Procreazione medicalmente assistita contro l'infertilità, la Svizzera potrebbe fare meglio (iwrd)

Procreazione medicalmente assistita contro l'infertilità, la Svizzera potrebbe fare meglio

Procreazione medicalmente assistita contro l’infertilità, la Svizzera potrebbe fare meglio Il percorso delle persone infertili per avere un bebè è irto di difficoltà. (c) Diego.cervo | Dreamstime.com Serie CH , Episodio 1: Sfida della sanità pubblica mondiale, l'infertilità colpisce circa una coppia su sette in Svizzera. Mentre altri Paesi stanno integrando la procreazione medicalmente assistita (PMA) nella loro politica familiare, nella Confederazione queste procedure sono ostacolate dall'elevato costo dei trattamenti e da una legislazione tra le più restrittive in Europa. (Prima Pagina - SWI swissinfo.ch)

Se ne è parlato anche su altre testate

Martina Oppelli, assistita dal collegio legale dell'Associazione Luca Coscioni, ha diffidato l'azienda sanitaria affinché procedesse alla immediata rivalutazione delle sue condizioni di salute. L'azienda sanitaria ha però negato questa possibilità sostenendo di non avere alcun obbligo a rivedere un proprio precedente provvedimento e che tale richiesta di revisione contrasta con il principio di "economicità" nella pubblica amministrazione. (Il Sole 24 ORE)

Oppelli ha chiesto all’Azienda Sanitaria Universitaria Giuliana Isontina (Asugi) di poter accedere al «suicidio medicalmente assistito», una pratica diventata legale in Italia nel 2019 con una sentenza della Corte Costituzionale. (Open)

La donna ha 49 anni ed è affetta da sclerosi multipla secondaria progressiva evoluta, con gravissima limitazione motoria. Soffre di dolori e spasmi diffusi poco controllati dalla terapia che la rendono totalmente dipendente da terzi per la conduzione di ogni attività. (Sky Tg24 )

Eutanasia, il video appello della triestina Martina Oppelli

Un altro caso una persona affetta da grave malattia a cui viene negata la possibilità di accere alla dolce morte. E' il caso di Martina Oppelli, di 49 anni, dall'età di 28 affetta da sclerosi multipla, a causa di questa malattia incapace di essere autosufficiente e costretta a una vita di totale dipendenza dagli altri. (Tiscali Notizie)

Tutto ciò avviene mentre né il Parlamento né le Regioni legiferano: restiamo un paese incivile e crudele (verso chi soffre) su questo tema. “Purtroppo – afferma Enrico Bullian, consigliere regionale del Patto per l’Autonomia-Civica FVG – continuano i casi di richiesta di un fine vita dignitoso, anche dal FVG. (Il Friuli)

Martina Oppelli, triestina di 49 anni, tetraplegica, affetta da sclerosi multipla, ha diffidato l'Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina (ASUGI) dopo il diniego alla sua richiesta di accesso al “suicidio medicalmente assistito”, legale in Italia a seguito della sentenza di incostituzionalità CappatoAntoniani (sentenza 242 del 2019). (Il Piccolo)