Mostra a misura di bambini nell'ospedale Ca' Foncello di Treviso

Mostra a misura di bambini nell'ospedale Ca' Foncello di Treviso

Martedì 14 Maggio 2024 di Redazione Treviso
Mostra a misura di bambini nell'ospedale Ca' Foncello di Treviso

TREVISO - Una mostra per i bambini nell'ospedale Cà Foncello. Si intitola “A sua altezza” ed è stata inaugurata ufficialmente, questa mattina, 14 maggio, alla presenza del direttore generale, Francesco Benazzi, e del direttore sanitario, Stefano Formentini, la mostra collettiva di quadri organizzata dall’associazione Art Emotions for Soul di Mussolente, ideata e curata da Mario Castellese. «Sono felice che un’esposizione artistica a misura di bambino trovi spazio nel nostro ospedale - commenta il direttore generale, Francesco Benazzi -, donando spunti di riflessione anche agli adulti che si devono abbassare per poter ammirare le opere. Anche una persona distratta o preoccupata che transita in corridoio avrà l’occasione di intercettare qualcosa di diverso che, almeno per un momento, lo distrarrà dalle incombenze quotidiane.

Ringrazio il curatore della mostra, l’associazione che la promuove e l’Ufficio relazioni con il pubblico che ha supportato la bella iniziativa».

La mostra dentro l'ospedale

L'arte dentro i luoghi di cura fa tappa al Ca’ Foncello, per la prima volta in un ospedale, con 28 opere di artisti italiani, posizionate ad altezza bambino, ispirate ai più grandi maestri della storia dell'arte con l'aggiunta di alcuni elementi che richiamano la favola di Pinocchio o quelle di Andersen. E, allora, ecco che nel corridoio centrale, al primo piano dell’ospedale, appaiono tele ispirate a Matisse e alle sue danzatrici che tengono per mano Pinocchio, a Van Gogh e all'albero del seminatore dove si nascondono il gatto e la volpe, le lettere di Pinocchio in stile Mondrian e le fiabe di Andersen nascoste nelle opere di Degas, Goya, Kandinskij. La mostra è pensata e organizzata per i bambini, bambini che meritano attenzione e cura anche attraverso l'arte che così possiede anche una funzione sociale. Per un mese sarà visitabile nell’ospedale trevigiano, per poi proseguire la sua “missione” in altre strutture.

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