Alghero, Monumenti aperti il 18 ed il 19 maggio | Mediterranews
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Alghero, Monumenti aperti il 18 ed il 19 maggio

Alghero è tra i Comuni protagonisti, sabato 18 e domenica 19 maggio, di Monumenti Aperti. Alla sua XXVIII edizione, la XXII nella città catalana, la manifestazione organizzata e coordinata a livello regionale e
nazionale dall’associazione Imago Mundi OdV, prevede tappe in 78 Comuni: lungo cinque fine settimana dal 4 maggio al 2 giugno e in una seconda parte dal 12 al 27 ottobre. La tranche autunnale, che verrà chiusa da Cagliari, partirà il 12 ottobre a Bitonto e nel week end successivo approderà a Ferrara e nelle undici amministrazioni locali che compongono l’Unione dei Comuni dell’Alta Gallura. Spazi per i sogni è il tema di questa edizione.
Sono 31 i luoghi della cultura al centro di Monumenti Aperti ad Alghero, più 7 itinerari. Una ricca selezione di bellezze culturali e naturalistiche che caratterizzano la cittadina sulla costa nord occidentale sarda.
Crocevia di culture e punto di approdo di molte popolazioni nel corso dei secoli, oltre alle splendide
spiagge, al mare cristallino, alla celebre Grotta di Nettuno e alla natura incontaminata tutelata dal Parco
Regionale di Porto Conte, Alghero conserva una storia antica, protetta dalle imponenti mura che ancora
oggi, nonostante la loro parziale demolizione, abbracciano la città.
I beni aperti inseriti per la prima volta in questa XXII edizione in Monumenti Aperti.
L’Istituto Alberghiero ha il compito di accogliere i visitatori dell’Ex Hotel ESIT, per la prima volta nel circuito della manifestazione. L’ Ente Sardo Industrie Turistiche, nasce in Sardegna negli anni ’50, con il preciso compito di costruire e gestire una decina di alberghi divisi tra la costa e le parti interne della Sardegna. Tra le strutture ricettive più famose e di successo vi è il Grand Hotel, che sorge sul lungomare, in uno dei siti più panoramici di Alghero, con novanta posti letto, operativo per almeno vent’anni.

Gli altri siti culturali e naturalistici aperti nel fine settimana Si parte dal Monumento dedicato ad un algherese illustre: Giuseppe Manno (1786 – 1868). Primo ufficiale della Segreteria di Stato, Segretario privato di Carlo Felice, Consigliere della Corona e del Supremo Consiglio di Sardegna, Presidente del Senato del Regno d’Italia e della Corte Suprema di Cassazione, fu anche impegnato nel lavoro storico: tra il 1825 e 1827 pubblica i quattro volumi della Storia di Sardegna. Visite
guidate a cura dell’Istituto Comprensivo 1 – Scuola Primaria del Sacro Cuore.
È visitabile come “monumento aperto” la Cantina Santa Maria La Palma, nata nel 1946 nella regione della
Nurra, come risultato della Riforma Agraria post-bellica in Sardegna: 700 ettari di vigneti oggi, in una delle zone viticole più rinomate della Sardegna, verranno raccontati per l’occasione dagli studenti dell’I.I.S.
“Angelo Roth”, in collaborazione con operatori e operatrici della Cantina.
Si racconta a Monumenti Aperti anche la Chiesa di Santa Barbara (visite guidate a cura dell’Istituto
Comprensivo 1 – Scuola Primaria Lido). La prima notizia della chiesa, in origine intitolata a Sant’Andrea,
risale al 1526, ma si hanno elementi per datarne l’impianto al XIV secolo, nei pressi di una torre omonima,

pertinente alla cinta muraria di epoca genovese. Nel 1995 l’altare della chiesa è stato consacrato dal
primate della Chiesa ortodossa polacca, metropolita Sava di Varsavia. Pregevoli icone (XVI-XI sec)
impreziosiscono l’interno del luogo di culto, di proprietà della Arcidiocesi ortodossa d’Italia a partire dal
2008.
La Cattedrale di Santa Maria (Scuola Primaria Sacro Cuore), costruita a partire dalla seconda metà del XVI
secolo, caratterizzata da un imponente pronao neoclassico progettato nel 1862 dall’ingegnere Michele
Dessì Magnetti e addossato all’antica facciata rinascimentale.
