Ecco perché Google Maps e Waze non mostrano più il percorso più breve

Ecco perché Google Maps e Waze non mostrano più il percorso più breve

Giorgia Bonamoneta

14/05/2024

Google Maps e Waze non mostrano il percorso più breve. Ecco perché e a cosa serve il percorso ecologico.

Ecco perché Google Maps e Waze non mostrano più il percorso più breve

Negli ultimi anni il settore della navigazione assistita da GPS ha subito un’importante evoluzione. Per esempio le piattaforme come Google Maps e Waze hanno cambiato il modo in cui si spostano su strada gli automobilisti. Un nuovo aggiornamento ha introdotto il “percorso ecologico”. Questa funzione, lanciata inizialmente negli Stati Uniti tra il 2020 e il 2021, è ora disponibile in più di 40 Paesi europei, incluso l’Italia. Cosa offre? Gli utenti possono scegliere tra il percorso più breve e quello che impatta meno sull’ambiente.

Il lancio del percorso ecologico da parte di Google Maps e Waze rappresenta un passo importante verso una navigazione più sostenibile e responsabile, ma ha dei problemi. Questa nuova funzione offre agli utenti la possibilità di fare scelte consapevoli, tenendo conto non solo del tempo di percorrenza, ma anche dell’impatto ambientale del loro viaggio. Eppure alcune località che si trovano sul percorso più breve di migliaia di guidatori che usano i servizi GPS non ne sono contente.

Navigazione più sostenibile: come funziona il percorso ecologico

L’opzione del percorso ecologico è stata sviluppata con il supporto dei dati forniti dal Department of Energy’s National Renewable Energy Laboratory (NREL) e dalla European Environmental Agency. Questa funzione rappresenta un cambiamento significativo, poiché offre agli utenti una scelta più ampia, consentendo loro di prendere in considerazione non solo il tempo di percorrenza, ma anche l’impatto ambientale del proprio viaggio.

Attivando l’opzione del “percorso ecologico” nelle impostazioni di Google Maps o War, gli utenti possono visualizzare due opzioni di percorso: il più breve e quello più ecologico. Quest’ultimo è identificato da una piccola foglia e viene calcolato in base a vari fattori, tra cui il consumo di carburante e le emissioni di CO2.

Come personalizzare il percorso ecologico di Google Maps o Waze?

Gli utenti hanno la possibilità di personalizzare il percorso ecologico , selezionando per esempio il tipo di auto in proprio possesso, che sia a benzina, diesel, ibrida o elettrica. Questo permette alle app di navigazione di fornire indicazioni più precise e adattate alle specifiche caratteristiche del veicolo dell’utente.

Come fare? Basterà entrare nelle impostazioni e seguire i menù a tendina che riportano tutta una serie di personalizzazioni.

Il lato oscuro per percorso ecologico: qual è l’impatto sulle comunità locali

Anche se il “percorso ecologico” permette scelte più sostenibili da parte degli automobilisti, non mancano le controversie legate all’utilizzo smodato del GPS. Diversi comuni si sono lamentati dell’afflusso di automobilisti che si lasciano guidare ciecamente dalle indicazioni del proprio GPS, pensando di risparmiare qualche minuto di tempo. Questo comportamento ha causato problemi di sovraffollamento e congestione del traffico in molte aree, con conseguente impatto negativo sulle comunità locali.

Un esempio significativo è quello del villaggio di Saint-Montan, nell’Ardèche, che durante i fine settimana e le vacanze si trova sovraccarico di turisti proprio a causa delle indicazioni dei GPS. L’afflusso improvviso di visitatori può mettere a dura prova le risorse locali, per esempio aumentando il traffico e disturbando la quiete dei residenti.

Mentre la tecnologia GPS continua a facilitare la vita di milioni di viaggiatori, è fondamentale trovare un equilibrio tra le esigenze dei singoli automobilisti e il benessere delle comunità locali.

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