di giorno dare il meglio, a scuola e nelle relazioni».

Novara affronta tutte le questioni senza drammatizzare e rifiutando l’impostazione di chi vuole ridurre ogni tema a una questione di disagio psichiatrico. «I ragazzi di questa generazione in realtà mi sembrano messi un po’ meglio dei loro genitori, anche se ovviamente gli adolescenti sono scombinati, strani, spavaldi, oppure sono ritirati, timidi, introversi o estroversi e si mettono in pericolo. Certo, occorre avere delle competenze per affrontare questa età, che vive di uno stato emotivo sempre molto controverso». Novara ha fatto diversi studi sulle conseguenze negative dell’eccesso di esposizione dei bambini e degli adolescenti alla tecnologia, senza demonizzarla, ma mettendo in guardia gli adulti dal lasciare libero accesso agli schermi. «L’educazione sessuale si fa sostanzialmente sui siti porno, l’Italia è l’unico Paese europeo senza una legge che prevede l’educazione sessuale nelle scuole e questo crea situazioni imbarazzanti, molto promiscue e anche, a volte, di precocità sessuale, con tutti i guai connessi, che spesso poi portano a brutte notizie, di cui si parla quando i danni sono già fatti. Occorre che gli adulti, i genitori in primis, sappiano come affrontare questo tema. Noi ci mettiamo a disposizione, ma sarebbero le istituzioni pubbliche a doversene fare carico». Infatti Novara, sta portando i suoi progetti in alcune realtà locali, come nel Comune di San Donato milanese, dove oggi ci sarà tutta una giornata dedicata all’infanzia (dalle 10,30 al parco Mattei, durante il Festival delle esperienze educative), con un incontro dal titolo “Fare errori non è una colpa, sbagliando si impara”.

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