La Chiesa di Sant’Anna Intra Moenia (scuola Primaria Asfodelo), che presenta elementi architettonici di
gusto tardo-rinascimentale, visibili soprattutto nell’elegante portale. La chiesa è conosciuta anche come S.
Ana de dins, per distinguerla dall’omonima chiesa campestre, situata nella periferia di Alghero, ossia S. Ana de fores.
Accolgono i visitatori della scuola elementare del Sacro Cuore gli studenti dell’istituto: progettato nel 1890 dall’ingegnere algherese Sebastiano Urtis, il caseggiato delle scuole elementari costituisce un interessante esempio di architettura eclettica di influsso neoclassico, secondo gli stilemi importati dalla Liguria e dal Piemonte alla fine dell’Ottocento.
Gli alunni del Liceo Scientifico Fermi raccontano Piazza Civica. Denominata in origine Plaça Real o anche
Plaça del Pou Vell (del Pozzo Vecchio), ha costituito per secoli il cuore pulsante della città e rimane, ancora
oggi, il fulcro del Centro Storico.
Costruita nella prima metà del secolo XVI, costituiva uno dei baluardi della fortificazione algherese ed è
certamente tra le più torri più maestose della città: si tratta della Torre dello Sperone, oggi più nota con il
nome di “Torre di Sulis”, datole dopo che il rivoluzionario cagliaritano Vincenzo Sulis vi fu rinchiuso
trascorrendo ben ventidue anni di isolamento al suo interno. Le visite guidate sono a cura degli studenti del liceo scientifico “Enrico Fermi” in collaborazione con il Circolo filatelico, numismatico del modellismo e
collezionismo algherese. Lo stesso liceo cura le visite del Complesso Monumentale di San Francesco: sorta
probabilmente nella seconda metà del XV secolo su una precedente chiesetta, la chiesa di San Francesco è da sempre officiata dai Frati Minori Conventuali, Ordine fondato da San Francesco d’Assisi. Si trova nel
cuore del centro storico di Alghero insieme all’annesso convento, al chiostro e al campanile, che fanno di
questo complesso monumentale un esempio unico nel suo genere.
Gli studenti dell’Istituto Superiore Angelo Roth raccontano anche altri due beni culturali: l’ottocentesco
Teatro Civico “Gavì Ballero”, edificio unico in Sardegna per la struttura portante interamente lignea,
sottoposto recentemente a restauro conservativo. In programma una “evocazione” storica in abiti dell’Ottocento a cura dell’Associazione Compagnia di Teatro e Danza, sabato 18 dalle 18.30, e “Fino a Leggermi Matto Teen”, performance letteraria organizzata da Le Ragazze Terribili e Spazio T; la chiesa di
Nostra Signora della Misericordia, sede dell’omonima confraternita, ultimata nel 1654 e poi ricostruita
negli anni dopo il crollo della volta nel 1818. Di rilevante importanza, al suo interno, è un crocifisso di
ambito spagnolo degli inizi del XVII secolo, che si porta in processione durante la Settimana Santa.
Nella parte della città corrispondente al primo nucleo insediativo a nord della cittadina si trova il
Complesso di Santa Chiara e la Biblioteca Comunale. Nel 1641 con la fondazione della chiesa omonima ha
inizio la costruzione della struttura accanto all’antica chiesa di Santa Croce. Nel 1912 si costruisce,
affiancato all’antico monastero, il Nuovo Ospedale della Misericordia, che funziona fino al 1970. Oggi è la
sede del Dipartimento di Architettura dell’Università di Sassari, della Biblioteca Comunale “Rafael Sari” e
dell’Archivio Storico Comunale. Gli studenti dell’Istituto Comprensivo 1 (Scuola Media via XX Settembre)
raccontano il sito culturale ai visitatori, come anche il MŪSA, Museo Archeologico di Alghero, che conserva reperti riconducibili ai primi insediamenti umani nel territorio, dal Neolitico fino al Medioevo, scoperti durante gli scavi urbani e fuori dal centro abitato.

La Torre di San Giovanni, realizzata in pietra arenaria nel XVI secolo, a suo tempo maestosa come la vicina
torre di Sulis, venne ridimensionata per ragioni militari nel periodo Sabaudo, durante la prima metà del
1700, pur conservando le caratteristiche originarie dello stile catalano-aragonese. Oggi L’attuale piano terra ospita oggi l’esperienza di gioco “Digital Canvas” sviluppata nell’ambito del progetto europeo MED GAIMS GAmifIcation for Memorable tourist experienceS. Visite guidate a cura degli operatori e delle operatrici dell’installazione.
