MOSCHELES, Ignaz in "Enciclopedia Italiana" - Treccani - Treccani

MOSCHELES, Ignaz

Enciclopedia Italiana (1934)

MOSCHELES, Ignaz

Attilio Brugnoli

Pianista e compositore, nato a Praga il 30 maggio 1794, morto a Lipsia il 10 marzo 1870. Studiò il pianoforte prima con D. Weber poi con M. Clementi, e la composizione con J.G. Albrechtsberger e con A. Salieri. A 12 anni inizi0 la serie dei suoi concerti; a 14 eseguì in pubblico un Concerto di sua composizione. Dotato di eccezionali qualità musicali e di prodigiosa memoria, egli fu celebrato come uno dei più completi virtuosi della tastiera. Beethoven gli affifidò la trascrizione per pianoforte dei Fidelio. Nel 1816 fece la prima tournée a Monaco, Dresda e Lipsia, nel 1820 fu a Parigi, nel 1821 a Londra. Dal 1846 alla morte fu maestro di pianoforte al conservatorio di Lipsia. Le sue esecuzioni ricche di brio, di effetti nuovi, di procedimenti arditi e inaspettati, ebbero grande influenza su un'intera generazione di pianisti.

Le sue composizioni (142 numeri d'opera), appartengono ai generi più svariati: pezzi brillanti di virtuosismo, pezzi leggieri, Concerti per pianoforte, Quartetti, Trii, Variazioni, Rondò, quasi del tutto dimenticati. Sono eccellenti le sue collezioni di Studî: i 24 op. 70 e gli Studî caratteristici op. 95. In Germania sono ancora assai reputati anche il suo grande Duo per due pianoforti Omaggio a Händel, la Sonata Malinconica, la Sonata caratteristica e gli Allegri di bravura.

Bibl.: Ch. Moscheles, Aus M. Leben, Lipsia 1872-1873; Thematisches Verzeichnis im Druck erschien. Kompositionen von I. M., Lipsia s. a.; F. Moscheles, Briefe von F. Mendelssohn-Bartholdy an I. und Ch. Moscheles, 1880.