Valentina Giacalone, una giovane donna che ha trasformato il suo dolore in una missione di vita - Corriere dello Spettacolo

Valentina Giacalone, una giovane donna che ha trasformato il suo dolore in una missione di vita

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Nell’odierno scenario sociale, la lotta contro il bullismo è una battaglia che molte persone affrontano in silenzio.

Tuttavia, ci sono storie di speranza e resilienza che emergono come luci in mezzo all’oscurità.
Una di queste è la storia di Valentina Giacalone, una giovane donna che ha trasformato il suo dolore in una missione di vita.
In questa intervista, Valentina ci racconta il suo viaggio dall’essere una vittima di bullismo a diventare una modella di speranza e fondatrice dell’associazione “Non solo moda”.
Dalla Vittima di Bullismo, alla Modella di Speranza.
Ciao Valentina, potresti raccontarci un po’ della tua esperienza con il bullismo?
Valentina:
Ciao, sono stata vittima di bullismo principalmente dal secondo al quarto anno di superiori.
Sono sempre stata una ragazza molto timida e introversa, la mia riservatezza per loro era diversità.
È tutto ciò che era diverso da loro, non andava bene.
Offese e denigrazione per minare la mia autostima e sono riuscite a farmi sentire sbagliata.
È stato un periodo molto difficile, ma col tempo sono riuscita a trovare il mio riscatto.
Come hai trovato la forza di andare avanti?
Valentina:
Tra il sostegno della mia famiglia.
E la mia passione per la moda, sono state un’ancora di salvezza per me.
Ho iniziato a lavorare come modella e fotomodella di Magazine, quando poso davanti ad una macchina fotografica sento di dare il meglio di me.
Collaboro con diversi brand come loro ambassador e sono anche testimonial di un negozio di abbigliamento femminile a Gerenzano, provincia di Varese.
Questo mi ha dato la fiducia in me stessa, che mi era stata tolta e mi ha permesso di trasformare le mie esperienze negative in qualcosa di positivo.
Raccontaci di “Non solo moda”. 
Come è nata l’idea e qual è la missione della vostra associazione?
Valentina:
“Non solo moda” è nata durante una sfilata di abbigliamento organizzata dal negozio Filomania.
Tra le ragazze presenti, molte avevano storie di fragilità e insicurezze simili alla mia, alcune purtroppo erano state anche loro vittime di bullismo.
Da lì è nata l’idea, insieme a mia madre, di creare un progetto che utilizzasse la moda come mezzo di comunicazione per lanciare messaggi positivi contro il bullismo e i pregiudizi.
Dopo più di un anno, siamo diventate un’associazione registrata.
Quali attività organizzate con “Non solo moda”?
Valentina:
Le attività che svolgiamo con la nostra associazione sono shooting, eventi di beneficenza, mostre fotografiche, corsi di portamento per rafforzare l’autostima delle ragazze, molte di esse sono state anche protagoniste di video teatrali e organizziamo sfilate, per sensibilizzare il pubblico sul tema del bullismo e per dimostrare che il bullismo non ti deve fermare.
Utilizziamo la moda per promuovere messaggi di accettazione e inclusività, cercando di combattere gli stereotipi della società odierna.
Qual è il messaggio principale che vuoi trasmettere con la tua storia e con le attività della tua associazione?
Valentina:
Il nostro messaggio principale è che il bullismo non deve mai fermarti.
Vogliamo dimostrare che, anche se si attraversano momenti difficili, è possibile trovare la forza dentro di sé per superare le difficoltà e trasformare il dolore in qualcosa di positivo e costruttivo.
La moda è il nostro mezzo per comunicare questo messaggio e per aiutare altre persone a sentirsi forti e accettate.
Quali sono i tuoi progetti per il futuro, sia personali che per l’associazione?
Valentina:
Personalmente, continuo a lavorare come modella e fotomodella.
E sto studiando per diventare graphic designer.
Per l’associazione, vogliamo espandere le nostre attività e collaborare con più scuole e organizzazioni, per sensibilizzare sempre più persone.
Sogniamo di organizzare eventi a livello nazionale, per raggiungere un pubblico ancora più ampio.
C’è qualcos’altro che vorresti aggiungere?
Valentina:
Vi ringrazio per avermi dato questa opportunità.
Vorrei solo dire a chiunque stia attraversando un periodo difficile a causa del bullismo, che non siete soli e che c’è sempre una via d’uscita.
Trovate la vostra passione e lasciate che vi guidi verso la vostra rinascita.

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