Alghero città del corallo: aperto alle visite anche il MACOR – Museo del Corallo, che offre una visione della ricchezza del nostro Mare Mediterraneo rappresentata nello specifico dal Corallium Rubrum, intimamente legato alla cittadina e al suo territorio. Visite guidate e dimostrazioni pratiche di lavorazione del corallo a cura del liceo artistico “Francesco Costantino” e dell’Associazione Corallium Rubrum.
Il Complesso storico de Lo Quarter nel corso dei secoli ha subito diverse trasformazioni. Lo raccontano ai
visitatori gli alunni scuola media Grazia Deledda (Istituto Comprensivo 2): al suo interno un sito portato alla luce nel 2009 che comprende un grande cimitero, utilizzato in tre secoli da liguri, sardi e catalani. Verso la fine del Settecento il complesso è stato convertito in caserma, da cui ha preso il nome “Lo Quarter” (Caserma) e il quarto blocco venne trasformato in carcere. Nel corso del Novecento l’uso militare
dell’edificio continuò. Dal 2013 Lo Quarter è un centro polivalente, sede di vari enti e cuore pulsante delle
attività culturali di Alghero.
Visite guidate, ancora, alla sede della Società Operaia di Mutuo Soccorso: sodalizio benemerito nel campo
previdenziale e assistenziale, aperta nel maggio del 1883. Raccontano il bene di interesse storico gli
studenti dell’Istituto Comprensivo 1, scuola media di via XX Settembre, e i volontari della Società Operaia di Mutuo Soccorso.
I componenti della Banda Musicale Antonio Dalerci aprono le porte della loro sede in via Roma. La
struttura, facente parte del complesso monumentale della Cattedrale di Santa Maria, risulta staccata dal
contesto liturgico con un suo ingresso indipendente, ricavato tra l’ingresso retrostante la Cattedrale sotto il maestoso Campanile e l’altro ingresso retrostante di fianco alla chiesetta di Sant’Anna.
La Casa di Reclusione “Giuseppe Tommasiello” è visitabile, muniti di documento d’identità in corso di
validità, con le giovani guide del liceo artistico Francesco Costantino e il supporto degli operatori
penitenziari. Istituito con Regio Decreto del 1889, il Bagno Penale di Alghero prende forma sul colle di San Giovanni nel 1893. Oggi, all’interno dell’istituto penitenziario sono in funzione una tipografia, un
laboratorio di falegnameria, è presente una ricca biblioteca di ben 11 mila volumi intitolata a Fabrizio De
André e vengono attivati diversi corsi d’istruzione professionale.
Nella Banchina Sanità del porto di Alghero saranno ormeggiate diverse barche a vela latina. Ad ogni barca corrisponde il racconto delle sue origini, della sua storia, dell’armatore e del Maestro d’Ascia che l’ha realizzata. Le visite guidate a cura dell’Accademia Della Vela Latina Del Mediterraneo A.R.L e dei beneficiari del progetto SAI “JUNTS” del Comune di Alghero, gestito dal Gruppo Umana Solidarietà GUS Gruppo Umana Solidarietà.
Si trova vicino alla stazione ferroviaria, nell’attuale giardino Martin Luther King situato nel quartiere della
Pietraia. È la Chiesa di Sant’Agostino Vecchio, una struttura di impostazione romanica è databile al
Duecento – Trecento, che nel tempo ha subito interventi di modifica. Il racconto del monumento è affidato alla voce degli studenti dell’Istituto Comprensivo 2, scuola secondaria di primo grado Maria Carta.
Nel quartiere della Pietraia, nella zona nord di Alghero, si trovano le Domus de Janas Cuguttu. Il territorio
presenta rocce carbonatiche risalenti al Giurassico medio e, dal punto di vista botanico, piante di fico,
asfodelo, ilatro, costolina su roccia calcarea e rovi. I reperti trovati nelle domus de janas sono oggi
conservati al MAN di Cagliari (Museo Archeologico Nazionale di Cagliari) e al MŪSA ad Alghero. Visite
guidate a cura dell’Istituto Comprensivo 2 – Scuola Secondaria di primo grado Maria Carta.

