Millennium - Uomini che odiano le donne è un thriller del 2011 diretto da David Fincher, remake americano di Uomini che odiano le donne (2009), ispirato all'omonimo romanzo di Stieg Larsson.
Stoccolma, anno 2006. Mikael Blomkvist (Daniel Craig) dirige la rivista “Millennium” che si occupa di scandali e truffe nel mondo economico e della politica. Ha acquisito particolare fama in seguito alla denuncia dell’industriale Hans Erik Wennerström per pesanti reati, ma avendo perso la causa viene condannato per diffamazione.
Henrik Vanger (Christopher Plummer) è un potente industriale svedese che, attratto dalla scrupolosità e caparbietà del giornalista, decide di rivolgersi a lui per indagare sulla scomparsa di sua nipote Harriet, avvenuta quarant'anni prima. Il motivo per il quale Henrik è così preoccupato di conoscere la verità è perché è convinto che sia stato proprio un membro della sua famiglia ad uccidere la nipote.
Mikael accetta l’incarico e parte alla volta di Hedestad, una piccola cittadina in Svezia. L’uomo si avvale del prezioso aiuto di Lisbeth Salander (Rooney Mara), investigatrice e hacker d’eccellenza con un passato travagliato. Il lavoro risulta molto coinvolgente, ma tutto diventerà complicato quando i fantasmi del passato tenteranno di ostacolare il corso delle cose…
è nei dettagli e nei contrasti che invece il film di Fincher denuncia una radicalità che va ben oltre quella della pur efficacissima rappresentazione della violenza (solo in apparenza celata quella fisica, più sfacciata e disturbante quella psicologica). Complesso ed elegante come un oggetto di design capace di sintetizzare estetica e funzionalità, Millennium è un film da scrutare attentamente per coglierne l’intera portata teorica e concettuale, ma che basta vivere con il giusto e necessario coraggio per apprezzare nella rilevantissima carica di umanità affidata ai due personaggi protagonisti, due facce di una stessa, universale medaglia. Lisbeth Salander che è il vero cuore emotivo e narrativo del film, cui una perfetta Rooney Mara fornisce un’intensità quasi dolorosa, una sensualità aspra e devastante, un’energia inesauribile eppure vulnerabilissima. (federico gironi)
Il film è stato girato in numerose parti del mondo, fra cui molti paesi europei.
Il film è stato nominato agli Oscar in varie categorie, ma ha vinto solo quello per il miglior montaggio.
Henrik Vanger (Christopher Plummer): Ah, Richard era un nazista della prima ora, aderì alla Lega Nazional-Socialista per la Libertà a 17 anni. Non è interessante come i fascisti rubino sempre la parola libertà? Henrik Vanger: L'uomo che ingaggia il detective è il primo a finire sulla lista dei sospettati... Detective Morell (Donald Sumpter):Qualunque poliziotto è ossessionato da almeno un caso rimasto irrisolto... Detective Isaksson (Alan Dale): Il marito era il principale sospetto. Il marito è sempre il principale sospetto e di solito quello finale. Ma non questa volta. Siamo passati a un vicino, a un vagabondo. Quando arrivi agli estranei è solo questione di tempo prima di finire agli zingari e diventa un caso irrisolto. Lisbeth Salander (Rooney Mara): In che modo è stata uccisa? Detective Isaksson: Signorina Salander, mi perdoni la domanda, ma quando ha mangiato l'ultima volta? Lisbeth Salander: Ho un ottimo metabolismo, non metto su peso... Detective Isaksson: Glielo chiedo perché quello che sto per mostrarle va visto... a stomaco vuoto...
Attore | Ruolo |
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Daniel Craig | Mikael Blomkvist |
Stellan Skarsgård | Martin Vanger |
Rooney Mara | Lisbeth Salander |
Robin Wright | Erika Berger |
Christopher Plummer | Henrik Vanger |
Steven Berkoff | Frode |
Goran Visnjic | Dragan Armansky |
Yorick van Wageningen | Bjurman |
Joely Richardson | Anita Vanger |
Geraldine James | Cecilia |
Ulf Friberg | Wennerström |
Bengt C. W. Carlsson | Palmgren |
Donald Sumpter | Detective Morell |
Tony Way | Plague |
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