Ci si trasferisce a Fertilia, dove, invece, è aperta alle visite un importante esempio di architettura
razionalista; la Scuola Primaria. Inaugurata l’8 marzo 1936, stessa data della fondazione della città, è la
prima struttura edificata a Fertilia, nonché l’unica, per molti anni, che ospitò i primi esuli dell’Istria e della
Dalmazia. Oltre ad essere un importante esempio di architettura razionalista, rappresenta dunque anche un punto di riferimento per tutta la comunità. Visite a cura degli studenti dell’Istituto comprensivo 1.
Aperti alle visite tre importanti siti archeologici: il Villaggio Nuragico di Palmavera, sulla Statale 127 bis
Fertilia – Porto Conte: complesso nuragico (XV-VIII sec. a.C.) si impernia su un corpo centrale costituito da
due torri e dall’antemurale intorno al quale si sviluppa il resto del villaggio. Di notevole interesse la camera della torre principale che presenta ancora una copertura detta a “falsa cupola” e la Capanna delle Riunioni, luogo del dialogo e dell’amministrazione del potere civile e religioso. Visite a cura delle scuole medie dell’Istituto Comprensivo 1 – Via XX Settembre e della Coop. Silt; il Villaggio Nuragico di Sant’Imbenia, sulla Strada Provinciale 55, con la guida a cura di Dipartimento di Storia, scienze dell’uomo e della formazione DISSUF – Università di Sassari.
Situato nella parte più interna del Golfo di Porto Conte e sorti nel XIV secolo a.C., il nuraghe e il villaggio di Sant’Imbenia vengono coinvolti da una profonda ristrutturazione a partire dalla seconda metà del IX sec.
a.C., che porta alla realizzazione di uno spazio aperto pubblico sul quale si affacciano botteghe e aree di
lavoro, una vera e propria piazza del mercato; la Necropoli di Anghelu Ruju (Sp 42 dei due Mari), con visite guidate del Liceo Classico G. Manno e della cooperativa SILT. La necropoli ipogeica (3500-1800 a.C.) è costituita da 38 tombe scavate in una piattaforma di arenaria calcarea. Il carattere sacro del sito è
sottolineato dalla presenza di decorazioni visibili all’interno delle cellette funebri tra cui coppelle, false
porte, protomi e corna taurine, emblemi di un profondo sentimento religioso. La pratica funeraria
prevalente è l’inumazione.
Sulla Strada Provinciale 42 dei Due Mari si trovano le Tenute Sella&Mosca, aperte alle visite in un percorso
diviso in due sezioni: la sezione di storia aziendale, che propone un suggestivo percorso storico nell’attività pionieristica della tenuta; la sezione archeologica, che recupera la storia della necropoli preistorica di Anghelu Ruju e delle sue genti e culture, scoperta nel 1903 all’interno dell’area di Sella&Mosca. Visite guidate a cura degli operatori didattici Sella&Mosca e del Liceo Artistico “Francesco Costantino”.
Visite anche alla chiesa parrocchiale di S. Maria La Palma, nell’omonima borgata. La sua origine è dal titolo mariano che si è voluto dare a tutti gli edifici di culto al centro degli agglomerati rurali sorti con la riforma agraria della Nurra intorno agli anni ’50. Inaugurata nel 1953, fu realizzata dall’ETFAS (Ente per la
trasformazione fondiaria e agraria in Sardegna). Visite guidate a cura dell’Associazione Impegno Rurale.
Infine, sulla Strada Provinciale 55, è aperta alle visite la villa romana di Sant’Imbenia. Costruita tra la fine
del I secolo a.C. e gli inizi del I secolo d.C., fu utilizzata dai romani come luogo di riposo e “villeggiatura”. La villa era costituita da una parte padronale e una rustica, destinata alla produzione agricola. Situata a pochi metri di distanza dal mare, gode di una vista straordinaria sulla Baia di Porto Conte, l’antico Portus
nympharum (porto delle ninfee). Visite guidate a cura dell’Istituto Comprensivo 1, scuola media di via XX
Settembre in collaborazione con gli operatori del Parco Naturale Regionale.
Gli itinerari

Sette percorsi per attraversare la cittadina, il suo territorio, la sua storia ricca di suggestioni: Un viaggio nel tempo dai mercanti dell’Aljama Alla Banda del Solaio, l’Alguer Vella raccontata attraverso gli occhi di chi
ha vissuto la città dagli anni Cinquanta in poi grazie al Comitato Centro Storico Alguer Vella; Alghero Città
del Cinema – Itinerario di Cineturismo , a cura della Società Umanitaria di Alghero e di A S’Andira – Agenzia per il turismo culturale in Sardegna; Sant’Agostino: Mostra fotografica e storia del quartiere, a cura del CCN Sant’Agostino, del Comitato AREA Sant’Agostino e dell’Associazione Luci nel territorio; Itinerario naturalistico della laguna del Càlic, nel parco di Porto Conte, a cura dell’Istituto Comprensivo 2 – Scuola Primaria La Pedrera insieme all’Associazione di promozione sociale Punta Giglio Libera; Itinerario sui luoghi del bombardamento – anniversario 17 maggio del ’43, Visite guidate a cura del Circolo Filatelico, numismatico del modellismo e collezionismo algherese; La Città Antica: dal Forte della Maddalena a piazza Duomo Ex Forte della Maddalena, a cura del Comitato Centro Storico Alguer Vella e dell’Istituto Comprensivo 1 – Scuola Media Grazia Deledda; Percorso dei Murales della Pietraia e della Sede della Consulta Giovani a cura della Consulta Giovani di Alghero.

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INFORMAZIONI UTILI
I monumenti saranno visitabili gratuitamente, sabato e domenica sulla base degli orari indicati in ciascun
sito. Per la visita ai siti si consigliano abbigliamento e scarpe comode. È facoltà dei responsabili della
manifestazione limitare o sospendere in qualsiasi momento, per l’incolumità dei visitatori o dei beni, le
visite ai monumenti. In alcuni siti la visita potrà essere parziale per ragioni organizzative o di afflusso.
Eventuali altre indicazioni per i visitatori: Ufficio Turistico di Alghero, via Cagliari 2, telefono +39 079
979054; mail infotourist@alghero-turismo.it. Orari di apertura: sabato e domenica ore 9 – 13 / 15 – 20.
Per l’iniziativa Cultura senza barriere, l’Associazione Volontari Pensiero Felice Onlus è a disposizione per
accompagnare le persone con disabilità per la visita ai monumenti accessibili nelle giornate di sabato e
domenica. Per prenotare il servizio di accompagnamento contattare l’Associazione al numero +39 339 384 2790.
5X1000. Anche quest’anno Imago Mundi è tra i beneficiari del 5X1000 del Ministero della Cultura
che_headingh.lu6narru8oo1 prevede il finanziamento delle attività di tutela, promozione e valorizzazione
dei beni culturali e paesaggistici (soggetti di cui all’art. 2, comma 2, del D.P.C.M. 28 luglio 2016).
Per questo è possibile sostenere il progetto Monumenti Aperti devolvendo a Imago Mundi sui moduli della dichiarazione dei redditi il proprio 5 per mille del gettito Irpef comunque dovuto, senza nessuna spesa.
LA CAMPAGNA DI COMUNICAZIONE 2024: Spazi per i sogni
Con il tema di questa edizione vogliamo proporre e sostenere la necessità (e la capacità delle comunità) di creare spazi, fisici e virtuali, per il perseguimento e la realizzazione di sogni, siano essi già concretizzati –
quindi memoria – che da realizzare – quindi evoluzione/futuro. L’eredità, la memoria del patrimonio narrato (la realizzazione del sogno), viene qui riconosciuta come uno strumento, uno spazio condiviso dove agire insieme per lo sviluppo culturale, sociale, economico e ambientale di un territorio e all’interno del quale rispettare quei principi di sostenibilità e benessere che sono al centro dell’impegno contemporaneo. È la realizzazione del «sogno» di qualcuno che è diventato il «patrimonio» di qualcun altro.  Ogni comunità si alimenta di storie proprie, che ha creato, conservato e tramandato. Storie che spesso ruotano attorno a un oggetto, a un segno che proviene dal passato e racchiude qualcosa da scoprire. Quando visitiamo un museo, un sito archeologico, un giardino storico, una villa del secolo scorso, un palazzo moderno, un’architettura contemporanea e, in generale, quando entriamo in contatto con il patrimonio culturale, esso ci parla di processi, di ricerca, di lavoro, di passaggi, di attraversamenti e di vite più o meno note: di sogni, appunto, realizzati che formano memoria ed eredità culturale, quindi, patrimonio di comunità. Per il visual, a cura di Daniele Pani, è stata scelta una foto del Teatro Comunale di Ferrara scattata da Giacomo Brini. Il teatro, gremito di volontari di Monumenti Aperti che insieme celebrano la loro capacità di narrazione, diventa un luogo di luce e colori caldi che accoglie e nel contempo dichiara con potente immediatezza, profonda e autorevole, il suo ruolo di generatore di sogni e di portatore di memoria. Diventa la casa (per questa edizione) del marchio di Monumenti Aperti che si presenta già dal sipario, della cui trama di tessuto sembra essere parte integrante, fino ad arrivare ai cappellini rossi in sala e sui palchetti laterali, promuovendo un’esperienza di cultura e saldando ogni nuova conoscenza alla memoria.
LE ISTITUZIONI ADERENTI
Come avviene ininterrottamente dal 2008, il progetto Monumenti Aperti anche quest’anno ha ricevuto la
Medaglia di Rappresentanza della Presidenza della Repubblica Italiana.
L’edizione 2024 si tiene con i prestigiosi patrocini del Senato della Repubblica, della Presidenza del Consiglio dei Ministri, della Camera dei Deputati, del Ministero della Cultura, del Ministero del Turismo.
Particolarmente importante è anche il patrocinio del Parlamento Europeo, ricevuto lo scorso anno per la
seconda volta e ora rinnovato.

Monumenti Aperti è realizzata su base nazionale da Imago Mundi OdV con il contributo di Ministero della
Cultura, della Regione Autonoma della Sardegna (Assessorato dei Beni Culturali e Assessorato del Turismo), dei 78 Comuni aderenti; con il finanziamento della Città Metropolitana, che con la Determinazione n. 2336 del 9.8.2006 della Direzione Generale dell’Assessorato ai Beni Culturali della Regione Sardegna, assunta per un rafforzamento della promozione e commercializzazione e della logistica infrastrutturale di Monumenti Aperti, ha assicurato al progetto un’importante dotazione di beni e strutture atte a raggiungere standard di qualità e obiettivi; e con il contributo di Fondazione di Sardegna.
Sponsor: SardexPay e Val.dy / Sponsor tecnici: Arti Grafiche Pisano, CTM SpA / Media partner: Radio X e Eja TV in collaborazione con BES – Best Events Sardinia
RICONOSCIMENTI
Monumenti Aperti ha ricevuto nel 2018 il Premio dell’Unione europea per il Patrimonio Culturale/Europa
Nostra Awards, il massimo riconoscimento europeo nel settore, per la sezione Istruzione, Formazione e
Sensibilizzazione, consegnato in occasione del primo vertice europeo del patrimonio culturale a Berlino.
Imago Mundi OdV è entrata a far parte della rete pan-europea per il patrimonio culturale Europa Nostra nel 2017.
Nel 2023, sempre con il progetto Monumenti Aperti, Imago Mundi è stata finalista a Stoccolma del
prestigioso Social Innovation Tournament, la competizione della Banca di Investimento Europea dedicata ai migliori progetti di innovazione sociale d’Europa. La partecipazione ha fruttato la membership del SIT
Alumni, il network dedicato ai finalisti. Inoltre, è inserita nel recentissimo progetto “Il turismo delle radici”,
del Ministero Affari Esteri e Cooperazione Internazionale, che intende sensibilizzare le comunità locali sul
tema dell’emigrazione italiana e dei viaggi delle radici. Infine, il MiC inserisce da anni Monumenti Aperti
nella propria programmazione annuale delle Giornate Europee del Patrimonio (GEP/EHD).
SITO WEB, UFFICIO STAMPA E SOCIAL MEDIA
I contenuti della manifestazione, corredati da informazioni sempre aggiornate, foto, comunicati stampa e
materiali video, sono ospitati nel sito ufficiale www.monumentiaperti.com, rinnovato quest’anno grazie
all’intervento della Città Metropolitana. Il racconto in diretta della XXVIII edizione di Monumenti Aperti si
svolgerà anche su Facebook (@monumentiapertiofficial), Instagram (@monumentiaperti) e Twitter
(@monumentiaperti), canali social nazionali della manifestazione. Il tag ufficiale è: #MonumentiAperti2024.

L’APP HEART OF SARDINIA
Heart of Sardinia è un’app gratuita per iOS e Android, che da sette anni promuove il patrimonio turistico
dell’Isola. Sarà l’app ufficiale dell’edizione 2024 di Monumenti Aperti e una guida digitale per tutti i
visitatori: al suo interno sarà possibile consultare la mappa dei monumenti visitabili e salvare gli itinerari in anticipo.
Heart of Sardinia si occuperà anche di raccogliere dati anonimizzati e aggregati sulle abitudini dei visitatori per misurare i risultati della manifestazione.

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